Champions League, Cluj-Roma

Pubblicato il 8 Dicembre 2010 - 19:45| Aggiornato il 31 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

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Davanti una squadra gia’ eliminata, fanalino di coda del girone. Una squadra che ha gia’ cambiato tre allenatori e in campionato non e’ piu’ irresistibile e galleggia a meta’ classifica. Non solo, ma ci sono due risultati utili a disposizione. Anzi tre, sconfitta compresa, a patto pero’ che il Bayern gia’ qualificato batta in casa i rivali del Basilea.

I giallorossi in Champions domani sembrano avere davanti una comoda autostrada, una partita facile facile e una pratica da sbrigare in fretta, magari per tornare a pensare in grande. ”Ci basta un punto, loro sono matematicamente fuori anche dall’Europa League”: Claudio Ranieri fa un po’ i conti della serva, ma resta prudente. E’ uomo troppo navigato per non essere sospettoso anche quando i pronostici sono tutti dalla sua parte.

”Loro non hanno nulla da perdere, vorranno fare una grande partita e mettersi mostra”. Un messaggio chiaro per i suoi: vietato distrarsi. Come e’ vietato confidare che il Bayern Monaco possa fare regali. ”Dobbiamo pensare a nostra e non a quello che fanno i tedeschi, domani dobbiamo vincere, quello che fa il Bayern non ci interessa”. Nonostante la modestia degli avversari il tecnico giallorosso ha portato a Cluj la migliore Roma possibile (”la squadra e’ formata da da grandi giocatori, da campioni” ripete). All’ultimo momento ha dato forfait, oltre a Perrotta e Riise anche Pizarro, che non e’ partito perche’ influenzato.

”Il turnover? E’ una nuova cosa per loro e come le cose nuove non sono indolori – spiega Ranieri -. Ma per me importante e’ vincere. Il gruppo si deve adeguare alla nuova incognita. Per me sono tutti titolari”. Gli obiettivi restano tutti in piedi, non esclude nemmeno la semifinale o addirittura la finale Champions. ”Ci sono squadre piu’ accreditate e abituate ad arrivare in semifinale e finale di noi, ma con il Chelsea una volta eravamo in quattro in semifinale e tutte erano sorprese. Ora pensiamo agli ottavi, poi strada facendo vedremo”. Senza dimenticare il campionato:

”E’ ancora possibile raggiungere il vertice. Siamo stati superficiali con Bologna e Chievo, ma ancora non ammainiamo la bandiera bianca, abbiamo ancora voglia di lottare e i tifosi sono con noi. La squadra non si e’ ritrovata a Basilea ma a Brescia. La squadra sta rispondendo, il ko di Palermo non ha fatto ritornare le incertezze. Ma dobbiamo essere piu’ attenti e piu’ furbi”. Contro il Cluj la Roma ha perso solo una volta (2-1 due anni fa all’Olimpico), ma il ritorno in Romania fu travolgente (3-1) e una partita speciale per Matteo Brighi, autore di una doppietta. Una partita speciale per una riserva come lui.

”Quando non sei un campionissimo sai a cosa vai incontro. Il nostro spogliatoio e’ piu’ maturo di quello che si legge. Il turnover? A nessuno piace stare fuori, anche a chi dovrebbe giocare, ma si accetta quello che decide il mister. Due anni fa non andavamo benissimo, ma quel 3-1 risultati ci apri’ le porte per qualificazione, speriamo di vincere e che serva anche per campionato”. Roma quindi strafavorita (il tecnico romeno Alin Minteuan si accontenterebbe anche del pari: ”Vorremmo fare almeno un punto”). Ma e’ proprio questa l’insidia maggiore. Perche’ in questi tempi l’avversario principale della Roma e’ proprio… la Roma.