Champions League, impresa Juve: 2-1 a Wembley firmato Higuain e Dybala

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2018 - 23:31| Aggiornato il 8 Marzo 2018 OLTRE 6 MESI FA
Champions League, impresa Juve: 2-1 a Wembley firmato Higuain e Dybala

Champions League, impresa Juve: 2-1 a Wembley firmato Higuain e Dybala (Ansa)

LONDRA (INGHILTERRA) – La Juventus si rilancia in Europa, vola ai quarti di Champions superando (2-1) in rimonta il Tottenham, bello e dominatore per un’ora ma poi troppo ingenuo contro i marpioni bianconeri e la classe di Dybala e Higuain, ancora lontani dal top della forma ma decisivi nell’un-due che ha spento la festa che i tifosi degli Spurs stavano già pregustando nello splendido stadio di Wembley. Dove la partita è iniziata con l’emozione e qualche lacrima nel minuto di silenzio in onore di Davide Astori.

La Juventus non molla mai, figurarsi se avrebbe potuto arrendersi quando mancava mezz’ora alla fine, pur sotto di un gol, contratta e poco brillante. Le servivano due gol e li ha fatti nel giro di tre minuti, subito dopo i cambi di Allegri che ha ridisegnato il 4-3-3 in 4-4-2 con Lichsteiner e Asamoah al posto di Benatia e Matuidi, e poi con nel 4-5-1 contro gli ultimi tentativi disperati del Tottenham. Juve anche un po’ fortunata: al 90′ la palla schiacciata di testa da Kane (forse in fuorigioco) è finita sul palo.

Ma ai bianconeri è mancato un rigore alla Juventus, quello negato a Douglas Costa scatenato sulla fascia destra e, steso da Vertoghen superato dalla giocata del brasiliano, al 17′ pt: nel campionato italiano la Var avrebbe probabilmente rimesso a posto le cose, ma nella Uefa non c’è. Il rigore non l’hanno visto nemmeno per il polacco Marciniak e i suoi assistenti, tra lo stupore dei bianconeri e di Allegri. Episodio chiave nel primo tempo nel quale comunque è stato molto più brillante il Tottenham, come nei secondi 45′ a metà febbraio all’Allianz Stadium. Inglesi sempre pronti a verticalizzare, con Son degna spalla del fuoriclasse Kane sul fronte dell’attacco.

Spurs pericolosi già dopo 3′, respinta di Buffon su Son, e dieci minuti dopo: entrata in scivolata a vuoto di Chiellini su Kane, con relativo (ma involontario) tocco di mano in area, ci ha messo una toppa un perfetto recupero di Matuidi. Al 15′, poco prima della svista arbitrale sul fallo di Vertonghen, una perla di Kane che ha superato Chiellini e scartato Buffon in uscita, ma il pallone è finito sull’esterno della rete. Al 20′ Juve ancora in ansia contro il brillante gioco del Tottenham, ancora Buffon decisivo a fermare un colpo di testa di Son. Kane svariava dalla sinistra del fronte d’attacco ha mirato all’incrocio con un destro incrociato che ha fatto muovere le maglie della rete sulla traversa, al 38′ Davies ha lanciato Sono che ha sfiorato il palo. Preludio del gol con la difesa bianconera spaseata contro il bel gioco offensivo del Tottenham: a segno Son il più brillante.

Dopo un quarto d’ora del secondo tempo con il Tottenham ancora padrone, Allegri ha prova a cambiare l’inerzia della partita e ci è riuscito perfettamente: al 15′ Asamoah al posto di Matuidi, un minuto dopo Lichtsteiner per Benatia, zoppicante e già ammonito, come altri tre bianconeri. La Juventus come un motore diesel si è messa carburare e ha rovesciato la partita: scentrato il sinistro di Dybala (18′, ma un minuto dopo la piede di Lichtsteiner – perfetto cross – e dalla testa di Khedira – ponte in area – è stato recapitato il pallone del pareggio a Higuain.

E al 22′ il ‘Pipita’ ha lanciato Dybala nel gol del raddoppio. Tottenham tramortito, solo negli ultimi minuti ha provato a riprendersi: Chiellini ha rischiato l’autogol, ma salvato sul cross di Son (33′) spedendo in angolo. Eriksen stoppato in angolo e poi ancora Son, con un sinistro dal limite (36′) a far tremare la Juve: il suo tiro è finito una spanna fuori. Lo spavento al 90′ con la zuccata di Kane ma poi è festa bianconera.