Champions League, Milan: Allegri cerca gli equilibri

Pubblicato il 14 Settembre 2010 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

Massimiliano Allegri

In tribuna a Cesena le proteste di Adriano Galliani con il designatore Stefano Braschi, poi la battuta del patron Silvio Berlusconi sugli ”arbitri di sinistra” e oggi il sito del Milan ha ricordato il documento Fifa che raccomanda ai guardalinee di non alzare la bandierina se ”non totalmente sicuro” del fuorigioco.

L’unico che non puo’ concedersi il lusso di recriminare per l’arbitraggio del signor Russo per la cocente sconfitta di sabato e’ Massimiliano Allegri: ha ben altro da fare, perche’ mercoledi’ sera c’e’ il suo battesimo europeo nell’esordio nel girone Champions League contro l’Auxerre, un esame serio per una squadra che ancora e’ senza equilibrio e rischia fortemente di dover fare a meno di Thiago Silva.

Era difficile che, dopo solo una manciata di allenamenti, come per magia Ibrahimovic e Robinho si inserissero senza problemi nelle dinamiche rossonere. Nonostante il primo flop Allegri dovrebbe puntare ancora sullo svedese, anche se nel pomeriggio si e’ allenato in palestra e Inzaghi scalpita per segnare quel gol che gli manca per eguagliare il record di marcature nelle coppe europee di Gerd Muller. Ad Allegri evidentemente serve tempo per dare equilibrio a una squadra che ha notevole potenziale offensivo, ma a centrocampo e in difesa non e’ esattamente impenetrabile. In Champions dovrebbe rientrare Nesta, assente a Cesena. Ma difficilmente al suo fianco giochera’ Thiago Silva, alle prese con un fastido al flessore della coscia destra. Una prima risonanza magnetica ha escluso un infortunio grave, ma solo domani un secondo controllo chiarira’ se il brasiliano potra’ gia’ scendere in campo contro l’Auxerre senza troppo rischiare.

Staff medico e staff tecnico sono orientati alla massima prudenza e, in caso di forfait, al posto di Thiago Silva con ogni probabilita’ ci sara’ Bonera e non Papastathopoulos, deludente a Cesena. E’ rientrato in gruppo anche Seedorf, che potrebbe prendere il posto di Gattuso in mediana, con Pirlo e Ambrosini.

Gli equilibri rossoneri dipendono anche dal centrocampo, chiamato non lasciare troppa distanza fra la difesa e il tridente. Dopo lo sfavillante esordio con il Lecce, a Cesena sono andati in scena i difetti che il Milan si porta dietro dall’anno scorso: Ronaldinho che corre poco, Pato che punta l’uomo senza troppo profitto, pochissimi cross dalle fasce e una condizione fisica generalmente rivedibile.

L’Auxerre si e’ qualificato arrivando terzo in campionato lo scorso anno ed eliminando lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti ai preliminari, ma ora galleggia in fondo alla classifica con 4 punti dopo 5 turni. Evidentemente non e’ una squadra di fenomeni ma di sicuro ha le gambe gia’ rodate. E puo’ essere letale sottovalutare l’impegno come a Cesena.