Champions League, Napoli nella storia: ottavi raggiunti

Pubblicato il 7 Dicembre 2011 - 23:08 OLTRE 6 MESI FA

VILA-REAL – Tutti in coro ”Oj vita, oj vita mia”. Cantano i quattromila tifosi del Napoli allo stadio El Madrigal. Gli azzurri sono negli ottavi di finale di Champions League.

Un traguardo prestigioso per una squadra ‘rinata’ da pochi anni dopo il fallimento, grazie al quale la squadra, l’allenatore, il presidente entrano nella storia della societa’ che non aveva mai realizzato un’impresa simile.

Serviva una vittoria al Madrigal di Vila-Real ed il Napoli la realizza. Senza grandi affanni, senza troppe sofferenze. D’altronde – e lo si era ben capito in occasione dei cinque precedenti incontri del girone – in questo momento la differenze tra le due squadre e’ netta.

Il Villarreal e’ in crisi profonda e non e’ un caso che concluda con zero punti in classifica la sua stagione europea. L’impresa del Napoli e’ davvero eccezionale. A Vila-Real mai nessuna squadra italiana era riuscita a portar via l’intero bottino. La squadra di Mazzarri, pero’, scende in campo con una sola idea in testa: la vittoria. Troppo diversa la determinazione tra le due squadre in campo, troppo grandi le motivazioni del Napoli, troppo pressanti, nella mente e nel cuore dei giocatori del ‘sottomarino giallo’, i problemi di classifica nella Liga per trovare la concentrazione giusta e la forza mentale di giocarsela fino in fondo.

Perche’, per chi, si saranno inconsciamente chiesti i padroni di casa? Spazzati via, fugati in una notte magica per il Napoli e per Napoli anche i dubbi e le preoccupazioni del presidente De Laurentiis su un ipotetico premio a vincere che il proprietario del Manchester City avrebbe potuto mettere in campo per alterare artificiosamente gli equilibri del girone e favorire la sua squadra a danno dei partenopei.

All’inizio, per la verita’, il Napoli e’ contratto e timoroso. Nel primo tempo, anzi, gioca la sua peggior partita nel torneo di Champions. Si vede lontano un miglio che gli uomini di Mazzarri sentono la responsabilita’ di un momento cosi’ importante.

Sembra quasi che ai partenopei tremino le gambe, che siano piu’ concentrati a difendere la propria porta, piuttosto che proiettarsi in avanti alla ricerca del gol decisivo. Il gioco e’ equilibrato e le azioni si svolgono ora da una parte ora dall’altra. In campo non c’e’ cattiveria, anche se l’arbitro norvegese Moen dispensa diverse ammonizioni tra gli spagnoli.

Il centrocampo del Villarreal e’ quasi sempre in inferiorita’ numerica perche’ Hamsik scala molto spesso dietro la linea d’attacco per dare una consistente mano in mezzo al terreno di gioco. Ma nonostante cio’, e’ sull’impostazione delle manovre offensive che gli azzurri appaiono in difficolta’. Quando parte l’azione, chi deve farsi trovare a centro dell’area per la finalizzazione e’ sempre troppo lento ed arriva in ritardo.

Nelle primissime fasi di gioco il Napoli si procura una limpida occasione con Zuniga che conclude debolmente tra le braccia di Diego Lopez. Per tutto il resto del primo tempo, sotto le due porte, nulla da segnalare. La ripresa si apre con una limpida opportunita’ per De Guzman che si impappina solo davanti a De Sanctis e non riesce a concludere.

Poi per forza d’inerzia e’ il Napoli a guadagnare campo, a mantenere con piu’ continuita’ in mano il pallino del gioco ed a cominciare ad affacciarsi minacciosamente in area di rigore. Dopo un paio di occasioni fallite, Inler trova dalla distanza la via della porta.

La replica e’ affidata a Marek Hamsik e la partita puo’ dirsi conclusa. Rimane solo spazio per la gioia dei tifosi partenopei che hanno invaso il piccolo stadio spagnolo. Ed e’ solo l’inizio di festeggiamenti per il raggiungimento di un traguardo che ad inzio di stagione sembrava solo un miraggio, destinati a durare a lungo.