Blitz del Brescia in casa del Chievo: 1-0 gol di Diamanti

Chievo-Brescia 0-1 , gol: Diamanti 30′.

Tutti si attendevano una vemente partenza del Chievo ed invece è il Brescia a fare la voce grossa sin dalle prime battute.

Le Rondinelle sbloccano il risultato grazie ad una prodezza individuale di Alessandro Diamanti.

Nella ripresa il Brescia legittima l’1-0 e sfiora il gol con Andrea Caracciolo e il brasiliano Eder da Silva.

Come vedere la partita in streaming: My2P, Roja Directa e Diretta sono i siti di riferimento per gli utenti di Internet che seguono le gara in diretta live streaming in tempo reale.

Introduzione alla partita:

Il Chievo ha guadagnato 4 punti nelle prime due giornate confrontando i propri risultati al 45′ ed al 90′: a fine primo tempo era sull’1-1 sia con il Catania alla prima giornata, sia con il Genoa alla seconda, ed in entrambi i casi ha finito per vincere: 2-1 sui siciliani, 3-1 a Marassi.

100 gara ufficiale in Italia – se gioca – per Pablo Granoche che ha vestito le maglie di Triestina e Chievo. L’uruguayano somma finora 32 gettoni in serie A, 62 in B e 5 in coppa Italia. Esordio assoluto in Bologna-Triestina 1-1 dopo i tempi supplementari del 18 agosto 2007, in coppa Italia, con qualificazione giuliana per 4-3 ai rigori.

Doppia presenza numero 100 in serie A in Chievo-Brescia. Andrea Mantovani ha totalizzato finora 99 gettoni vestendo le maglie di Torino e Chievo, con debutto datato 19 gennaio 2003, Torino-Como 0-0; Gilberto Martinez ha sempre giocato nel Brescia, con debutto datato 15 settembre 2002 in Brescia-Piacenza 1-2.

Andrea Caracciolo ha realizzato in totale finora, con maglie di club professionistici italiani, 98 reti ufficiali, di cui 44 in serie A, 46 in serie B, 4 in coppa Italia, 2 nelle coppe europee e 2 in altri tornei. L’attaccante del Brescia – che ha vestito le maglie di Como, Pro Vercelli, Brescia, Perugia, Palermo e Sampdoria – e’ dunque a soli 2 passi dal segnare la rete n. 100 della propria carriera.

Il primo centro ufficiale di Caracciolo risale al 3 marzo 2002, doppietta in Brescia-Piacenza 2-2 di serie A.

Torna dopo 9 anni il sogno della squadra di quartiere, il Chievo Verona, sopra a tutti quanti nella serie A. Due gare, due vittorie, unica a punteggio pieno: due punti meglio della corazzata Inter, tre addirittura del Milan stellare di Ibra, Pato e Robinho. Una cosa, il primato nella massima serie, che non accadeva dal 21 ottobre 2001. Alla guida del Chievo c’era Gigi Del Neri, il Parma era stato sconfitto al Bentegodi. Quella domenica il Chievo balzo’ al comando della classifica ed inizio’ una favola, quella del miracolo gialloblu’ – sponda povera di Verona – che ora si e’ trasformato in splendida realta’. Perche’ nelle favole spesso e’ l’immaginazione a fare la differenza. Al Chievo, invece, e’ la programmazione, sono le scelte oculate, i ruoli precisi. La favola insomma non c’entra, ma nessuno nel quartiere veronese della diga si fa illusioni, perche’ sanno che difficilmente il ruolo del Chievo sara’ quello di primo attore. Sulla panchina dei veronesi ora c’e’ Stefano Pioli. ”Questo momento – dice – e’ soprattutto merito della societa’. Nel corso di questi anni la filosofia del club e’ rimasto inalterato. Al Chievo c’e’ grande cultura del lavoro, c’e’ grande senso di responsabilita’ e questo nel calcio conta parecchio”. Come conta non perdere la testa, non lasciarsi andare.

L’umilta’ e’ un altro marchio di fabbrica dei gialloblu’. ”Ieri pomeriggio – racconta Pioli – ho fatto i complimenti ai ragazzi.

Se li sono meritati, perche’ abbiamo tenuto testa ad una grande squadra come il Genoa, dimostrando di saper soffrire, come una squadra come la nostra deve saper fare. Ma dopo la giornata di riposo cominceremo a pensare al Brescia. Certe emozioni e’ giusto bruciarle in fretta”. Mettersi alle spalle il successo al Bentegodi con il Catania, dimenticare in fretta il blitz di Marassi. Sulla carte sembra facile, ma il Chievo e’ lassu’, a guidare il campionato, se non il migliore certo il piu’ difficile d’Europa. ”Dobbiamo pero’ dimenticare – avverte Pioli – e per noi sara’ naturale.

Sappiamo benissimo come funziona. Non ci facciamo illusioni. Tanto meno ci faremo occupare la mente da pensieri strani. L’ho detto: vincere a Genova ci ha riempito il cuore d’orgoglio. Ma abbiamo il dovere di restare con i piedi per terra”.

Quali sono gli obiettivi di un Chievo capolista? ”L’unico che conosco – risponde il tecnico – e’ quello del lavoro, di allenarsi sempre al meglio cosi’ da farsi trovare pronti. Noi dobbiamo affrontare tutti allo stesso modo, determinati, carichi, sapendo che soffriremo molto, ma sapendo anche che abbiamo le qualita’ e la voglia di mettere in difficolta’ chiunque”. Parole gia’ ascoltate da queste parti. Anche in quel lontano 2001 Del Neri sembrava recitasse un copione. In quella stagione il Chievo abbraccio’ l’Europa.

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