Chievo-Juventus, Conte: "Avremo l'approccio giusto"

Pubblicato il 15 Ottobre 2011 - 16:39 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Vietato sbagliare approccio. Ma alla Juventus capoclassifica non capitera'.

Ne e' sicuro Antonio Conte, che e' ben conscio delle insidie di Verona, ma chiede alla propria squadra di prendere l'iniziativa e giocarsi comunque la partita.

Questione di mentalita', insomma, quella che lui ha cercato di trasmettere ai suoi, finora riuscendoci.

Perche' e' tanto importante il tema dell'approccio alla gara? Semplice. Alle spalle c'e' la brillante vittoria con il Milan, che potrebbe aver lasciato qualche goccia (inconscia) di appagamento di troppo e poi ci si e' messa di traverso anche la Nazionale, portando via molti uomini e gravandoli di fatica. Ma Conte va controcorrente.

''Sono orgoglioso – dice – di come si sono comportati, cioe' in modo splendido, e di avere riportato in azzurro in poco tempo Barzagli e Bonucci, ma certo avrei preferito giocare subito dopo il Milan. Capisco Prandelli che vuole schierare la formazione migliore e capisco i giocatori, che appena vedono una palla rotolare hanno voglia di correrle dietro, come capitava a me''. Le insidie del Chievo le conosce benissimo, avendo visionato alcuni filmati, compreso quello della vittoria veronese sul Napoli. Ma ribadisce la propria filosofia: ''Conta come giochiamo noi. Cercheremo di fare la partita e se poi non riusciremo a vincere applaudiremo l'avversario''.

Domani torna la Juve con la coppia di attaccanti e il tecnico ricorda che la squadra ha due moduli su cui ha lavorato, il 4-2-4 e il 4-1-4-1: ''Siamo pronti per entrambi e scelgo di volta in volta in base alle circostanze. Il vantaggio di poterli praticare tutti e due e' che non diamo punti di riferimento agli avversari. Vucinic? E' un giocatore completo ma anche gli altri miei attaccanti possono fare l'unica punta centrale''. Non e' tanto il modulo, pero', ad appassionare Conte, ma la mentalita' della squadra: ''Partire bene – insiste l'allenatore – serve per l'autostima''. E si riferisce sia a domani, sia a questo inizio di campionato: ''Ho sentito i giocatori dire che dobbiamo avere lo stesso atteggiamento tutte le partite. Bene, ma a me preme che si faccia, non che si dica soltanto''.

Esprime poi forte disappunto sul fatto che i giornali continuino a parlare di mercato: ''Siamo lontani dai tempi delle campagne acquisti e mi da' fastidio che vari agenti propongano in giro giocatori. Non e' giusto per chi c'e' e poi non stiamo facendo nessuna trattativa''. Nemmeno in uscita: caso tipico, Quagliarella, uno di quelli che non giocano mai e che potrebbe deprimersi: ''Si sta allenando, ha bisogno di tempo per metabolizzare il grave infortunio, deve completare l'aspetto psicologico. Non vedo comunque l'ora che rientri''. Di sicuro non domani, perche' e' in odore di ritorno in campo Alessandro Del Piero. In difesa, probabile conferma di Chiellini terzino. Alla domanda se lo convinca di piu' in questo ruolo oppure come centrale, la risposta e' inequivocabile: ''Mi convince come giocatore''.