Claudio Lotito, archiviazione per la telefonata contro Carpi e Frosinone in A

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2015 - 17:17 OLTRE 6 MESI FA
Claudio Lotito, archiviazione per la telefonata contro Carpi e Frosinone in A

Claudio Lotito, archiviazione per la telefonata contro Carpi e Frosinone in A (foto LaPresse)

ROMA – Archiviazione del fascicolo sportivo per Claudio Lotito per il caso della telefonata al dg dell’Ischia Pino Iodice: lo ha deciso il procuratore federale della Figc, ”esaminata la relazione di indagine e i relativi allegati”. Nella telefonata in questione Lotito attaccava duramente la governance del calcio italiano e diceva che a suo giudizio “Carpi e Frosinone” non potevano andare in Serie A, perché avrebbero portato pochi soldi dal punto di vista dei diritti tv.

“Il Procuratore federale, Stefano Palazzi – prosegue la nota della Figc – ha disposto l’archiviazione del procedimento avente a oggetto la telefonata del presidente della Lazio, Claudio Lotito, al direttore generale dell’Ischia Isolaverde, Pino Iodice, e le rispettive dichiarazioni dei due soggetti sopraindicati riportate da vari articoli di stampa”.    Nella telefonata, il cui contenuto era stato reso pubblico dallo stesso Iodice nel febbraio scorso, Lotito parlava tra l’altro del suo programma per rimettere in sesto in sei mesi la Lega Pro superando la contrapposizione tra club per e contro l’allora presidente Macalli. Secondo il dirigente campano, il n.1 della Lazio faceva pressioni per ottenere sostegno al suo programma. La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, ipotizzando nei confronti di Lotito il reato di tentata estorsione.

Il commento di Lotito. “Mi sembra la naturale conclusione delle indagini, non c’è stato niente di anomalo”. L’avvocato Gian Michele Gentile commenta così all’Ansa l’archiviazione, da parte della Procura Figc, del fascicolo sulla telefonata tra il suo assistito – il presidente della Lazio, Claudio Lotito – e il dg dell’Ischia, Pino Iodice. “Soddisfazione? Mi sembra sia naturale che finisse così – aggiunge il legale -. Non c’era niente. E anche la telefonata era chiara per chi la volesse sentire con orecchie pulite”.