Colletta per Pogba: 1 euro a tifoso, ne mancano 95 milioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2015 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA
Colletta tifosi Juve per tenere Pogba: "2 euro a testa, 1 a società, 1 in beneficenza"

Paul Pogba (LaPresse)

TORINO – Una colletta per tenere Paul Pogba. E’ la proposta, con tanto di lettera alla dirigenza juventina, dello scrittore Sandro Veronesi. Ma di milioni, se la valutazione del francese è 100 milioni, ne mancherebbero 95 di milioni, visto che la Juventus, la squadra più tifata d’Italia, viene accreditata di 5 milioni di supporters. Tifoso in più, tifoso in meno.

“Caro Presidente Agnelli, cari Marotta e Paratici, vi scrivo perché nelle ultime settimane la rassegnazione di vendere Pogba dinanzi a una mega offerta sembra aver ceduto il passo al sogno di trattenerlo – scrive Veronesi sulla Gazzetta dello Sport -. Non starò qui a ripetere le ragioni di questo cambiamento, che in tanti hanno ben spiegato e che voi stessi conoscete benissimo: mi limiterò a formulare una modesta proposta che rende a mio avviso realizzabile questo sogno. Tanto, lo sapete meglio di me, la garanzia di ripetere l’operazione-Zidane non c’è e non può esserci: nulla, malgrado la vostra abilità nell’operare sul mercato, può assicurare che con quei soldi si acquistino dei nuovi Nedved, Thuram e Buffon e non magari, dei nuovi Rush, Zavarov e Van Der Saar – mentre l’ipotesi che Pogba continui a crescere è molto più solida.

Né ho ragione di dubitare delle parole con cui avete più volte ripetuto che l’unica ragione di un’eventuale cessione di Pogba sarebbe una sua esplicita richiesta in tal senso – e tutto lascia pensare che il ragazzo a Torino si trovi bene. Dunque l’unico ostacolo alla sua conferma risiede nell’entità dell’ingaggio che una società come il Real Madrid sarebbe in grado di offrirgli – inarrivabile per la vostra politica finanziaria. Qui interviene la mia proposta: chiedere una mano a noi tifosi. Non si tratterebbe, badate, di una colletta – termine improprio e vagamente mortificante -, bensì di una sottoscrizione popolare, o di un esperimento di azionariato popolare, trasparente e nel rispetto delle regole.

Ciascun tifoso che intenda contribuire all’integrazione dell’ingaggio di Pogba versa alla Juventus due euro all’anno: uno viene destinato al giocatore, e l’altro, già che ci siamo, a iniziative di solidarietà – non so, donazioni al Gaslini di Genova o al Mayer di Firenze – che la società si farà carico di intraprendere. Sono convinto che quei due euro si moltiplicherebbero per parecchi milioni, e il problema sarebbe risolto. Perché questa, alla fine, è la superiorità della Juventus rispetto a molte delle sue rivali: una tifoseria sterminata. Da Canicattì a Cividale del Friuli, sono certo che tutti si frugherebbero in tasca con gioia, sentendosi chiamati in causa, attivi e decisivi in un’impresa che sovvertirebbe il gelido ordine delle cose – quello per cui i pochi che sono nelle condizioni di sprecare denaro si tolgono qualsiasi sfizio, alla faccia dei tanti che rispettano le regole. In più, sarebbe un’occasione per fare del bene (…)”