Finale Coppa Italia, Greenpeace srotola il suo striscione: “No al nucleare”

Pubblicato il 30 Maggio 2011 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I campioni di Inter e Palermo a correre ed esultare sul campo, e ad osservarli dall’alto due attivisti di GreenPeace, il caschetto in testa e l’imbragatura indosso per restare appesi dal tetto dell’Olimpico e tener bello teso lo striscione: ”Da Milano a Palermo, fermiamo il nucleare”. E’ stato un vero e proprio blitz, a due settimane dal referendum, ma e’ durato 90′ – quanto la partita e piu’, perche’ il sorprendente striscione apparso sulla finale di Coppa Italia e’ stato rimosso solo a partita abbondantemente finita. Greenpeace ha voluto sfruttare la visibilita’ dello sport, e in particolare quella del calcio, per trasmettere il proprio messaggio.

L’organizzazione non governativa ha infatti srotolato dal tetto della Tribuna Tevere nei minuti iniziale di Inter-Palermo un enorme striscione di 200 metri quadrati con una scritta nera su sfondo giallo contro il nucleare, proprio di fronte alla tribuna autorita’ dove era seduto il presidente del Senato Schifani, e numerosi altri politici. E a inizio del primo tempo la Rai ha ripreso la scritta, dopo che i cronisti di bordocampo e il telecronisto avevano dato in voce – nei primi 45′ – la notizia. Famosi per i loro blitz diretti e non violenti, in difesa del clima e dell’ambiente, gli attivisti hanno srotolato nel corso del primo tempo l’imponente striscione dall’anello di copertura della Tevere per protestare contro l’entrata in vigore del decreto Omnibus approvato dal Governo. Secondo Greenpeace, infatti, la mossa dell’Esecutivo serve per ”togliere agli italiani un diritto sancito dalla Costituzione, quello di votare al Referendum il 12 e 13 giugno sul nucleare”.

Nei prossimi giorni la Corte di Cassazione decidera’ se confermare o meno il referendum. ”Noi italiani abbiamo ben capito che la manovra del Governo e’ solo il disperato tentativo di derubarci del diritto di esprimere quello che sentiamo e vogliamo: mai piu’ nucleare in Italia – si legge in una nota dell’organizzazione diffusa in serata da Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace -. Il tentativo di tappare la bocca agli italiani avra’, pero’, l’effetto opposto. Il 12 e 13 giugno sapremo rispedire al mittente, votando Si’ al referendum, il folle progetto di riportare il nucleare in Italia”. Greenpeace ha poi sottolineato come il voto sia gia’ iniziato: piu’ di 4 milioni di italiani residenti all’estero hanno infatti gia’ ricevuto la scheda elettorale per votare sul nucleare e la stanno rispedendo alle ambasciate: ”Interrompere il voto in corsa sarebbe l’ennesimo paradosso causato dalle maldestre manovre del Governo”. Manovre maldestre non sono state invece tentate dagli addetti alla sicurezza dell’Olimpico che, su indicazione della Questura di Roma, proprio per garantire l’incolumita’ degli spettatori, hanno deciso di non intervenire nel corso della partita. L’intervento solo alle 23.30, quando lo stadio si era svuotato e tutti i giocatori erano gia’ nello spogliatoio.