Spagna-Italia, fotografi: “Cori razzisti contro Balotelli”. Ma nessuno ne parla

Pubblicato il 11 Giugno 2012 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA

Mario Balotelli (LaPresse)

CRACOVIA – Gli insulti a Mario Balotelli ci sono stati. Parola di fotografi presenti a bordo campo durante Spagna-Italia. Cori razzisti e un gruppo, non è dato sapere quanto esteso, di tifosi spagnoli che gli dava della “scimmia” ogni volta che toccava il pallone. Cori di cui, però, nessuno o quasi sembra essersi accorto: né in campo né, il giorno dopo, sui giornali italiani e spagnoli.

A sostenere che gli insulti ci sono stati è invece il quotidiano britannico Daily Mail che riporta la testimonianza di diversi  fotografi  presenti alla partita per lavoro.  Il più preciso è un fotografo di Liverpool che spiega: “Hanno insultato Balotelli in ogni azione chiave della gara, per esempio quando è stato ammmonito. A guidare la contestazione erano in due e poi si univano tra le 200 e le 300 persone”.

Meno preciso Yiannis Kourtoglou, 31 anni, fotografo freelance greco che vive a Cipro, che ha raccontato al giornale che si trovava tra il campo e la porzione di spalti che raccoglieva buona parte di tifosi spagnoli. Da quella posizione avrebbe sentito più volte cori razzisti contro il giocatore azzurro. Cori che diventavano l’imitazione del verso della scimmia ogni volta che Balotelli toccava il pallone.

Stessa dichiarazione da un altro fotografo, questa volta gallese, che al Mail ha detto: “Sono sicuro che Balotelli li ha sentiti”. Più vago il greco che spiega: “Ho sentito canti evidentemente canzonatori rivolti a Balotelli, però erano in spagnolo e non so bene cosa volessero dire”.

In campo, però, non sembra essersene accorto nessuno. Non se n’è accorto l’arbitro che non ha fermato il gioco, non se n’è accorto Balotelli che non ha protestato, come non ha protestato la panchina azzurra. Non se n’è accorto Cesare Prandelli che non ha fatto uscire Balotelli o interrotto la gara come detto alla vigilia.

Il giorno dopo, poi, silenzio anche sulla stampa italiana e quella spagnola. La Federazione italiana, in verità, una protesta l’ha fatta ma per tutt’altro tipo di fischi: quelli dei tifosi spagnoli all’Inno di Mameli. Fischi sgradevoli, certo. Curioso però che insulti al giocatore che più di tutti gli altri era nel mirino siano passati completamente sotto silenzio.