Coronavirus, Tommasi: “Euro 2020 va spostato”. Ceferin: “Niente panico”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Marzo 2020 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Tommasi: "Euro 2020 va spostato". Ceferin: "Niente panico"

Coronavirus, Tommasi: “Euro 2020 va spostato”. Ceferin: “Niente panico” (foto Ansa)

ROMA – Mancano meno di cento giorni a Euro 2020, campionato europeo di calcio itinerante che verrà disputato anche a Roma. Nel nostro Paese ma anche nel palazzo della Uefa ci si interroga sul possibile spostamento della competizione alla luce della minaccia rappresentata dal coronavirus. 

“La Uefa deve prendere in considerazione la possibilità di spostare l’Europeo di calcio, dando tempo ai campionati: il problema Coronavirus non è solo italiano”. Damiano Tommasi, presidente dell’assocalciatori, annuncia all’ANSA che si farà portavoce della questione al prossimo board europeo dei ‘sindacati’ giocatori.

“In A si è stabilito che si giochi a porte chiuse: tra i giocatori c’è chi è d’accordo per andare avanti e chi è preoccupato. Ora prenderemo tutte le precauzioni, ma rischiano anche i calciatori in campo: e in caso di un contagio, le regole di quarantena valgono anche per i professionisti”.

Ceferin (presidente Uefa): “Il coronavirus è un problema serio ma le cose si sistemeranno prima di Euro 2020”.

 “Ovviamente si tratta di una cosa seria, dobbiamo metterla in cima agli argomenti da trattare e farci i conti, visto che organizziamo molti eventi. Ma io rimango ottimista e penso che le cose saranno sotto controllo prima che l’Europeo cominci. Quindi non sono preoccupato”.
   

Così il presidente dell’Uefa, Alexandr Ceferin, alla britannica Sky Sports nella sua prima intervista a un media di Oltremanica dopo la squalifica del Manchester City per violazioni del fair play finanziario. Ma, vista la situazione del momento, il presidente dell’Uefa, più che dei ‘Citizens’, non poteva non parlare di Euro 2020 e il rischio di cancellazione legato al Coronavirus.

    Ma se la situazione dovesse permanere o non essere ancora del tutto svanita, c’è la possibilità che venga ridotto il numero delle città che ospiteranno il torneo? Oppure c’è la possibilità che alcune partite possano essere giocate a porte chiuse?

“Non voglio neppure pensare ad eventualità del genere – risponde Ceferin -, perché per ora siamo sicuri che tutto andrà come abbiamo previsto. Ad esempio, abbiamo già prenotato gli alberghi a Londra per le semifinali e la finale e sarebbe un problema se non potessimo andarci”.

“Essere in preda al panico, parlarne ossessivamente non significa prendere sul serio la situazione – conclude Ceferin -. Penso invece che il modo appropriato sia di farlo con calma e, quindi, senza panico” (fonte Ansa).