Crac Fiorentina, la Cassazione sospende il processo contro Cecchi Gori

Pubblicato il 27 Aprile 2010 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA

Vittorio Cecchi Gori

L’ex produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori ha ottenuto la sospensione, per un anno, dell’udienza penale nella quale la Corte di Cassazione avrebbe dovuto decidere se confermare o meno la condanna per bancarotta sul crac della Fiorentina. Cecchi Gori era stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione.

I difensori di Cecchi Gori, gli avvocati Antonio Fiorella e Antonio D’Avino, hanno chiesto, infatti, che la causa sia discussa dopo il passaggio in giudicato della “omonima” causa civile pendente in Cassazione e per la quale la data non è stata ancora fissata.

Cecchi Gori, che avrebbe usufruito del condono per tre anni di pena, mentre per i quattro mesi restanti avrebbe dovuto richiedere una misura alternativa tenendo anche presente che circa due mesi li aveva passati in custodia cautelare, aveva fatto ricorso contro la sentenza emessa il dieci dicembre 2008 dalla Corte di Appello di Firenze.

Il default della Fiorentina calcio fu dichiarato nel 2002 e la squadra fu poi rilevata dall’imprenditore Diego Della Valle. Cecchi Gori aveva usato la “cassaforte” della società per farvi confluire circa 150 milioni di euro in cartolarizzazioni ottenuti dalla Merryl Linch e dalla Faber Factor per la vendita di tutti gli incassi della squadra fino al 2013 e per la vendita dei diritti televisivi. In cassa entrarono anche gli introiti per la cessione del fuoriclasse Edmundo. Ma quel fiume di soldi Cecchi Gori lo utilizzava per finanziare le sue attività ormai dissestate, soprattutto la “Finmavi”.