Cristian “Forry” Frabboni: capo ultrà “consulente” di Guaraldi su cessione Bologna
Pubblicato il 20 Maggio 2014 - 15:40 OLTRE 6 MESI FA
BOLOGNA – Cristian Frabboni, detto “Forry”, capo del gruppo ultrà “Beata Gioventù“, ha accompagnato il presidente del Bologna Albano Guaraldi all’incontro con Massimo Zanetti, patron della Segafredo, per trattare la cessione del club, appena retrocesso in serie B.
Guaraldi ha smentito la presenza di Frabboni nella residenza di Zanetti, una villa seicentesca a Villorba (Treviso), ma la sua versione dei fatti è stata contraddetta da un comunicato della “Beata Gioventù”:
“Nella giornata di venerdì un nostro rappresentante ha avuto modo di constatare quanto entrambi gli imprenditori abbiano voglia di aiutare il Bologna. Prendiamo atto del tentativo di Guaraldi di rimediare a errori madornali e nel contempo chiediamo a Zanetti di non diminuire la voglia dimostrataci di aiutare i nostri colori “.
Secondo le edizioni locali di Repubblica e Corriere, Guaraldi avrebbe presentato Frabboni non come capo ultrà ma come un “professionista di fiducia”. All’incontro erano presenti quindi in quattro: Guaraldi, Frabboni, Zanetti e l’ex direttore generale del Bologna Luca Baraldi.
Zanetti avrebbe reagito con una risata quando ha appreso la vera identità di Frabboni, che ha 43 anni e fa il veterinario. Gli osservatori delle vicende calcistiche bolognesi sono stupiti anche del fatto che Guaraldi si sia fatto accompagnare da un capo di quegli ultrà che lo hanno contestato duramente per tutto il campionato.
La spiegazione più plausibile la dà Guido De Carolis sul Corriere:
“I tifosi non si fidano di Guaraldi e volevano verificare e accertarsi di persona dei passi del patron, forse perché troppe volte traditi dallo stesso. Hanno quindi chiesto e ottenuto (come e perché dovrà spiegarlo il presidente del Bologna) di partecipare all’incontro per ascoltare quel che aveva da dire Zanetti e per verificare in prima persona quale fosse il grado di interessamento del re del caffè per il club”.
