Cristiano Ronaldo alla Roma? Franco Melli la butta lì, intanto il portoghese dà l’addio alla Juventus

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 25 Maggio 2021 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Cristiano Ronaldo alla Roma? Franco Melli la butta lì, intanto il portoghese dà l'addio alla Juventus

Cristiano Ronaldo alla Roma? Franco Melli la butta lì, intanto il portoghese dà l’addio alla Juventus (Foto d’archivio Ansa)

Cristiano Ronaldo alla Roma? Sembra una boutade di calciomercato, una di quelle suggestioni destinate a durare 24 ore. Ma a Roma, città disincantata per eccellenza, hanno cominciato a credere ai sogni (calcistici). Almeno, da quando è stato annunciato a sorpresa l’ingaggio di Mourinho. E allora, perché non sognare in grande?

Le radio romaniste, che devono pur parlare di qualcosa 24 ore su 24, si stanno scatenando. L’ipotesi Cr7 tiene banco ormai da 24 ore. E uno dei decani del giornalismo sportivo cittadino, Franco Melli, ha detto che un “amico” (uno bene informato, si intende) ha detto che la società giallorossa ci sta provando. Poi va detto che sembra difficile che si possano pagare due super ingaggi (Ronaldo più Mourinho). Che Ronaldo non arriverebbe certo per un progetto a lungo termine (ha 35 anni). E quindi, a meno che la Roma non tenti subito il colpo scudetto…

Vero o no, sta di fatto che Ronaldo ha salutato la Juventus. Ha infatti pubblicato un post sui social che sa tanto di commiato. Chissà che non resti in Italia.

Franco Melli e l’ipotesi Cristiano Ronaldo alla Roma

Ecco cosa ha detto Franco Melli a Radio Radio Pomeriggio: “Dopo che questa persona aveva indovinato Mourinho, mi ha detto che ci sono delle trattative per spostare Cristiano Ronaldo alla Roma. Partirebbe tutto da Raiola. Magari CR7 andrebbe per Mourinho, forse lo ispira un’avventura che ha qualche possibilità di riuscita rispetto a rimanere nella Juve dove ci sono controindicazioni”.

Cristiano Ronaldo saluta la Juventus? Il post su Instagram

“Ho lasciato il segno in tutti i paesi in cui ho giocato, ho dato gioia ai tifosi dei club che ho rappresentato”.

“La vita e la carriera di ogni top player è fatta di alti e bassi. Anno dopo anno affrontiamo squadre fantastiche, con giocatori straordinari e obiettivi ambiziosi, quindi dobbiamo sempre dare il massimo per rimanere a livelli di eccellenza. Quest’anno non siamo riusciti a vincere la Serie A, complimenti all’Inter per il titolo meritato. Devo comunque sottolineare tutto quello che abbiamo realizzato in questa stagione alla Juventus, sia in termini collettivi che individuali. La Supercoppa Italiana, la Coppa Italia e il titolo di capocannoniere mi riempiono di felicità, soprattutto per le difficoltà che implicano, in un Paese dove nulla è facile da vincere”.

“Con questi traguardi ho raggiunto un obiettivo che mi ero prefissato sin dal primo giorno in cui sono arrivato in Italia: vincere il Campionato, la Coppa e la Supercoppa, ma anche essere il miglior giocatore e il miglior marcatore in questo grande Paese calcistico pieno di giocatori straordinari, club straordinari e una cultura calcistica molto particolare”.

“Ho già detto che non inseguo i record, i record mi inseguono. Per chi non capisce cosa intendo, è molto semplice: il calcio è un gioco collettivo, ma è attraverso il superamento dei limiti individuali che aiutiamo le nostre squadre a raggiungere i loro obiettivi. Cercando di ottenere sempre di più sul campo e lavorando sempre di più fuori dal campo si raggiungono traguardi individuali e arrivano i titoli di squadra, gli uni sono la naturale conseguenza degli altri”.

“Quindi, sono molto orgoglioso di questo fatto che è stato ampiamente evidenziato negli ultimi giorni: campione in Inghilterra, Spagna e Italia; vincitore della Coppa in Inghilterra, Spagna e Italia; vincitore della Supercoppa in Inghilterra, Spagna e Italia; miglior giocatore in Inghilterra, Spagna e Italia; miglior marcatore in Inghilterra, Spagna e Italia; oltre 100 gol per un club in Inghilterra, Spagna e Italia. Niente è paragonabile alla sensazione di sapere di aver lasciato il segno nei paesi in cui ho giocato e di aver dato gioia ai tifosi dei club che ho rappresentato. Questo è ciò per cui lavoro, questo è ciò che mi spinge ed è ciò per cui continuerò sempre a impegnarmi fino all’ultimo giorno. Grazie a tutti coloro che hanno preso parte a questo viaggio”.