Crotone sogna permanenza in Serie A, Nicola: “Credo nelle favole”

Pubblicato il 26 Maggio 2017 - 18:32| Aggiornato il 17 Aprile 2018 OLTRE 6 MESI FA
Crotone sogna permanenza in Serie A, Nicola: "Credo nelle favole"

Crotone sogna permanenza in Serie A, Nicola: “Credo nelle favole” (Ansa)

CROTONE – “Le cose si possono cambiare, noi le stiamo cambiando e spero che domenica vinca il Sud”. L’allenatore del Crotone usa un concetto che ha letto in occasione del 25/mo anniversario della morte di Giovanni Falcone per spiegare, nell’ultima conferenza stampa della stagione in vista dell’ultima di campionato in casa con la Lazio, la storia della sua squadra in Serie A.

“Una storia semplice, ma non facile da raccontare” dice il tecnico ai giornalisti in una conferenza diversa dal solito. “Negli ultimi tempi – continua – hanno parlato di noi come una favola. Se devo pensarla come una favola, io voglio il lieto fine. A me, però, piace pensare che il Crotone sia il risultato di un durissimo lavoro, di una passione incredibile, di un gruppo splendido, di una grandissima motivazione”.

È una bella rivincita quella del tecnico che ha portato la matricola del campionato a contendere la salvezza all’Empoli all’ultima giornata. Nicola parla con emozione.

“Quando siamo partiti – aggiunge – ci avevano definiti inadeguati. Arrivare all’ultima settimana a giocarci la salvezza è una gratificazione enorme. Il nostro è un messaggio ai giovani affinché capiscano che quando nella vita ci sono difficoltà, non devono smettere mai di inseguire i loro sogni. Abbiamo dimostrato quest’anno che, anche senza possibilità economiche, anche se non eravamo nessuno per questa categoria, non abbiamo mai smesso di pensare in grande. Non vogliamo che i giovani smettano di pensare in grande. Se non sarà oggi sarà domani, tra un mese, tra cinque anni: chi riesce a perseverare nel tempo, prima o poi raggiungerà le sue ambizioni”.

L’idea di Nicola é che al Sud il calcio non è solo sport, è passione, luogo di riscatto. “Non so – dice – come finirà la storia del Crotone domenica sera, molto dipenderà da quello che faremo noi e da quello che accadrà a Palermo. Mi piace pensare che per una volta possa essere il sud a vincere, che ce la possiamo fare”.

All’allenatore del Crotone non interessa la polemica sul “paracadute”. “Io credo – dice – nella buonafede degli altri, ma noi dobbiamo pensare innanzitutto a fare il nostro meglio con la Lazio, che è una formazione fortissima”.

Nicola, comunque, non si dà per spacciato. Anzi. “La nostra serenità attuale – dice – dipende dal fatto che abbiamo la coscienza a posto e che abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per cambiare il nostro destino. Martedì scorso, nel 25/mo anniversario della strage di Capaci, ho letto un concetto del giudice Giovanni Falcone che mi ha illuminato. Diceva pressappoco così: ‘se le cose sono così, non è detto che debbano andare così’.

Quando c’è da rimboccarsi le maniche, quando c’è da cambiare, la stragrande maggioranza delle persone preferisce lamentarsi e non fare. Il Crotone, invece, ha fatto, ha fatto di tutto e di più.

Ha sempre messo il massimo delle proprie convinzioni, della propria disponibilità e dei propri sogni per poter arrivare all’ultima giornata di campionato e giocarsi la salvezza. Noi vogliamo salvarci. Mi auguro che domenica, comunque vada, sia una serata indimenticabile”.