Da Belanov alla Manaudou, campioni dello sport e del furto

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2015 - 19:18 OLTRE 6 MESI FA
Manaudou

Manaudou nella foto LaPresse

ROMA – “Da Belanov alla Manaudou, i campioni dello sport e del furto“, è il titolo di un articolo pubblicato da La Gazzetta dello Sport: E’ lunga la lista degli atleti sorpresi a rubare: dalla 17enne enfant prodige del tennis Capriati al Pallone d’oro sovietico, ma anche la nuotatrice francese a Disneyland…“. Riportiamo di seguito l’articolo de La Gazzetta dello Sport. 

Protagonisti insospettabili di furti ai confini della realtà. Perché Andrea Dossena è solo l’ultimo protagonista in ordine di tempo di episodi che hanno macchiato il palmares di campioni di vari sport. Nel dicembre ’93 aveva fatto scandalo l’allora diciassettenne Jennifer Capriati, ex ragazza prodigio del tennis americano, arrestata per il furto di un anello in una gioielleria in Florida. La notizia, dopo aver fatto il giro del mondo, era stata parzialmente smentita dalla sua agente Barbara Perry: Jennifer, dopo aver provato alcuni anelli nel Tampa Bay Center Mall, era uscita dal negozio “dimenticandosi” al dito un anello da 15 dollari. Non immune da questo tipo di vizietto il collega belga Bernard Boileau n.40 del mondo, condannato nel 1990 a tre anni di reclusione per furto.

Da Laure Manaudou a Bobby Moore, lunga è la lista degli sportivi sorpresi a rubare. L’ex campionessa di nuoto nel dicembre scorso era uscita dal parco Disneyland Paris con 200 euro di souvenir non pagati. Andando a ritroso, fece gran scalpore il furto messo a segno da Bobby Moore, capitano dell’Inghilterra campione del mondo nel 1966, accusato del furto di un braccialetto nel maggio del ’70 mentre, con la sua nazionale, si trovava a Bogotà per giocare un’amichevole con la Colombia. Moore se la cavò spiegando che si trattava solo di uno scherzo. Che fosse stato solo un gioco fu la scusa accampata da Khalilou Fadiga, fantasista del Senegal ai Mondiali del 2002 in Corea: fermato in uno shopping-center di Daegu per furto venne interrogato e ammise di essersi appropriato di un collier del valore pari a circa 250 euro, “semplicemente per curiosità”.

Igor Belanov, calciatore sovietico premiato con il Pallone d’oro nel 1986, è invece caduto varie volte nel “vizietto”: finito a giocare in Germania, è stato più volte sorpreso in compagnia della moglie Irina a rubare in alcuni grandi magazzini. Sempre in ambito calcistico, alcuni giovani calciatori della Roma si erano macchiati di furto aggravato nel 1992 in alcuni negozi del centro di Viareggio, durante la Coppa Carnevale. Altra “bravata”, la cena di compleanno di Cerci, in un locale vicino a Moena durante il ritiro della Fiorentina nell’estate 2012: alcuni calciatori si sono lasciati trasportare da qualche bicchiere di troppo, e il bilancio parlò di alcuni bicchieri rotti e un paio di pernici imbalsamate sparite.

Le Olimpiadi non sono rimaste esenti dai furti commessi dagli atleti: a Seul due nuotatori Usa, Troy Dalbey e Douglas Gjertsen, oro nelle staffette, vennero arrestati per avere cercato di rubare una statuetta in un locale notturno. Più organizzato Marc Vanderlinden, attaccante della nazionale di calcio belga, che riuscì a contemperare i suoi impegni in campo con una consolidata attività di furto e di ricettazione di pellicce: scoperto, finì in carcere.