Davide Ancelotti: “Mi piacerebbe allenare il Milan. A Napoli mi consideravano raccomandato”

"Quando inizierò la mai carriera in solitaria? Quando mio padre smetterà. Ha detto che dopo il Real Madrid potrebbe finire. Abbiamo un contratto di altri due anni. Dipenderà molto da quanto durerà questa avventura: per ora ce la godiamo".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2022 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA
Davide Ancelotti: "Mi piacerebbe allenare il Milan. A Napoli mi consideravano raccomandato"

Davide Ancelotti: “Mi piacerebbe allenare il Milan. A Napoli mi consideravano raccomandato” (foto Ansa)

Davide Ancelotti, figlio e collaboratore di Carlo Ancelotti, intervistato dal Corriere della Sera alla vigilia della finale contro il Liverpool ha detto che un giorno gli piacerebbe allenare il Milan:

“E’ la mia squadra del cuore da quando mio padre l’allenava. Ho frequentato il settore giovanile fino alla Primavera e poi sono andato in prestito in Serie D, dove ho smesso: non avevo abbastanza talento da professionista, già allora mi piaceva allenare”.

“Quando inizierò la mai carriera in solitaria? Quando mio padre smetterà. Ha detto che dopo il Real Madrid potrebbe finire. Abbiamo un contratto di altri due anni. Dipenderà molto da quanto durerà questa avventura: per ora ce la godiamo”.

Capitolo… nepotismo

Sui ‘rumors’ di un clan, visto che il marito di sua sorella è il nutrizionista del Real Madrid: “Lavoro da 10 anni con mio padre e il tema del nepotismo salta fuori quando si perde. Sono consapevole che ci siano questi pregiudizi, e sì, penso sempre di dover dimostrare qualcosa. Ma per me è benzina: mi fa stare motivato e non la voglio perdere. Però per il posto di vice non si fanno casting, ogni allenatore sceglie un uomo di fiducia”. Quale squadra gliel’ha fatto pesare di più? “L’unica italiana dove ho lavorato: il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore”.

La finale

Chi è il favorito? “Dire che non siamo favoriti è un azzardo. Nessuno si aspettava che saremmo arrivati fin qui. Abbiamo fiducia e rispetto per una squadra che in questo momento se non la migliore, è tra le due-tre migliori del mondo”.