Coppa italia: Roma per il poker, Lazio a caccia di rivincite. E Reja punzecchia l’arbitro

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA

In palio ci sono i quarti di finale di Coppa Italia, che, nel nostro calcio sono obiettivamente poca roba. Anche perché chi passa stacca un biglietto per una fastidiosa trasferta infrasettimanale a Torino, sponda Juve.  Il discorso, però, cambia se in campo, come succederà domani sera alle 20:45  (diretta su Rai Uno) scenderanno Roma e Lazio.

Il clima, fino ad oggi  un po’ dimesso,  lo accende l’allenatore laziale Edy Reja che, in conferenza stampa, tra una cosa e l’altra si augura che l’arbitro Bergonzi sia in forma. I rigori dati (alla Roma) e non dati (alla Lazio) bruciano ancora. Anche perché la Roma può calare il poker di quattro derby consecutivi vinti.  Claudio Ranieri lo sa bene anche se, più che sulla Coppa, è in altre faccende affaccendato. In conferenza stampa racconta della pace con Mirko Vucinic e dello spogliatoio in armonia. Se i precedenti hanno valore nel calcio, in passato ai giornalisti disse che Adriano non giocava perché indietro e poi lo mise in campo il giorno dopo. Quindi non sarebbe esattamente la prima bugia. Magari detta a fin di bene. Ma sempre bugia.

Roma. Dubbi in tutti i reparti. I giallorossi arrivano con alle spalle la vittoria di Cesena e i malumori di Mirko Vucinic. Ufficialmente è tutto rientrato con le scuse del calciatore: la realtà è un’altra, il montenegrino senza una nuova società, un nuovo tecnico e soprattutto un nuovo stipendio, a giugno farà le valigie. Domani, però, sarà in campo dal primo minuto. Non ci sarà invece Francesco Totti, che deve ancora scontare la maxi squalifica per l’inseguimento con calcione nelle terga di Mario Balotelli nella finale dello scorso anno.

Per Claudio Ranieri, che in parole e fatti mal sopporta l’abbondanza, soprattutto quella offensiva, è un sollievo. Largo quindi al tridente con Vucinic, Menez e Borriello che a Cesena se n’è stato in panchina per 81 minuti ed è mancato a tutti. Dalla panchina, invece, partirà Adriano. A Roma sono in tanti a sperare che ci resti per tutti i 90 minuti ma è tutt’altro che scontato.

A centrocampo scelte più difficili: tutti, se si eccettua Pizarro, sono a disposizione e la rotazione di Ranieri dovrebbe prevedere uno o due cambi. Del posto non è sicuro neppure De Rossi. Greco e Brighi, che a Cesena hanno visto la parita dalla panchina, e Taddei che l’ha vista dalla tribuna, ci sperano.

Chi è invece quasi sicuro di andare in campo è Rosi. Cassetti è in dubbio, anche se convocato. Altro dubbio è Mexes: convocato ma non al meglio. E domenica, vista la squalifica di Burdisso, servirà come il pane. Possibile che giochi l’argentino con il francese in panchina, sempre che Ranieri non scelga la soluzione con Burdisso a destra e Juan e Mexes centrali.

Dubbio, infine, anche in porta: di norma il portiere di Coppa è Doni, ma visto che ha giocato domenica per la squalifica di Julio Sergio per una volta i due potrebbero alternarsi

Lazio. Minaccia Sculli. In casa Lazio le certezze sono i forfait di Rocchi e Matuzalem che limitano le possibilità di Reja di fare turnover. A meno di sorprese dell’ultimo minuto, il tecnico privilegerà una squadra con un centrocampo muscolare. Fuori, quindi Hernanes che a detta del tecnico “non sta bene” e deve riposare. Dentro Gonzales insieme a Brocchi e Ledesma.

Davanti confermati Floccari e Zarate con Kozac in panchina. La novità dell’ultimo minuto è Sculli. Reja ha detto che sarà in panchina. Doveva andare alla Roma, è finito alla Lazio. Se domani dovesse entrare in campo dalla curva sud pioveranno scongiuri. In porta, invece, spazio al portiere di Coppa Berni, mentre la difesa sarà quella base con Lichtsteiner (domenica non ci sarà per squalifica), Biava, Dias e Radu.