Serie A, zona Champions: Udinese terza, dopo Lazio e Napoli

Pubblicato il 6 Maggio 2012 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –   Campionato italiano di calcio di Serie A, 37a giornata.

L’Udinese di Francesco Guidolin ha sconfitto 2-0 il Genoa ed ora è la squadra favorita per il raggiungimento del terzo posto che dà diritto al preliminare di Champions League.

La Lazio di Edy Reja ha vinto 2-0 sul campo dell’Atalanta ed in questo momento occupa il quarto posto in classifica. I biancocelesti hanno ipotecato la qualificazione alla prossima Europa League e sperano ancora nella Champions.

Brutto ko da parte del Napoli. La squadra di Walter Mazzarri è stata sconfitta 2-0 dal Bologna nella gara d’addio dell’attaccante Marco Di Vaio.  I partenopei sono ora a tre lunghezze dall’Udinese.

Non cambia nulla in zona salvezza: il Genoa ha perso in Friuli e il Lecce è stato sconfitto dalla Fiorentina. Si deciderà tutto nell’ultima giornata.  I tabellini delle partite.

INTER-MILAN 4-2 Milito 15′, 66′ e 79′ (I), Ibrahimovic 44′ e 46′ (M), Maicon 89′ (I).

Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Sneijder;Zarate, Milito.
A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Obi, Cordoba, Faraoni, Alvarez, Pazzini. All.: Stramaccioni
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Castaignos, Chivu, Poli, Stankovic, Forlan

Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Mexes, Bonera; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Boateng; Ibrahimovic, Robinho.
A disp: Amelia, Yepes, De Sciglio, Ambrosini, GattusoCassano, Maxi Lopez. All.: Allegri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Inzaghi, Roma, Pato, Thiago Silva

CAGLIARI-JUVENTUS 0-2 Vucinic 5′ (J) e autogol Canini 74′ (J).

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; PericoAriaudo, Astori, Pisano; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla.

A disp.: Avramov, Gozzi, Canini, Dessena, Larrivey, Ibarbo, Nené. All.: Ficcadenti
Squalificati: Agostini (1)
Indisponibili: Rui Sampaio, El Kabir

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, PepeMatri, Vucinic
A disp.: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Del Piero, QuagliarellaBorrielloAll.: Conte
Squalificati: nessuno
IndisponibiliDe Ceglie

BOLOGNA-NAPOLI 2-0 Diamanti 17′ (B), Rubin 68′ (B).

Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Sorensen, Antonsson, Cherubin; Garics, Taider, Mudingayi, Morleo; Diamanti, Acquafresca; Di Vaio
A disp.: Stojanovic, Loria, Rubin, Crespo, Casini, Perez,  BelfodilAll.: Pioli
Squalificati: Ramirez (1), Kone (1), Portanova (1)
Indisponibili: Gimenez, Pulzetti, Gillet, Casarini, Khrin

Napoli (3-5-2): De Sanctis; Cannavaro, Aronica, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani
A disp.: Colombo, Grava, Fideleff, Dossena, Dzemaili, Lavezzi, Vargas. All.: Mazzarri
Squalificati: Fernandez (1)
IndisponibiliCampagnaro, Donadel, Rosati

ATALANTA-LAZIO 0-2 Kozak 43′ (L), Cana 93′ (L).

Atalanta (4-4-1-1)Frezzolini; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez, Denis.
A disp.PolitoBellini, Lucchini, Cazzola, Carrozza, Mutarelli, Gabbiadini. All.: Colantuono
Squalificati: Doni (fino a febbraio 2015)
Indisponibili: Brighi, Marilungo, Capelli, Consigli

Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Scaloni, Diakité, Garrido; Gonzalez, CanaLulic, Mauri, Candreva;Klose.
A disp.: Berardi, Sbraga, Zampa, Onazi, ZauriKozak, Makinwa. All.: Reja
Squalificati: Dias (2), Marchetti (3), Biava (1), Ledesma (1)
Indisponibili: Hernanes, Radu, Rocchi, Brocchi, Stankevicius, Matuzalem, Alfaro

La Lazio espugna Bergamo, scavalca il Napoli e tiene viva la speranza Champions: il terzo posto e’ a due punti, tutto puo’ ancora succedere. Kozak nel primo tempo e Cana nel finale stendono i bergamaschi, che dopo esser passati in svantaggio perdono la loro carica agonistica e si arrendono alla squadra di Reja senza grandi sussulti. I biancazzurri sopperiscono alle tante assenze con una prova di sostanza e concentrazione.

Capitalizzano al massimo il vantaggio e poi badano a evitare errori per condurre in porto il prezioso successo. L’Atalanta prova a rimontare, ma la giornata storta di Denis deprime il potenziale offensivo bergamasco: Bizzarri non deve mai effettuare interventi decisivi. Nel finale l’espulsione di Stendardo tarpa del tutto le ali ai nerazzurri, che incassano pure il raddoppio.

Nonostante la salvezza gia’ acquisita, l’Atalanta almeno inizialmente mostra di avere motivazioni da vendere. Colantuono schiera la miglior formazione possibile e mette subito alle corde la Lazio con veloci azioni di prima che viaggiano sull’asse Cigarini-Schelotto-Denis. Reja lascia il solo Kozak in attacco e i biancazzurri, frenati anche dalle assenze (dopo 20 minuti si fa male anche Garrido), sono costretti a iniziare sulla difensiva.

Dopo un quarto d’ora Denis va giu’ in area, forse spinto da dietro da Diakite’. Ma Rocchi fa proseguire. La Lazio reagisce con una fiammata improvvisa al 24′: Gonzalez calcia violentemente dal limite e centra la parte inferiore della traversa.

La palla rimbalza a terra, senza pero’ oltrepassare la linea. La squadra di Reja rischia di farsi male da sola al 29′, quando Cana rischia di battere Bizzarri con una maldestra deviazione in anticipo che sfiora l’incrocio. Tre minuti dopo Schelotto alza di testa in mischia.

L’Atalanta tiene costantemente l’iniziativa, alla Lazio non resta che aspettare e ripartire. Ma al 35′ Kozak sfrutta una disattenzione della difesa nerazzurra, che respinge corto.

Il centravanti tira prontamente e colpisce Manfredini: la deviazione del difensore mette fuori causa Frezzolini. Lazio in vantaggio a sorpresa.    L’Atalanta accusa il colpo e si inceppa.

Gli ospiti addormentano il gioco e i nerazzurri non riescono piu’ a riproporre la stessa intensita’. Il trend non cambia neanche nella ripresa, che si trascina a ritmo basso regalando ben poche emozioni.

Moralez al 60′ ha la palla buona ma Cana lo chiude al momento del tiro. L’Atalanta insiste, ma non riesce a trovar varchi nella difesa avversaria. Reja intanto inserisce Klose, al rientro dopo il lungo stop: il tedesco pero’ non incide. Colantuono affianca Gabbiadini a Denis, nel vano tentativo di aumentare il peso dell’attacco.

La Lazio regge senza troppi affanni, a parte un tiro sull’esterno della rete di Stendardo all’80’. Un minuto dopo il difensore si fa espellere per proteste toppo plateali e lascia i bergamaschi in dieci.

Negli ultimi minuti affiora un po’ di nervosismo, Rocchi spegne i bollori distribuendo cartellini. La Lazio chiude il conto allo scadere con una botta da fuori di Cana. La Champions e’ ancora a portata di mano.

NOVARA-CESENA 3-0 Rigoni 30′ e 69′ e 90′ (N).

Novara (4-3-1-2): Coser; Morganella, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Radovanovic, Rigoni;Mascara; Jeda, Caracciolo
A disp.: Fontana, Centurioni, Paci, Pesce, Jensen, Morimoto, CaraccioloAll.: Tesser
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Marianini, Ujkani, Mazzarani

Cesena (4-3-1-2)RavagliaComotto, Von Bergen, Rodriguez, Ceccarelli; Arrigoni, Guana, Parolo; Santana; Malonga, Rennella.
A disp.: AntonioliBenalouane, Moras, Djokovic, ColucciMartinho, Del Nero. All.: Beretta
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Lauro, Pudil, Calderoni, Martinez, Mutu, Iaquinta

A fine partita – dopo il 3-0 sul Cesena – i tifosi della curva nord hanno chiamato i giocatori del Novara per un lungo applauso, il tributo per una squadra che e’ si’ retrocessa, ma a testa alta. Un sogno, quello della serie A, che e’ durato una sola stagione ma che ha dimostrato come, con un pizzico di esperienza e di fortuna in piu’, gli azzurri ci potessero stare.

E il giro di campo finale di Tesser e dei suoi ragazzi, applauditi da tutto lo stadio, rappresenta l’emblema di questo campionato di A, con i tifosi sempre e comunque a sostenere la squadra e la societa’. Da qui il patron De Savo dovra’ ripartire.

La partita con il Cesena contava per le statistiche ma anche, in vista dello ‘tsunami’ calcio-scommesse, per ottenere piu’ punti possibili, almeno per il Novara, che gia’ martedi’ potrebbe essere deferito per un paio di partite ‘chiacchierate’.

Forse per questo in campo c’e’ stata una sola squadra, quella azzurra di casa, che ha segnato due volte su altrettanti, ineccepibili rigori e ha trovato il terzo gol sempre con Rigoni ma che ha colpito due pali e ha fallito altre quattro palle gol clamorose. Il Cesena si e’ limitato a guardare, provando a impensierire Fontana con qualche tiro dalla lunga distanza e solo nel secondo tempo.

Il Novara ha affondato nella difesa ospite come una lama nel burro, ma ha mostrato, anche in una partita dominata dall’inizio alla fine, quei limiti in fase conclusiva che ne hanno caratterizzato l’annata e che ne hanno determinato la retrocessione.

Solo nel finale il Cesena e’ andato vicino al gol, con Fontana protagonista di due consecutive, difficili parate su Filippi.    Con i tre gol di oggi Rigoni si conferma il cannoniere di una squadra che per tutto l’anno ha pagato la scarsa vena del reparto offensivo. Il 3-0 finale ribalta anche il 3-1 dell’andata: chissa’ che non possa servire in questa lunga estate di giudizi sportivi.

PALERMO-CHIEVO 4-4 Miccoli 10′ e 19′ e 73′ (P), Pellissier 30′ e 71′ (C), Uribe 31′ (C), Luciano 46′ (C), Silvestre 90′ (P).

Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Labrin, Silvestre, Mantovani; Migliaccio, Donati, Barreto; Vazquez; Hernandez, Miccoli

A disp: Tzorvas, Milanovic, Munoz, Bertolo, Aguirregaray, Zahavi, Budan. All.: Mutti
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Ilicic, Della Rocca

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Cesar, Acerbi, Jokic; Rigoni, Bradley, Luciano; Cruzado; Pellissier, Paloschi
A disp.: Puggioni, Sardo, Morero, Vacek, Sammarco, Hetemaj, Uribe. All.: Di Carlo
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Thereau, Dramè, Gulan, Moscardelli, Andreolli, Dainelli

Il Palermo deve ringraziare il difensore del Chievo Acerbi se ha potuto agguantare il pari davanti al proprio pubblico, evitando cosi’ una sconfitta. Il giocatore ha ammesso all’arbitro di avere deviato in angolo un pallone, inducendo cosi’ Gervasoni a cambiare idea.

L’arbitro infatti non s’era accorto della deviazione, cosi’ come il guardalinee e stava correndo verso il campo dopo aver fischiato la rimessa dal fondo.

Ma Acerbi ha attirato la sua attenzione, scatenando gli applausi di tutto lo stadio Barbera. Dall’angolo e’ poi nato il gol di Silvestre, con Di Carlo che s’e’ portato le mani in testa dopo il pari dei rosanero.

UDINESE-GENOA 2-0 Di Natale 32′ (U), Floro Flores 70′ (U).

Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Pinzi, Asamoah, Armero;Fabbrini; Di Natale.
A disp.: Padelli, Coda, Pasquale, Abdi, Fernandes, Torje, Floro Flores. All.: Guidolin
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Isla, Ferronetti

Genoa (4-5-1): Frey; Mesto, Granqvist, Moretti, RossiSculli, Biondini, Belluschi, KuckaJankovic; Palacio.
A disp.: Lupatelli, Carvalho, Alhassan, Sampirisi, Birsa, Jorquera, Gilardino. All.: De Canio
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Antonelli, Bovo, Constant, Kaladze.

”Ci vogliono gambe, testa e cuore. Siamo a un punto dal paradiso, dal traguardo che mai avrei immaginato. Spero di andare a fare questo punto a Catania”: cosi’ l’allenatore dell’Udinese, Francesco Guidolin.

”Ora contro il Catania abbiamo una finale. Sara’ difficile, loro sono una delle squadre piu’ salute del campionato e dovremo prepararci al meglio. Abbiamo ritrovato gambe e solidita’ che ci erano mancate tra febbraio e marzo – ha aggiunto – Noi oggi dovevamo vincere, poi vincendo avremmo ascoltato i risultati degli altri. Non mi aspettavo il risultato del Bologna”.

”L’espulsione di Palacio? E’ successo 30 secondi prima, stavano litigando Moretti e Palacio, io stavo li’ vicino. Quello che e’ successo in mezzo al campo  30 secondi dopo lo puo’ giudicare solo l’arbitro”.

Cosi’ Francesco Guidolin spiega dal suo punto di vista il cartellino rosso all’attaccante argentino, contestatissima dal Genoa. Il giocatore, cacciato da Tagliavento per aver detto qualcosa di offensivo, in campo ha a lungo protestato con l’arbitro sostenendo di aver rivolto quelle parole a un suo compagno, e non al direttore di gara. A un certo punto, ha chiesto anche all’allenatore dell’Udinese di dire cosa aveva visto.

”Mi e’ stato chiesto se avevo sentito i due litigare e ho detto di si’, non potevo dire che non avevo sentito, perche’ avrei detto una bugia – la spiegazione, ai microfoni di Sky – Non voglio pero’ entrare nelle decisioni della terma, perche’ quel che e’ successo nei 30 secondi successivi non lo so. La prossima volta me ne sto seduto in panchina”.

I risultati degli anticipi: Roma-Catania 2-2, Lecce-Fiorentina 0-1 e Siena-Parma 0-2.

La classifica del campionato.

1. Juventus 37 22 15 0 65:19 81

2. AC Milan 37 23 8 6 72:32 77

3. Udinese 37 17 10 10 50:35 61

4. Lazio 37 17 8 12 53:46 59

5. Napoli 37 15 13 9 64:45 58

6. Inter 37 17 7 13 57:52 58

7. AS Roma 37 15 8 14 57:52 53

8. Parma 37 14 11 12 53:53 53

9. Bologna 37 13 12 12 41:42 51

10. Catania 37 11 15 11 47:50 48

11. Atalanta 37 13 13 11 40:40 46

12. Chievo 37 11 13 13 34:45 46

13. Fiorentina 37 11 12 14 37:43 45

14. Siena 37 11 11 15 44:43 44

15. Palermo 37 11 10 16 52:60 43

16. Cagliari 37 10 12 15 37:46 42

17. Genoa 37 10 9 18 48:69 39

18. Lecce 37 8 12 17 40:55 36

19. Novara 37 7 11 19 34:63 32

20. Cesena 37 4 10 23 22:57 22

Le foto LaPresse.