Mondiali, Olanda vince Gruppo B. Anche il Cile agli ottavi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Giugno 2014 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA
Diretta. Olanda-Cile e Australia-Spagna (Mondiali)

L’entusiasmo della torcida cilena (LaPresse)

CURITIBA, BRASILE – L’Olanda ha battuto 2-0 il Cile e ha vinto il gruppo B. Il Cile è uscito sconfitto ma ha comunque passato il turno come seconda della classe. 

Questo girone si incrocerà con l’A, quello con Brasile, Messico, Croazia e Camerun.

CLASSIFICA: Olanda 9, Cile 6 punti (Qualificate agli ottavi), Spagna 3 punti ed Australia 0 punti.

AUSTRALIA-SPAGNA 0-3, gol: Villa 36′, Fernando Torres 70′ e Mata 82′ 

L’addio dei Campioni, le lacrime di un campione. La Spagna saluta i Mondiali brasiliani, infliggendo un netto 3-0 all’Australia nell’ultima e inutile gara del girone B. Ad aprire le marcature ci ha pensato David Villa, con una piccola “delizia” di tacco.

Il modo migliore per chiudere la sua splendida avventura con le Furie Rosse: 59 gol in 99 partite e il pianto finale dopo la sostituzione.

A Curitiba sono scese in campo due squadre già eliminate. La Spagna, campione in carica, ha giocato in maglia nera, con molte “seconde linee” (in panchina per tutta la partita la grande delusione Diego Costa) e soprattutto nella fasi iniziali della gara ha dovuto sopportare anche le prese in giro dei tifosi brasiliani.

Così i primi 15 minuti sono andati via senza alcun sussulto, ma nella seconda parte della prima frazione di gioco la Spagna si è ricordata di essere, anche se ancora per poco, campione in carica. Se ne è ricordato anche Iniesta, che, al 36′ del primo tempo, ha illuminato quasi come a Sudafrica 2010.

Lancio lungo sulla fascia destra per Juanfran che è arrivato fino alla linea di fondo. Cross per David Villa, tutto solo in area. Da quel momento in poi, l’Australia (senza il suo “faro”, Cahill, squalificato) ci ha provato, ma più che altro con idee confuse.

Stesso copione anche per il secondo tempo, con il pallino del gioco sempre nei piedi della Spagna. Un altro lampo di Iniesta ha poi permesso a Torres di raddoppiare, prima del 3-0 finale di Mata.

Un po’ di tiki-taka si è visto, ma troppo tardi. La Spagna rientra in patria.

Per gli ormai ex campioni sarà un mesto ritorno. Da definire il futuro dell’allenatore Del Bosque, una generazione di fenomeni sarà sostituita da giovani emergenti. Ma questo è il futuro, il presente dice che i campioni hanno detto addio.

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OLANDA-CILE 2-0, gol: Fer 77′ e Depay 92′ 

Non perde un colpo l’Olanda di Van Gaal: dopo avere calpestato la Spagna, risucchiato alla distanza l’Australia, manda ko anche il Cile di Sampaoli.

Vittoria per 2-0 dopo una gara equilibrata in cui i sudamericani avevano provato a fare qualcosa in piu’ e successo scaturito dalla panchina (gol di testa di Fer, sigillo nel recupero del talentuoso Depay) con naturale superiorita’.

Robben e soci vincono il girone a punteggio pieno, evitano la vincente del gruppo del Brasile e danno l’impressione sorniona di poter bastonare chiunque. Per trequarti di gara gli oranje cincischiano, aspettano al varco, contengono marcando a uomo in ogni zona del campo.

Poi, a un segnale convenuto, parte l’incursore Robben e semina il panico creando danni devastanti. Stavolta all’appello manca l’altro gioiello, lo squalificato Van Persie, e Val Gaal non lo sostituisce: accanto a Robben giocano Kuyt e il legnoso Lens, due esterni. Ma quando il nuovo ct dell’United vede i cileni stanchi inserisce i giovani Depay (gia’ decisivo con l’Australia) e Fer e stravince la partita.

L’Olanda ha una difesa solida, anche se giovane, con Janmaat, De Vrij e Blind che patisce a lungo Sanchez. A centrocampo il metronomo De Jong sbriga la normale amministrazione mentre Schneijder si sacrifica in un improbo lavoro di tamponamento. Ma bastano le folate di Robben per fare la differenza e sognare ad occhi aperti un altro mondiale da protagonista.

Il Cile ci mette cuore, muscoli, ma tatticamente l’Olanda ha un altro peso: Sanchez parte da lontano, semina avversari ma Vargas e’ anonimo, bene Isla e Diaz, meno Gutierrez. In difesa i centrali Medel e Silva chiudono bene a lungo ma vanno in difficolta’ quando l’Olanda cambia passo.

Fortemente condizionati dal non sapere i risultati del gruppo del Brasile, con cui si dovranno incrociare negli ottavi, Olanda e Cile si giocano il primo posto con la calma di chi sa di essere comunque qualificato. L’Olanda di Van Gaal rinnega la sua storia dedicandosi a una marcatura uomo a tuttocampo e al contropiede mentre il Cile ha un Sanchez molto determinato. I sudamericani, furbi e ben preparati dal ct Sampaoli, dirigono le operazioni ma non sfondano.

Primo angolo al 21′, primo tiro alla mezz’ora, una punizione parata di Schneijder. Poi l’Olanda ha un paio di fiammate col folletto Robben che al 39′ si beve quattro avversari partendo dalle retrovie ma poi calcia di poco fuori. Il Cile risponde al 44′ con uno schema su punizione: Diaz pesca Gutierrez che di nuca manda di poco fuori. Nella ripresa il Cile perde un po’ di mordente e reclama al 18′ per un contatto cercato da Sanchez col portiere Cilessen.

Poi Van Gaal capisce che gli avversari sono un po’ in difficolta’ e fa entre Depay, risolutore con l’Australia, e Fer al posto degli opachi Lens e Schneijder.

E i frutti arrivano subito: al 31′ spunto di Depay che Bravo devia in angolo, nell’azione successiva, sugli sviluppi di un angolo, Fer di testa ha uno stacco perentorio e vincente e l’Olanda e’ in vantaggio.

Il Cile fa entrare anche Pinilla, ma e’ troppo tardi. E alle fine ci scappa anche il raddoppio: Robben fugge e crossa, arriva Depay che segna il secondo gol in due spezzoni di partita.

Il Cile, che negli ottavi recuperera’ Vidal, si arrende. Poco male, perche’ la qualificazione e’ in cassaforte, ma il girone lo vince a punteggio pieno l’Olanda di Van Gaal che riesce a dimenticare anche l’assenza di Van Persie e comincia a pensare di poter arrivare in fondo anche in Brasile.

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