Serie A: Udinese show e primato in classifica, vincono Roma e Inter

Pubblicato il 23 Ottobre 2011 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA

Serie A, ottava giornata

ROMA- Campionato di calcio di Serie A, ottava giornata.  Udinese show e primato in classifica, vincono Roma e Inter.

I risultati ed i marcatori delle partite di oggi.

Ore 12.30:

Lecce-Milan 3-4 Guillermo Giacomazzi 4′ (L), Massimo Oddo 31′ (L), Carlos Grossmuller 38′ (L), Kevin Prince Boateng 51′, 56′ e 64′ (M), Mario Yepes 83′ (M) – Lecce (4-3-1-2): 91 Benassi, 30 Oddo, 40 Tomovic, 5 Esposito, 11 Mesbah, 8 Obodo, 14 Strasser, 18 Giacomazzi, 21 Grossmuller, 10 Olivera, 77 Pasquato. (1 Gabrieli, 28 Brivio, 80 Carrozzieri, 7 Cuadrado, 91 Bertolacci, 9 Corvia, 24 Muriel). All. Di Francesco   Squalificati: nessuno  Diffidati: nessuno Indisponibili: Diamoutene, Di Michele, Ferrario, Julio Sergio    Milan (4-3-1-2): 32 Abbiati, 20 Abate, 13 Nesta, 25 Bonera, 2 Taiwo, 14 Aquilani, 4 Van Bommel, 22 Nocerino, 70 Robinho, 11 Ibrahimovic, 99 Cassano (1 Amelia, 5 Mexes, 77 Antonini, 19 Zambrotta, 23 Ambrosini, 27 Boateng, 92 El Shaarawy) All. Allegri.

Ore 15.00:

Inter-Chievo 1-0 Thiago Motta 35′ (I) – Inter (4-3-1-2): 1 Julio Cesar,13 Maicon,6 Lucio,2 Cordoba, 26 Chivu, 4 Zanetti , 5 Stankovic, 19 Cambiasso,10 Sneijder, 28 Zarate,22 Milito. (12 Castellazzi, 55 Nagatomo, 42 Jonathan, 8 Thiago Motta, 11 Alvarez, 77 Muntari, 7 Pazzini). All.: Ranieri. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Poli, Ranocchia, Forlan, Coutinho, Viviano, Samuel. Chievo (4-3-1-2): 54 Sorrentino, 21 Frey, 2 Morero, 12 Cesar, 17 Jokic, 6 Bradley, 16 Rigoni, 56 Hetemaj, 8 Cruzado, 77 Thereau, 31 Pellissier. A disp: 17 Puggioni, 5 Mandelli, 3 Andreolli, 9 Sammarco, 25 Vacek, 9 Moscardelli, 23 Paloschi. All: Di Carlo

Cagliari-Napoli 0-0 – Cagliari (4-3-3): 1 Agazzi, 14 F. Pisano, 13 Astori, 21 Canini, 31 Agostini, 8 Biondini, 5 Conti, 4 Nainggolan, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nene’, 7 Cossu. (25 Avramov, 3 Ariaudo, 24 Perico, 20 Ekdal, 23 Ibarbo, 10 El Kabir, 9 Larrivey). All.: Ficcadenti. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Eriksson. Napoli (3-4-2-1): 1 De Santis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 18 Zuniga, 20 Dzemaili, 23 Gargano, 8 Dossena; 17 Hamsik, 22 Lavezzi, 7 Cavani. (83 Rosati, 21 Fernandez, 88 Inler, 11 Maggio, 19 Santana, 9 Mascara, 99 C. Lucarelli). All. Mazzarri.

Roma-Palermo 1-0 Lamela 8′ (R) – Roma (4-3-1-2): 24 Stekelenburg; 77 Cassetti, 29 Burdisso, 4 Juan, 3 Jose’ Angel; 20 Perrotta, 16 De Rossi, 15 Pjanic; 8 Lamela; 14 Bojan, 9 Osvaldo. (18 Curci, 5 Heinze, 11 Taddei, 19 Gago, 7 Pizarro, 22 Borriello, 31 Borini). All.: Luis Enrique. Squalificati: Kjaer. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Lobont, Cicinho, Rosi, Totti. Palermo (4-3-1-2): 33 Tzorvas, 31 E. Pisano, 3 Silvestre, 8 Migliaccio, 42 Balzaretti, 5 Barreto, 21 Bacinovic, 7 Della Rocca, 27 Ilicic, 11 Hernandez, 51 Pinilla Ferrera. (99 Benussi, 2 Mantovani, 4 Cetto, 20 Acquah, 90 E. Alvarez, 16 Zahavi, 10 Miccoli). All.: Mangia.

Parma-Atalanta 1-2 Moralez 51′ e 60′ (A) Valdes 90′ (P)  – Parma (4-4-1-1): 83 Mirante, 5 Zaccardo, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 18 Gobbi, 7 Biabiany, 28 Jadid, 4 Morrone, 23 Modesto, 10 Giovinco, 11 Floccari. (1 Pavarini, 19 Rubin, 33 Santacroce, 20 Blasi, 8 Galloppa, 80 Valiani, 99 Pelle’). All.: Colomba. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: nessuno. Atalanta (4-4-1-1): 47 Consigli, 25 Masiello, 3 Lucchini, 4 Capelli, 13 Peluso; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 22 Padoin, 10 Bonaventura; 11 Moralez; 19 Denis. (A disposiz: 78 Frezzolini, 6 Bellini, 77 Raimondi, 26 Carmona, 33 Brighi, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi). All. Colantuono.

Siena-Cesena 2-0 Gonzalez 7′ (S), Calaiò 56′ (S) – Siena (4-4-2): 1 Brkic, 2 Vitiello, 13 Rossettini, 19 Terzi, 3 Del Grosso, 70 Mannini, 14 Gazzi, 10 D’Agostino, 23 Brienza, 22 Destro, 11 Calaio’. (12 Farelli, 13 Contini, 21 Rossi, 8 Vergassola, 17 Grossi, 18 Gonzalez, 83 Reginaldo). All.: Sannino. Squalificati: nessuno. Diffidati: Terzi e Rossettini. Indisponibili: Pegolo. Cesena (4-3-1-2): 1 Antonioli, 77 Ceccarelli, 25 Von Bergen, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 8 Candreva, 5 Guana, 18 Parolo, 32 Ghezzal, 7 Eder , 70 Bogdani. All: Giampaolo. (A disposizione 88 Ravaglia, 14 Comotto, 13 Rossi, 9 Meza Colli, 23 Djokovic, 17 Malonga, 29 Livaja). Squalificati: Mutu. Diffidati: Lauro. Indisponibili: Martinez, Rennella, Colucci, Martinho.

Claudio Ranieri, allenatore dell'Inter (Foto LaPresse)

Udinese-Novara 3-0 Di Natale 33′ e 51′ (U), Domizzi 41′ (U) – Udinese (3-5-1-1): 1 Handanovic; 17 Benatia, 5 Danilo, 11 Domizzi; 8 Basta, 3 Isla, 20 Asamoah, 7 Badu, 27 Armero; 25 Torje; 10 Di Natale. (21 Padelli, 24 Ekstrand, 13 Neuton, 23 Abdi, 32 Ferronetti, 30 Doubai, 83 Floro Flores). All. Guidolin Squalificati: Pinzi Diffidati: nessuno Indisponibili: Pasquale, Barreto. Novara (4-3-1-2): 31 Fontana; 14 Morganella, 24 Paci, 30 Centurioni, 15 Dellafiore; 17 Porcari, 23 Radovanovic, 10 Rigoni; 6 Pinardi; 69 Meggiorini, 11 Morimoto (44 Coser, 3 Gemiti, 28 Garcia, 18 Marianini, 22 Pesce, 21 Mazzarani, 20 Granoche) All: Tesser.

Ore 20.45:

Bologna-Lazio 0-2 Acquafresca autogol 24′ (L), Lulic 56′ (L)  – Bologna (4-3-1-2): 25 Agliardi, 84 Raggi, 90 Portanova, 21 Cherubin, 3 Morleo, 13 Pulzetti, 26 Mudingayi, 33 Kone, 10 Ramirez, 9 Di Vaio, 99 Acquafresca. (44 Lombardi, 16 Casarini, 51 Loria, 4 Krhin, 15 Perez, 17 Vantaggiato, 77 Gimenez). All.: Pioli. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Antonsson, Diamanti. Lazio (4-2-3-1): 22 Marchetti, 29 Konko, 20 Biava, 3 Dias, 26 Radu, 24 Ledesma, 11 Matuzalem, 99 Cisse, 8 Hernanes, 7 Sculli, 25 Klose. (1 Bizzari, 19 Lulic, 33 Stankevicius, 21 Diakite’, 27 Cana, 9 Rocchi, 18 Kozak). All.: Reja.

I risultati degli anticipi: Fiorentina-Catania 2-2 e Juventus-Genoa 2-2.

La classifica del campionato:

1. Udinese 7 4 3 0 10:1 15

2. Lazio 7 4 2 1 11:7 14

3. Juventus 7 3 4 0 11:5 13

4. Cagliari 7 3 3 1 8:5 12

5. Napoli 7 3 2 2 10:5 11

6. AS Roma 7 3 2 2 8:6 11

7. AC Milan 7 3 2 2 12:11 11

8. Palermo 7 3 1 3 9:10 10

9. Catania 7 2 4 1 9:10 10

10. Fiorentina 7 2 3 2 8:6 9

11. Siena 7 2 3 2 6:4 9

12. Genoa 7 2 3 2 11:10 9

13. Chievo 7 2 3 2 6:6 9

14. Parma 7 3 0 4 9:13 9

15. Atalanta 7 4 2 1 10:8 8

16. Inter 7 2 1 4 9:13 7

17. Novara 7 1 2 4 10:15 5

18. Lecce 7 1 1 5 6:13 4

19. Bologna 7 1 1 5 4:12 4

20. Cesena 7 0 2 5 2:9 2

L’Udinese vola. Il club friulano non sbaglia un colpo, rulla l’incolpevole Novara senza fare neppure troppa fatica e ora si gode, per qualche giorno, il primato in solitaria in classifica. L’occasione, dopo il pareggio di ieri sera della Juventus con il Genoa, era troppo ghiotta per non sfruttarla, tanto piu’ contro un avversario mai arrendevole, ma certo di valore nettamente inferiore ai bianconeri. Bianconeri che hanno ancora in casa il leader della classifica marcatori, Di Natale, con 6 reti in campionato.

Avvio di gara a ritmi blandi. L’Udinese, forse con in corpo ancora un po’ di tossine dopo la gara di giovedi’ sera di Europa League, non spinge troppo sull’acceleratore. Il Novara e’ squadra mobile e non rinuncia a giocare, provando anche qualche verticalizzazione sulla punta piu’ avanzata, Morimoto. Ma la difesa bianconera non e’ per puro caso la migliore del campionato e non corre alcun pericolo.

La gara si vivacizza a tratti, con qualche percussione piu’ rapida dei bianconeri dalle parti di Fontana. Il primo tiro in porta vero e proprio della gara arriva, pero’, solo al 16′ con una botta dalla distanza di Armero, parata dall’estremo difensore piemontese. Al 20′ ci prova anche Asamoah, sempre dalla distanza. La mira non e’ delle migliori e la palla termina alta sopra la traversa. Le idee, in casa friulana, appaiono un po’ confuse. Qualche finezza di troppo fa perdere efficacia e lucidita’ alla manovra.

Torje e’ opaco, in condizioni non ottimali e non da’ l’apporto sperato in campo. Di Natale e’ lasciato troppo solo in attacco, ma anche cosi’ riesce a spingere in avanti la sua Udinese. Il bomber napoletano si fa trovare pronto in area a ribadire in rete un cross di Armero. La palla, complice una deviazione involontaria di un difensore del Novara, prende una traiettoria inaspettata e scavalca Fontana.

Il vantaggio mette le ali ai friulani che raddoppiano al 40′ con una spizzata di Domizzi, sbucato sul primo palo, quasi sulla linea di fondo. La palla scavalca il portiere, attraversa tutta la porta e si infila in rete quasi sul secondo palo. L’Udinese vuole con tutte le sue forze il primato in solitaria in classifica. E lo dimostra subito, in avvio di ripresa, con il tris firmato da Di Natale con una punizione magistrale all’incrocio dei pali, da dove Fontana non puo’ far nulla per toglierla.

E’ dura per tutti stare dietro a un’Udinese cosi’. Anche per il Novara neopromosso, ma la squadra di Attilio Tesser ha il merito di non lasciarsi abbattere dal terzo centro bianconero e di non rinunciare mai a giocare. Anche a costo di sbilanciarsi in avanti e farsi prendere in contropiede, come al 17′ quando Di Natale si vede spalancare un’autostrada sulla destra, ma calcia alto. La gara ormai e’ decisa. L’Udinese amministra il vantaggio senza troppi problemi. Prova a incrementarlo senza forzare, ma la testa e’ gia’ rivolta alla prossima sfida, mercoledi’, in casa del Napoli.

L’Inter rompe l’incantesimo malvagio di San Siro e – contro il Chievo – trova la sua prima vittoria casalinga. Uno a zero, come contro il Lille in Champions.    I nerazzurri hanno finalmente raccolto l’applauso del loro pubblico in una domenica segnata dal lutto per la morte del pilota Marco Simoncelli.      L’Inter deve fare punti e riaffiorare dagli abissi: questo e’ il diktat a cui deve sottostare visto l’inizio devastante e negativo. Prima di tutto il risultato, il gioco migliorera’ di conseguenza. La squadra di Ranieri tira il fiato, Thiago Motta segna un gol che decide la partita. Ottimo Maicon che caparbiamente cerca il gol (e lo avrebbe meritato), tentando affondi coraggiosi e precisi. Stanco Sneijder che pure e’ stato decisivo e prezioso. Bene – come sempre – Zanetti, ottimo Nagatomo che sta ritrovando una forma esemplare. L’Inter – complice il portiere del Chievo Sorrentino – non e’ riuscita a mettere a segno il gol della tranquillita’. Ma servivano i tre punti e quelli sono arrivati. Il risultato e’ la cosa piu’ importante. Certo la vittoria fa morale e classifica ma alcuni segnali non sono del tutto rassicuranti: l’Inter mostra accenni di sofferenza contro squadre non irresistibili. Il Chievo fa poco e niente e forse il risultato per i nerazzurri doveva e poteva essere piu’ rotondo. In ogni caso, la prestazione dei padroni di casa e’ stata ammirevole per la grinta, la caparbieta’ e la carica agonistica mostrate in campo. Zarate un po’ oscillante, affaticato Pazzini. Per il resto, le indicazioni di Ranieri sono state eseguite a puntino: Chivu elegante e preciso, Lucio accorto, Cambiasso lucido come al solito. Unica nota veramente negativa lo sciagurato ingresso in campo di Castaignos (al posto di Pazzini). Per lui poco piu’ di dieci minuti tutti da dimenticare.     L’Inter affronta il Chievo con il passo giusto: moduli speculari, entrambe le squadre giocano con il 4-3-1-2. Ci prova Zarate al 19′ di sinistro. Sorrentino para in due tempi. Poi – al 22′ – Hetemay e’ lanciato a rete. Per l’arbitro e’ fuorigioco. Zanetti scatenato scarica dal limite, mentre sul versante opposto e’ sempre Hetemaj a assaltare la porta di Julio Cesar. Si vede Sneijder al 29′ con un gran tiro. Ancora lui al 33′ e – sul destro a giro dell’olandese – Sorrentino si supera e nega al trequartista nerazzurro la gioia della rete. Ma il gol e’ nell’aria frizzantina di San Siro: passa solo un minuto e – su un calcio d’angolo battuto da Sneijder – va in bambola Bradley e Thiago Motta (che sta dando un valore aggiunto all’Inter) stacca di testa e insacca. Uno a zero. Esplode San Siro che festeggia il primo gol fra le mura amica e gioisce la squadra che trova serenita’ e fiducia. L’Inter va al riposo fiera del suo vantaggio. La ripresa e’ meno interessante rispetto al primo tempo. Molti errori e tanta stanchezza. La fatica si sente e, infatti, molti i cambi per dare un po’ di tregua a chi ha il fiato corto. Maicon ha pero’ polmoni straordinari perche’ domina per 90′ il corridoio di destra: instancabile, caparbio, una freccia imprendibile. Colpisce una traversa e incassa gli applausi scroscianti del pubblico. L’Inter manda a riposare Pazzini, Sneijder e Zarate. I nerazzurri vogliono il secondo gol ma, purtroppo, il pallone del 2-0, capita sui piedi di Castaignos che praticamente a quindici minuti dalla fine, sbaglia un ‘rigore’, si mangia letteralmente un gol facile facile. Un errore imperdonabile per l’Inter costretta a soffrire fino alla fine. Cinque minuti di recupero al secondo tempo, un’eternita’ per il pubblico di San Siro.    Alla fine operazione compiuta per Ranieri. Pensare positivo fa bene: il pensiero e’ comunque gia’ a Bergamo con il turno infrasettimanale di campionato contro l’Atlante. Sfida non semplice ma il morale almeno e’ alto.

Cagliari e Napoli sono rimasti fermi alla scorsa giornata, quella dell’apoteosi degli zero a zero. Nessun gol per tutti e due, ma in compenso tanti legni, le uniche vere emozioni di una partita equilibrata che il Cagliari a un certo punto ha rischiato di far sua con un bel inizio di secondo tempo tutto forza e coraggio.

Ma che avrebbe potuto avere un esito diverso se il Napoli avesse sfruttato meglio alcune ripartenze: bravo, ben piazzato e decisivo Agazzi sul contropiede di Dzemaili a un quarto d’ora dal termine. Di solito la sfida al Sant’Elia tra sardi e campani e’ quella dei gol all’ultimo minuto, come era successo nelle ultime due stagioni. Ma quest’anno Cagliari-Napoli e’ stato il festival dei pali. Clamoroso quello di Santana al 33′, servito da Fernandez a otto metri da Agazzi, bellissimo quello di Nainggolan tre minuti dopo, con un tiro da fuori con De Sanctis in volo, ma che probabilmente non avrebbe potuto fare niente sul gran tiro da  fuori area stampato poi sulla traversa.

Altri due ”legnetti”: una  traversa piena, in avvio, di Dossena, ma a gioco fermo perche’ l’arbitro aveva gia’ fischiato un fuorigioco. E un colpo di testa di Nene’ al 25 ‘ del primo tempo che ha pizzicato la parte alta della traversa. Insomma pari in tutto, anche se forse il Cagliari avrebbe meritato di trasformare in vantaggio quei quindici-venti minuti di pressione dopo il ritorno in campo dall’intervallo.    Per carita’, niente clamorose occasioni da gol, ma molte mischie pericolose. Ma soprattutto una palla sembrava non voler mai uscire dalla meta’ campo degli ospiti. Per il Napoli sicuramente ha pesato l’impegno in Champions infrasettimanale. Ma poi la squadra di Mazzarri ha ripreso le misure anche grazie alla panchina stellare, da Hamsik a Maggio, entrata in campo a rimettere le cose a posto. E nel finale sono arrivate quelle folate che hanno fatto venire qualche brivido dietro a Canini e compagni.

La  classifica, per tutti e due, continua a parlare di Europa. Con un unico rammarico: chiunque fosse uscito dalla gara di oggi con una vittoria in tasca sarebbe stato incoronato inseguitore ufficiale dell’Udinese in fuga. A parte i legni, il Cagliari avrebbe potuto cambiare il destino della partita con un’altra occasione importante, al 5′, quando Nene’ e’ stato bravissimo a rubare il pallone a Gargano e a involarsi verso De Sanctis, salvo poi tirare addosso al portiere al momento del dunque. Per il Cagliari il terzo pari casalingo consecutivo. E la quarta partita di fila senza beccare gol con Agazzi arrivato ormai a 374 minuti di imbattibilita’.

Per il Napoli un punto fuori casa per ripartire in campionato dopo le illusioni di Milano gelate dal passo falso in casa con il Parma. In ombra Lavezzi, volenteroso e sempre pronto al guizzo Cavani, ma mai vicinissimo al gol. Bene invece Zuniga sulla fascia destra e Hamsik che, senza strafare, ha dato alla squadra  quella tranquillita’  per uscire dalla morsa del Cagliari schiacciasassi versione secondo tempo.