SerieA potere bianconero: Juve-Udinese in vetta, il Genoa batte la Lazio

Pubblicato il 18 Settembre 2011 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA

Serie A, terza giornata

Roma – Serie A, terza giornata. Risultati, tabellini e marcatori di tutte le partite del campionato.

Atalanta-Palermo 1-0 Denis 35′ (A) – Atalanta (4-4-1-1): 47 Consigli, 25 Masiello, 3 Lucchini, 5 Manfredini, 13 Peluso; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 22 Padoin, 10 Bonaventura; 11 Moralez; 28 Gabbiadini. (78 Frezzolini,  4 Capelli, 6 Bellini, 17 Carmona, 26 Caserta,  89 Marilungo, 19 Denis). All. Colantuono.    Indisponibili: Ferreira Pinto, Minotti    Squalificati: Doni    Diffidati: nessuno.      Palermo (4-4-2): 33 Tzorvas, 31 Pisano, 3 Silvestre, 8 Migliaccio, 42 Balzaretti, 72 Ilicic, 5 Barreto, 20 Acquah, 90 Alvarez, 9 Hernandez, 10 Miccoli (99 Benussi, 2 Mantovani, 7 Della Rocca, 4 Cetto, 14 Bertolo, 16 Zahavi, 51 Pinilla). All. Mangia.    Indisponibili: Di Matteo, Budan, Rubinho e Simon.    Diffidati: nessuno.    Squalificati: nessuno.    Arbitro: Andrea De Marco di Chiavari.

Lazio-Genoa 1-2 Sculli 11′ (L) Palacio 55′ (G) Kucka 74′ (G) – LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Brocchi, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Cisse; Klose. (Bizzarri, Diakitè, Scaloni, Sculli, Ledesma, Rocchi, Kozak). All.: Reja. Squalificati: nessuno Diffidati: nessuno. Indisponibili: Cana, Radu, Mauri. Genoa (4-4-2): 1 Frey, 20 Mesto, 21 Bovo, 13 Kaladze, 23 Antonelli, 33 Kucka, 4 Veloso, 27 Constant, Seymour, 2 Pratto, 8 Palacio. (22 Lupatelli, 3 Dainelli, 24 Moretti, 5 Granqvist, 19 Jorquera, 99 Caracciolo). All.: Malesani. Squalificati: Birsa. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Merkel, Ze Eduardo, Rossi. Arbitro: Daniele Orsato

Catania-Cesena 1-0 Maxi Lopez 45′ (CA) – Catania (4-3-3): 1 Andujar, 2 Potenza, 14 Bellusci, 3 Spolli, 33 Capuano, 27 Biagianti, 10 Lodi, 19 Ricchiuti, 17 Gomez, 11 Maxi Lopez, 18 Bergessio. (30 Campagnolo, 22 Alvarez, 12 Marchese, 20 Sciacca, 4 Almiron, 7 Lanzafame, 32 Catellani). All. Montella. Indisponibili: Legrottaglie, Izco, Llama. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Cesena (4-3-3): 88 Ravaglia, 16 Comotto, 13 Rossi, 25 Von Bergen, 6 Lauro, 18 Parolo, 5 Guana, 8 Candreva, 7 Eder, 10 Mutu, 55 Martinez. (33 Calderoni, 2 Rodriguez, 77 Ceccarelli, 14 Colucci, 70 Bogdani, 32 Ghezzal, 9 Meza Colli). All.: Giampaolo.

Udinese-Fiorentina 2-0 -Di Natale 5′ (D) Isla 31′ (U) – Udinese (3-5-1-1): 1 Handanovic; 17 Benatia, 5 Danilo, 11 Domizzi; 3 Isla, 66 Pinzi, 7 Badu, 20 Asamoah, 27 Armero; 25 Torje; 10 Di Natale. (A disp. 21 Padelli, 24 Ekstrand, 13 Neuton, 8 Basta, 30 Doubai, 23 Abdi, 9 Barreto). All. Guidolin Squalificati: nessuno Diffidati: nessuno Indisponibili: Coda, Ferronetti, Floro Flores Fiorentina (4-3-3): 1 Boruc, 16 Cassani, 5 Gamberini, 14 Natali, 23 Pasqual, 85 Behrami, 18 Montolivo, 21 Lazzari, 7 Cerci, 11 Gilardino, 8 Jovetic. (89 Neto, 29 De Silvestri, 15 Nastasic, 6 Vargas, 20 Munari, 22 Ljajic, 10 Silva). All.: Mihajlovic.

Parma-Chievo 2-1 Giovinco 25′ e 90′ (P) Paloschi 80′ (C) – PARMA (4-4-1-1): 83 Mirante, 5 Zaccardo, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 19 Rubin, 80 Valiani, 4 Morrone, 8 Galloppa, 23 Modesto, 10 Giovinco, 99 Pelle’. (1 Pavarini, 33 Santacroce, 77 Ze Eduardo, 20 Blasi, 7 Biabiany, 9 Crespo, 11 Floccari). All.: Colomba. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Danilo Pereira. Chievo (4-3-1-2): 54 Sorrentino, 21 Frey, 12 Cesar, 3 Andreolli, 13 Jokic, 25 Vacek, 16 Rigoni, 56 Hatemaj, 8 Cruzado, 31 Pellissier, 77 Thereau. (17 Puggioni, 2 Morero, 5 Mandelli, 23 Paloschi, 7 Sammarco, 6 Bradley, 9 Moscardelli). All: Di Carlo. Squalificati:Sardo Diffidati: nessuno. Indisponibili: Acerbi. Arbitro: Daniele Doveri

Siena-Juventus 0-1 Matri 54′ (J) – Siena (4-4-2): 1 Brkic, 2 Vitiello, 13 Rossettini, 19 Terzi, 3 Del Grosso, 70 Mannini, 14 Gazzi, 10 D’Agostino, 23 Brienza, 11 Calaio’, 18 Gonzalez (25 Pegolo, 6 Angelo, 26 Pesoli, 8 Vergassola, 36 Bolzoni, 17 Grossi, 63 Larrondo). All.: Sannino. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Reginaldo, Belmonte e Angella. Juventus (4-2-4): 1 Buffon, 26 Lichtstenier, 19 Bonucci, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 7 Pepe, 14 Vucinic, 32 Matri, 24 Giaccherini. (30 Storari, 33 Sorensen, 22 Vidal, 27 Krasic, 22 Elia, 10 Del Piero, 18 Quagliarella). All. Conte Squalificati: De Ceglie. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Iaquinta. Arbitro: Paolo Valeri

Napoli-Milan 3-1 Aquilani 14′ (M) Cavani 15′, 37′ e 65′ (N) – NAPOLI (3-4-2-1): 1 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 88 Inler, 23 Gargano, 8 Dossena; 29 Pandev, 17 Hamsik; 7 Cavani. ( 83 Rosati, 21 Fernandez, 20 Dzemaili, 18 Zuniga, 9 Mascara, 19 Santana, 99Lucarelli) . All. Mazzarri. Indisponibili: Britos (5 mesi), Lavezzi, Donadel Squalificati: nessuno Diffidati: nessuno Milan (4-3-1-2): 32 Abbiati, 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 77 Antonini, 22 Nocerino, 4 Van Bommel, 14 Aquilani, 10 Seedorf, 7 Pato, 99 Cassano. (1 Amelia, 76 Yepes, 19 Zambrotta, 25 Bonera, 28 Emanuelson, 57 Valoti, 92 El Shaarawy). All.: Allegri. Indisponibili: Flamini, Robinho, Mexes, Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini, K.P.Boateng e Inzaghi. Diffidati: nessuno. Squalificati: nessuno. Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni.

Bologna-Lecce 0-2 Giacomazzi 37′ (L) Grossmuller 61′ (L) – Bologna (4-3-1-2): Gillet; Raggi, Portanova, Loria, Morleo; Perez, Mudingayi, Konè; Diamanti; Ramirez, Di Vaio.
A disp.: Agliardi, Casarini, Antonsson, Khrin, Pulzetti, Paponi, Acquafresca. All.: Bisoli.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Rickler, Cherubin, Gimenez, Cruz

Lecce (4-2-3-1): Julio Sergio; Cuadrado, Tomovic, Esposito, Mesbah; Giandonato, Giacomazzi; Di Michele, Grossmuller, Bertolacci; Corvia.
A disp.: Benassi, Ferrario, Brivio, Obodo, Piatti, Pasquato, Ofere. All.: Di Francesco.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Olivera, Carrozzieri, Oddo

La classifica del campionato dopo la terza giornata:

Squadra PG V N P Reti P Forma
1. Napoli 2 2 0 0 6:2 6
2. Juventus 2 2 0 0 5:1 6
3. Udinese 2 2 0 0 4:0 6
4. Cagliari 2 2 0 0 4:2 6
5. Genoa 2 1 1 0 4:3 4
6. Catania 2 1 1 0 1:0 4
7. Palermo 2 1 0 1 4:4 3
8. Lecce 2 1 0 1 2:2 3
9. Fiorentina 2 1 0 1 2:2 3
10. Parma 2 1 0 1 3:5 3
11. Novara 2 0 1 1 3:4 1
12. Inter 2 0 1 1 3:4 1
13. Lazio 2 0 1 1 3:4 1
14. Chievo 2 0 1 1 3:4 1
15. AS Roma 2 0 1 1 1:2 1
16. Siena 2 0 1 1 0:1 1
17. AC Milan 2 0 1 1 3:5 1
18. Cesena 2 0 0 2 1:4 0
19. Bologna 2 0 0 2 0:4 0
20. Atalanta 2 1 1 0 3:2 -2

Potere bianconero: Juventus e Udinese occupano la vetta del campionato insieme al Cagliari di Massimo Ficcadenti. ”Una rosa da scudetto? Alla seconda giornata, e’ davvero troppo presto per certi discorsi. Di certo, ho molte opzioni e le usero’ tutte per avere sempre una Juve equilibrata”.

Antonio Conte torna da Siena, citta’ trampolino per il suo passaggio in bianconero, con una vittoria preziosa.

”Questo e’ un campo difficile – ha aggiunto Conte, a Sky – Molte soffriranno, e spero soprattutto le grandi. Ma la Juve di oggi mi e’ piaciuta, e molto”.

Dopo aver parlato dell’Italia di Sacchi in cui gioco’ come esempio tattico, l’allenatore della Juve e’ tornato a parlare delle ambizioni bianconere: ”Altre squadre sono avanti a noi, oltre al Milan penso al Napoli e alla stessa Lazio. Ma noi abbiamo ampi margini di crescita”.

”Reja vattene”. Il coro della curva Nord alla fine di Lazio-Genoa, che ha seguito una bordata di fischi da tutto lo stadio, non lascia dubbi sullo stato d’animo dei tifosi di una squadra che nell’esordio all’Olimpico era attesa ad una grande prestazione. Che non c’e’ stata, se non per meno una mezz’ora nel primo tempo, mentre sono emerse le solite gravi lacune difensive e di concentrazione. Unica costante di questo inizio stagione, le reti incassate: due con il Milan, due con il Vaslui e due con il Genoa, mentre l’attacco oggi ha mancato di dare il solito apporto, condannando i biancocelesti alla sconfitta. Il merito va anche al Genoa, schiacciato nel primo tempo ma capace di venire fuori bene, grazie anche alle giocate di un ottimo Palacio, quando la Lazio ha ‘abbandonato’ il campo, specie nella ripresa.

Reja alla vigilia aveva promesso piu’ attenzione per la difesa e chiesto ai suoi di non distrarsi, ma non e’ bastato e ora la sua posizione diventa difficile. E dire che l’inizio della gara era stato molto positivo. Il tecnico friulano ha      ha schierato davanti a Marchetti, Biava e Dias centrali, Konko a destra e Lulic a sinistra. A centrocampo Brocchi e Matuzalem a fare da argine, mentre Hernanes e Sculli sono stati chiamati a sostenere lo sforzo offensivo di Cisse e del rientrante Klose. Malesani, anche lui costretto a fare risultato, si e’ affidato alla difesa a quattro, con Mesto, costretto pero’ a uscire quasi subito, il rientrante Dainelli, Kaladze e Antonelli.  A centrocampo ha trovato spazio il cileno Seymour, con Veloso e Kucka e Constant dietro le punte Caracciolo e Palacio.

E’ il Genoa a cominciare in avanti, con un’opportunita’ subito per Constant che spreca quasi solo davanti a Marchetti. Gli ospiti pressano alti, ma la Lazio crea subito una serie di occasioni da rete. Comincia al 5′ Lulic, che crossa a Klose al centro dell’area ma il tedesco di testa spreca. Il Genoa risponde con Palacio, che mette fuori di poco un pallonetto a scavalcare Marchetti. Un minuto dopo la Lazio va in vantaggio: Cisse’ vede Klose ampio sulla destra e lo serve, il tedesco crossa e Sculli da due passi mette in rete. La Lazio gioca bene e domina ma spreca qualche pallone di troppo. Anche in difesa. uno svarione di Diaz in disimpegno permette a Constant di essere pericoloso. I padroni di casa pero’ hanno altre tre nette occasioni con Hernanes e Cisse’ e Sculli.

Dopo la mezz’ora, la Lazio sembra rifiatare, lascia l’iniziativa agli ospiti, abbastanza inconcludenti, e agisce in contropiede, a sua volta senza successo.    L’inizio di ripresa vede in campo una squadra che ha perso il filo del gioco e un’altra che vede la possibilita’ di riscattarsi. Dopo pochi minuti, infatti, Palacio, ben imbeccato da Jorquera, appena entrato, si invola sul filo del fuorigioco e infila Marchetti. Il Genoa approfitta dello sbandamento avversario e prova a colpire di nuovo. Reja metter dentro Ledesma per dare ordine ma senza successo.

La Lazio giochicchia, si affida a iniziative personali e perde un mucchio di palloni, cosi’ il Genoa raddoppia al 26′. Il solito Palacio vede Kucka libero e lo lancia verso Marchetti. Il portiere esita nell’uscita e un rimpallo favorisce lo slovacco, segna da un passo. Un gol che per i rossoblu’ significa la prima vittoria lontano da Marassi dopo quasi un anno, l’ultima risaliva al dicembre 2010. Un gol che consente a Malesani di rispondere al meglio al ‘richiamo’ di Preziosi. Reja dovra’ invece dovra’ trovare rapide soluzioni in vista del turno infrasettimanale e soprattutto ritrovare la strada della vittoria.

L’Udinese c’e’. La Fiorentina un po’ meno. Lo ha dimostrato la netta vittoria dei bianconeri, conquistata questo pomeriggio al Friuli. Netta non tanto per il risultato finale, 2-0 in favore della formazione di Guidolin, quanto per lo strapotere bianconero messo in campo. Il tecnico di Castelfranco Veneto sembra aver gia’ messo a punto una squadra che si trova alla perfezione. Mentre Mihajlovic deve oliare ancora qualche meccanismo.

Parte forte l’Udinese che schiaccia subito la Fiorentina nella sua meta’ campo e trova il vantaggio. Al 6′ Torje scappa via in accelerazione palla al piede, arriva sul fondo e guadagna il corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Benatia colpisce di testa e Gamberini devia con un tocco scorretto di mano. Per l’arbitro non ci sono dubbi. Giallo e rigore a favore dei friulani. Dal dischetto Di Natale non sbaglia, palla a destra, portiere a sinistra. La Fiorentina fatica. I viola riescono ad alzare il baricentro solo intorno al 20′ grazie a un’azione personale di Jovetic che si libera della difesa friulana e carica il destro, ma Handanovic para senza troppi problemi. La Fiorentina pressa con piu’ decisione, ma l’Udinese punge in contropiede. Di Natale e Torje fanno ballare la difesa toscana. L’attaccante rumeno, gia’ ribattezzato il ‘Messi’ della Romania, da’ del filo da torcere agli avversari. Montolivo va in sofferenza e lo dimostra stendendo Torje, scappato in velocita’ sulla fascia, con un fallaccio che poteva costargli il rosso. Il predominio bianconero in campo si concretizza, al 29′ con il raddoppio bianconero firmato da Isla.

Il cileno viene favorito da un rimpallo, entra in area e scarica il destro sul secondo palo. Il 2-0 bianconero non spegne la gara. Anzi, l’undici di Mihajlovic prova a uscire dal guscio e il gioco si vivacizza, con rapidi capovolgimenti di fronte. Prima l’Udinese sfiora il terzo centro con un tiro a giro di Di Natale, fuori di poco. Poi la Fiorentina si rende pericolosa con un gran tiro di Jovetic che sfiora l’incrocio dei pali. La prima frazione di gara si chiude con i viola in avanti, ma Montolivo non riesce a risolvere una mischia pericolosa in area e Basta anticipa Jovtic nella conclusione.     La ripresa ricomincia sulla stessa falsariga del primo tempo. A dettare il gioco sono sempre i friulani, con un bel fraseggio e rapide verticalizzazioni che mettono a ferro e fuoco la difesa toscana. Emblematico il contropiede di Isla al 53′ che dalla destra serve un traversone teso in area per Benatia anticipato da provvidenziale intervento di Natali. La Fiorentina non riesce a spezzare l’incantesimo e Mihajlovic prova a cambiare soluzioni. Fuori Montolivo, che esce tra i fischi; dentro Vargas. Fuori Cerci, non particolarmente brillante, dentro Santiago Silva, subito pericoloso con un pallone in area per Gilardino che sfiora il gol. L’attaccante viola compie pero’ una torsione innaturale del ginocchio sinistro ed e’ costretto a lasciare il campo in barella.    Nel finale l’Udinese controlla senza problemi e puo’ permettersi anche il lusso di lasciare Di Natale a palleggiare a meta’ campo, tra le ovazioni dei tifosi.

Penalizzazione quasi cancellata per l’Atalanta. Continua la serie positiva per la squadra di Stefano Colantuono. I bergamaschi hanno superato per 1-0 il Palermo di Devis Mangia sotto un autentico nubifragio. Il match è stato sospeso per 26 minuti nella seconda frazione di gioco.

La partita è stata decisa da un bel gol di German Denis, al primo gol in nerazzurro, su splendido assist di Bonaventura.

Il posticipo:

Napoli da scudetto. Il successo dei patenopei contro i campioni d’Italia del Milan ha il sapore di un passaggio di consegne. Gli azzurri si sono imposti per 3-1 allo Stadio San Paolo contro i rossoneri grazie ad una bella tripletta di Edinson Cavani.
Il giocatore uruguaiano non è nuovo a prodezze di questo tipo; la scorsa stagione aveva realizzato un altro “hattrick” contro la Juventus.

E pensare che il Milan si era portato in vantaggio al 13′ del primo tempo: cross di Antonio Cassano e deviazione aerea di Alberto Aquilani. La rete del vantaggio ha solamente illuso gli uomini di Massimiliano Allegri.
Il Napoli è uscito in maniera dirompente con il passare dei minuti. Nel tris di Cavani c’è tutto: forza atletica, tecnica e cinismo sotto porta.

La prima rete di Cavani è stata realizzata su calcio da fermo: colpo di testa di Christian Maggio e tiro al volo di destro dell’attaccante. La seconda marcatura è stata realizzata nell’area di rigore del Milan dopo un bell’assist di Walter Gargano. Il terzo centro è stato marcato con un bel sinistro volante dal limite dell’area di rigore.

Il Napoli si porta a sei punti in classifica, il Milan deve accontentarsi di solo un punto in due partite.