Diritti tv, la Serie A si vedrà su Sky. Lega calcio oggi vota rottura con spagnoli Mediapro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Maggio 2018 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Diritti tv, la Serie A si vedrà su Sky. Lega calcio oggi vota rottura con spagnoli Mediapro

Diritti tv, la Serie A si vedrà su Sky. Lega calcio oggi vota rottura con spagnoli Mediapro

ROMA – Il campionato di calcio di Serie A resta a Sky e il 19 agosto si vedranno tutte le partite di serie A in tv. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] I presidenti riuniti nella Lega stanno infatti per sciogliere l’accordo con gli spagnoli di Mediapro sui diritti tv, prima di andare al terzo bando, quello decisivo, chiudendo la trattativa privata con Sky. A resistere sono rimasti solo Lotito e Cairo, i quali in due votazioni erano riusciti a frenare la volontà della Lega sulla linea imposta dal presidente Micciché e del presidente del Coni Malagò.

Pare che per la rottura adesso ci siano anche Preziosi (Genoa), Percassi (Atalanta) e Campedelli (Chievo), tutti convinti dalle parole forti di Micciché. Ma che succederà con i 64 milioni versati da Mediapro come caparra? Saranno restituiti? Improbabile. Gli spagnoli-cinesi starebbero valutando anche se fare causa al commissario che aveva parlato di “telenovela spagnola” anche se ieri Malagò ha assicurato di essere sempre stato neutrale su questa vicenda. Lunedì 28 comunque si chiude un capitolo. (Mazzitelli e Bianchi, Repubblica.it)

Al gruppo dei 10 club, guidati da Juventus e Roma, che vogliono chiudere subito con l’intermediario indipendente, riprendersi i diritti tv del campionato e riaprire la trattativa con Sky, mancano solo due voti. Vanno pescati fra le società che fra martedì e mercoledì, nei primi due scrutini, hanno votato ‘no’ o si sono astenuti, facendo mancare il quorum di 12 su 17 (le retrocesse non votano sulla materia).

Si tratta di Chievo, Cagliari, Genoa, Torino, Lazio, Udinese e Milan. Secondo alcune fonti ci sarebbero stati “progressi”, ma non ci sono ancora calcoli certi. Alcuni di questi club prima di esprimersi vogliono ascoltare le ultime proposte di Mediapro. Gli spagnoli, inadempienti per non aver presentato la fideiussione da 1,2 miliardi di euro, non avrebbero modificato le garanzie offerte (186 milioni, da sommare ai 64 anticipati a marzo, e il patrimonio netto da 400 milioni della controllante Imagina, destinato a triplicare con l’ingresso a breve dei cinesi di Orient Hontai, che oggi hanno autorizzato questo pacchetto).

Potrebbero, però, nuovamente insistere sul canale tematico, ipotesi su cui i club sono spaccati. Di sicuro, in caso di risoluzione del contratto, farebbero causa alla Lega. In 14 club martedì scorso hanno approvato la delibera con cui si definivano insufficienti le garanzie finora illustrate dal gruppo di Jaume Roures, che domani molto probabilmente sarà a Milano. Finora Mediapro non si è dimostrato un partner affidabile, secondo il presidente designato della Lega, Gaetano Micciché, e il commissario, Giovanni Malagò, che hanno esortato le società a decidere senza altri indugi.