Domenech sfotte Gasperini (“Grazie per i cambi”). L’ex ct francese (e attore, astrologo, bagarino) ancora rosica…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2020 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA
Domenech sfotte Gasperini

Raymond Domenech (Ansa)

Risentimento e invidia hanno la memoria lunga: c’è chi aspetta 14 anni per vendicare la finale persa dalla Francia nel 2006 contro l’Italia ai Mondiali.

L’ex ct Raymond Domenech aveva già punzecchiato l’Atalanta (difesa debole, no problem) alla vigilia dei quarti di Champions League contro il Paris Saint Germain. 

Dopo la vittoria all’ultimo secondo dei francesi l’astio anti-italiano è tracimato, in un twitter ha “ringraziato” l’allenatore Gasperini per i cambi nel finale di partita.

Il post di Raymond Domenech

“Bravo al Psg per questa bella emozione e grazie a Gasperini per i suoi cambi a fine partita”.

“La leggenda che i tecnici italiani siano grandi dal punto di vista tattico stavolta – aggiunge l’allenatore francese su twitter – resta una leggenda. Tuchel ha fatto meglio”.

L’ex ct della Francia sconfitto dall’Italia nella finale mondiale del 2006 è spesso acido con il calcio italiano.

Poco conta per il mister  – ignorato in Italia e sopportato in patria – della stagione dei record e la semifinale Champions sfumata per pochi minuti di un’Atalanta che tutta insieme costa meno del solo Neymar Jr.

Che poi quali sarebbero questi cambi? Mentre i bergamaschi erano impegnati ormai a contenere disperatamente gli assalti dei campioni del paris, ha inserito Muriel, una punta, per Pasalic, un centrocampista.

Ci vuole coraggio. Certo Touchel – che per la cronaca è tedesco, quasi un ragazzino, chissà perché un francese alla guida del club più forte di Francia è considerato un azzardo – i cambi li ha azzeccati.

Ma se fai entrare ‘Mbappé, come dire, sono buoni tutti. E Choupo Moting, che ha sostituito il fantasma di Icardi a dieci minuti dalla fine, ha regalato il gol vittoria.

Allenatore, commentatore, attore, astrologo, bagarino…

Il dente avvelenato con l’Italia di Domenech, che è stato calciatore, attore, commentatore tv con escursioni nel bagarinaggio (a Usa 94) e ct per caso, viene da lontano.

Senza uno straccio di prova, accusò l’Italia Under 21 di aver comprato l’arbitro in una partita di qualificazione a Sidney 2000.

Alla vigilia dei Mondiali del 2010 era tanto apprezzato dai giocatori della nazionale che si ammutinarono, a occhio una cosa mai vista. Alcuni, tetri scientisti, misero in dubbio l’astrologia praticata dal maestro per ottimizzare le scelte di formazione.

“Non sappiamo come metterci, come organizzarci. Non sappiamo che fare”, dichiarò un certo Thierry Henry. Il meno signorile Anelka si limitò a un più diretto “fils de pute”. (fonte Ansa)