Ducati, Jorge Lorenzo: “Voglio vincere”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2017 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
Jorge Lorenzo (foto Ansa)

Jorge Lorenzo (foto Ansa)

REGGIO EMILIA – A Borgo Panigale svelata la nuova Desmosedici 2017: è la prima Ducati di Jorge Lorenzo. “Mi sono sorpreso della stabilità e della guidabilità di questa moto. E’ potente ma docile con stabilità notevole. Questo mi ha strappato un sorriso”, ha detto Jorge Lorenzo. “Il mio obiettivo? Se vinci un campionato del mondo non puoi non aspirare a quello ancora. Abbiamo forza e fantasia per arrivare ai risultati che aspettiamo. Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia. Grazie per l’affetto, che ho avvertito soprattutto attraverso i social media”.

Sul palco l’ingegnere e direttore generale Gigi Dall’Igna. “Siamo ai blocchi doi partenza della nuova stagione, quella passata si è svolta in modo positivo con una crescita tecnica. Due podi e spesso vicini ai nostri avversari. Ora ci siamo organizzati probabilmente in maniera migliore. Siamo riusciti a far debuttare la moto nuova già nel test dopo la gara di Vaencia per verificare che non avesse problematiche da risolvere dopo. Punto di partenza importante e tanti programmi di sviluppo pianificati con i collaudatori Stoner e Pirro. In Qatar concretizzeremo la vera moto del 2017. Sviluppi principali ci saranno nelle aree di difficoltà, ma anche in quelle in cui eravamo piuttosto bravi. Poi i piloti. Ne abbiamo cambiato uno, ci sono Lorenzo e Dovizioso. Il primo è un 5 volte campione del mondo, qualcuno ne abbiamo vinto insieme e questo è importante per la nostra sintonia e per la nostra confidenza. Non ci resta che vincere e non abbiamo più scuse per non farlo. Questo ci pone nella mentalità più giusta per vincere il campionato. Non partiamo favoriti, abbiamo avversari fortissimi, però noi ci vogliamo provare. Dovizioso è con noi già da 4 anni; abbiamo passato momenti difficili e momenti bellissimi. Vogliamo puntare a far qualcosa d’importante. Voglio ringraziare i dipendenti, se siamo qua a giocare e a fare quello che ci piace è grazie a loro. Poi i ducatisti, che ci hanno dato e ci daranno un’ulteriore spinta a fare anche di più”.