Dybala, la Juve media con gli sponsor: primo passo per ricostruire il rapporto con il calciatore

Pubblicato il 20 Dicembre 2017 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA
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Dybala, la Juve media con gli sponsor: primo passo per ricostruire il rapporto con il calciatore ANSA

TORINO – Mentre Paulo Dybala cerca il rilancio in campo, stasera sarà titolare in Coppa Italia contro il Genoa, è caos  tra il  fratello Mariano, agente  dell’attaccante, e gli sponsor (Puma-Adidas). La Juventus ha deciso di mediare tra il calciatore e gli sponsor per ricostruire il rapporto con l’entourage di Dybala.

Dybala, la Juve media con gli sponsor: primo passo per salvare Paulo

Come scrive La Gazzetta dello Sport con Carlo Laudisa, la storia di Mariano è un pugno in faccia al talento. In casa Dybala è lui il calciatore più dotato, ma non si applica e presto esce dai radar del grande calcio. Così quando Paulo (13 anni più piccolo) prende il volo, lui lo prende per mano con l’aria di chi sa come vanno le cose nel mondo.

Ma i primi passi non sono accorti. Si lega agli agenti Omar Peirone e Gonzalo Rebasa, entrando in urto con Gustavo Mascardi, il deus ex machina del suo sbarco in Italia. Tanto è vero che è lite anche con il Palermo. Siamo nel 2012. Il pallino passa nelle mani di Pierpaolo Triulzi e la questione (in apparenza) viene risolta. Mariano si eclissa e Paulo arriva al top. Il nuovo corto circuito è dello scorso agosto.

Stavolta la famiglia Dybala entra in contrasto con Triulzi e disconosce gli impegni presi con sponsor importanti. Avendo ceduto i diritti d’immagine, la Joya deve una percentuale al suo agente e Mariano decide di svoltare. Così a 10 giorni dalla chiusura del mercato prova a trovare una sponda al Barcellona. Invano.

La Juve cerca di assecondare i Dybala. Ma non è facile. Dapprima il clan argentino si avvale di un legale catalano e di un referente italiano. Ma la loro strategia non li convince. Allora entra in scena un legale argentino. Intanto Triulzi si rivolge al Tas per le sue spettanze, mentre gli sponsor (per ora) temporeggiano: anche per il ruolo diplomatico del club di Agnelli.

La strategia bianconera tiene in gran conto, infatti, gli interessi trasversali degli sponsor tecnici. La Juve, si sa, ha come partner Adidas, rivale della Puma che vanta un ricco impegno con Paulo. L’ad Beppe Marotta e il suo staff si stanno adoperando per un’uscita soft dall’attuale vincolo. È chiaro, però, che l’entourage di Dybala deve accettare di pagare delle penali per uscire dall’impasse.

E magari sedersi attorno ad un tavolo con l’ex agente ormai inviso. Riuscirà a Marotta in quest’opera di buon senso? La Juve tiene aperto il dialogo e spera che il campo aiuti la Joya a ritrovare presto la serenità.

Paulo Dybala titolare contro il Genoa:

L’ottavo di finale di Coppa Italia contro il Genoa  sarà l’occasione giusta per la riscossa di Paulo Dybala. Ne è certo Massimiliano Allegri, che rilancerà dal primo minuto la ‘Joya’, in campo dopo le due panchine consecutive con l’Inter e il Bologna: “Paulo è un ragazzo intelligente, sa che la partita  sarà importante per lui e per la Juventus”. Il tecnico bianconero cerca di distogliere l’attenzione dalla sfida di sabato con la Roma per evitare, contro i rossoblu, uno scivolone “che ci farebbe affrontare i giallorossi con uno stato d’animo diverso”.

Le assenze di Mandzukic, De Sciglio, Cuadrado e Buffon preoccupano il tecnico anche in vista del match di sabato, anche se “parlare della Roma adesso non serve a niente”. Dybala partirà dunque al centro dell’attacco, attorniato da Bernardeschi e Douglas Costa ma senza l’ossessione del gol: “E’ una partita che gli serve per sbloccarsi, per ritornare al gol che però non deve essere un problema. Paulo è un giocatore che deve fare anche assist, non è solo un goleador, altrimenti si snatura. In stagione deve segnare 15-20 gol, era fuori media”. Massima concentrazione sull’obiettivo Coppa Italia, “importante come il campionato e la Champions League” visto che è “una competizione a cui la Juventus partecipa e che ha vinto negli ultimi tre anni”: l’obiettivo è “creare i presupposti per arrivare in finale”.

Tutto passa dal Genoa, dalla sfida con la squadra di Ballardini, rinata dall’arrivo in panchina del tecnico: “Una partita che è molto importante, dobbiamo passare il turno e sfruttare l’importante spinta emotiva per affrontare sabato la Roma”. La convocazione di Chiellini, “bello fresco e possibile titolare”, è una delle poche notizie positive provenienti dall’infermeria. Preoccupa Buffon, “che questa settimana non si allenerà e difficilmente sarà a disposizione con la Roma”, mentre Cuadrado “viene valutato giorno dopo giorno” nella speranza di poterlo schierare sabato sera. Giocherà dal primo minuto Lichtsteiner, mentre Mandzukic sarà fuori dopo il taglio rimediato a Bologna “che gli è costato 13 punti” e De Sciglio “sarà fuori per un problema al flessore.

Il suo recupero lo valuteremo nei prossimi giorni”. Difficile, nonostante l’importanza del match, non pensare alla Roma di Di Francesco, “ottimo allenatore che è riuscito a dare equilibrio alla Roma” e indirettamente anche alla piazza, “difficile ma che lui conosce bene avendola vissuta anche da calciatore”.

In porta giocherà Szczesny, visto il forfait di Buffon, mentre in difesa Lichtsteiner ed Asamoah presidieranno le fasce con Rugani al centro insieme a Chiellini o Barzagli. A centrocampo Marchisio, Sturaro e Bentancur opereranno alle spalle del tridente formato da Dybala, Douglas Costa e Bernardeschi.

La Juve cerca nuova carica per l’ultimo big-match di dicembre. E Pjanic, in un’intervista al periodo Undici, ribadisce l’unità del gruppo: “Quando ho letto di screzi nello spogliatoio, ho capito che l’obiettivo era destabilizzare la Juventus. Lo spogliatoio è sempre unito, siamo persone responsabili che si parlano tranquillamente”.