Ronaldinho all’Equipe: “Berlusconi è come un padre”

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

Ronaldinho

”E’ mio papa’. E come un fratello maggiore, come mio padre”: Ronaldinho descrive cosi’ il suo rapporto con Silvio Berlusconi in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, nel giorno in cui il Milan riceve al Meazza l’Auxerre per il primo turno della Champions League.

”So che posso contare su di lui – continua Ronaldinho parlando di Berlusconi – abbiamo un rapporto magnifico. Ho piena fiducia in lui.

E ho la sua fiducia. Se ho bisogno, posso chiamarlo”. Quanto ai suoi alti e bassi, il brasiliano afferma di essere tornato l’anno scorso ai livelli migliori di quando era a Barcellona ”grazie a un grande allenatore, Leonardo. Lui – spiega – mi ha lasciato fare in campo quello che mi piace”.

Sul futuro, Ronaldinho spiega di ”non avere alcun problema” a Milano, mentre con la nazionale punta a giocare non soltanto i mondiali del 2014 in Brasile, ma anche quelli del 2018: ”l’eta’ non e’ un problema per me.

Ho avuto come compagno di squadra Paolo Maldini, che ha giocato fino a 40 anni. Vorrei fare come lui”. Intanto, pero’, ha perso i mondiali del 2010 perche’ non convocato, anche se pensava di meritare di giocare: ”certo, nessun altro brasiliano ha fatto meglio di me in Europa.

Ma non ho visto nemmeno una partita. A me piace giocare al calcio non rimanere 90 minuti fermo davanti alla tv. Non ho pazienza”.