Tra quattro giorni si giocherà Ucraina–Inghilterra a Roma, ma l’isolamento obbligatorio per i tifosi inglesi è di 5 giorni. E’ massima allerta per la partita di sabato 3 luglio, valida per i quarti di finale degli europei. In particolare la preoccupazione è sul rispetto della quarantena prevista per chi arriva dall’Inghilterra, dove corre ormai spedita la variante Delta.
Lo ha detto a chiare lettere il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “I tifosi inglesi non potranno venire in Italia a guardare la partita Inghilterra-Ucraina. Ci sono 5 giorni di quarantena, la regola deve essere rispettata”. Così anche il suo collega di ministero Pierpaolo Sileri: “La cosa migliore in effetti sarebbe suggerire ai tifosi inglesi di non venire a vedere la partita anche se capisco che forse è la cosa più difficile da accettare”.
E così il governo inglese ha fatto, invitando i tifosi a guardare la partita da casa. “Non andate a Roma”, è stato l’appello della sottosegretaria Anne-Marie Trevelyan. “Tifate il più forte possibile da casa”.
Euro 2020, per Ucraina-Inghilterra venduti il 68% dei biglietti
All’Olimpico sono ammessi 16 mila spettatori: il 68% dei biglietti di Ucraina-Inghilterra è stato già venduto, mentre il restante 32% viene messo a disposizione dei Paesi le cui Nazionali disputano l’incontro.
Ciò significa circa 2.500 biglietti saranno venduti dalla federazione inglese. Ma quanti saranno venduti, sapendo che è tecnicamente impossibile arrivare in Italia per tempo?
Euro 2020, per Ucraina-Inghilterra controlli rafforzati
Massima attenzione sarà quindi disposta per la giornata di sabato. Sotto la lente la zona dello stadio e le fan zone con controlli accurati sul rispetto delle norme anti-Covid, in particolare sul rispetto della quarantena prevista per chi arriva dall’Inghilterra.
Nel pomeriggio si è svolta in prefettura una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui si è fatto il punto in vista del match. Venerdì è in programma un tavolo tecnico in questura per definire nel dettaglio le misure.
In occasione della partita i controlli saranno potenziati anche in centro dove è previsto il contingentamento degli accessi con i varchi in alcune piazze come Campo de’ Fiori, Fontana di Trevi e piazza di Spagna.
Euro 2020, l’Ue interviene sulla finale a Wembley
Anche l’Ue interviene sugli europei di calcio: “L’Uefa valuti se confermare semifinali e finale a Wembley”, ha detto il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas.
“Mi sento in ottima compagnia — ha aggiunto — perché ho visto che Angela Merkel e Mario Draghi condividono le medesime preoccupazioni”.
Il premier Draghi era stato il primo a sollevare la questione prontamente spalleggiato dalla cancelliera tedesca. Ma il giorno dopo il portavoce di Boris Johnson aveva ribadito che la Gran Bretagna “è ansiosa di organizzare delle fantastiche semifinali e finale a Wembley e lo farà in modo sicuro”.
Euro 2020, quasi 2mila contagi tra tifosi in Scozia
Sono 1.991 i tifosi scozzesi risultati positivi al Covid nelle ultime due settimane dopo aver assistito alle partite della Scozia agli Europei di calcio, allo stadio o in eventi collettivi. Lo indicano le stime delle autorità sanitarie locali di Public Health Scotland (PHS).
Due terzi dei contagiati (1.294) erano a Londra durante la partita Inghilterra-Scozia: 397 erano allo stadio Wembley, il resto ha partecipato a visioni e festeggiamenti collettivi fra strade e locali. Un centinaio aveva assistito allo stadio Hampden Park di Glasgow alle partite della nazionale scozzese con la Croazia e la Repubblica Ceca.