Europa League, Genoa-Valencia: Bagnoli chiede prestazione impeccabile

Pubblicato il 16 Dicembre 2009 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA

genoaNon si può certo vivere di ricordi, soprattutto se il presente regala una partita che tutti vorrebbero vivere.

Ma quando si parla di Europa, la mente dei genoani non può non correre a quella fantastica cavalcata in coppa Uefa della stagione 1991 – ’92.

Il Genoa di Eranio e Ruotolo, Skuhravy e Aguilera, Branco e Bortolazzi.

Il Genoa, soprattutto, di Osvaldo Bagnoli, non a caso denominato in tempi non sospetti “mago della Bovisa”.

Gioco brillante, risultati prestigiosi ed un entusiasmo in città che non si registrava da decenni.

Il potere di un uomo come Bagnoli è stato, tra i tanti, quello di ridare all’ambiente genoano la voglia di crederci, di pensare in grande, ed il piacere di sognare un Genoa in grado di lottare alla pari con le regine d’Europa.

Giovedì sera, al “Ferraris”, una di queste big verrà a far visita al Grifone con intenti bellicosi. Il Valencia, però, troverà pane per i suoi denti ed avrà da soffrire non poco se vorrà proseguire il proprio cammino in Europa League.

In esclusiva per Pianetagenoa1893.net, Osvaldo Bagnoli presenta la sfida della svolta. Quella che potrebbe permettere al Grifone di compiere il definitivo salto di qualità e consacrarsi tra le grandi d’Europa.

Il Genoa si gioca la qualificazione ai sedicesimi di Europa League ospitando il Valencia. Come vede questa partita?

«La squadra spagnola è più preparata e maggiormente abituata a questo tipo di gare. Si tratta di un avversario molto ostico, inutile nasconderlo, ed il Genoa, per spuntarla, sarà chiamato a sfoderare una prestazione impeccabile».

In una partita così importante, quanto potrà influire il clima del “Ferraris” e l’incitamento caloroso dei sostenitori genoani?

«Solo chi ha giocato o allenato il Genoa può capire l’importanza dei tifosi rossoblù. L’ambiente metterà sicuramente il Genoa nelle condizioni ideali per rendere al massimo. Certo, il divario resta, ma in una partita equilibrata questo fattore può fare la differenza».

Prevede un Genoa all’arrembaggio fin dalle prime battute o piuttosto un inizio guardingo ed un secondo tempo all’arma bianca?

«Non so come il tecnico del Genoa abbia intenzione di preparare la gara ma, visto l’atteggiamento abituale, mi aspetto una squadra che scenda in campo per giocare a calcio. Molto dipenderà anche dall’atteggiamento del Valencia e da quanto concederà al Grifone».

Quante possibilità hanno i ragazzi di Gasperini di superare l’ostacolo iberico?

«In casa il Genoa è una squadra molto forte, che può giocarsela contro qualsiasi avversario. Queste mie convinzioni mi portano a sostenere che Genoa – Valencia sarà una sfida dall’esito incerto e che, se i rossoblù avranno i loro problemi ad affrontare una formazione così tosta, per gli spagnoli non sarà certo una passeggiata».

Secondo lei un eventuale passaggio del turno in Europa League potrebbe dare al Genoa l’entusiasmo e la forza mentale per guadagnare posizioni anche in campionato?

«Beh, il campionato sta vivendo una fase all’insegna del massimo equilibrio, soprattutto a ridosso delle primissime posizioni.

A ventiquattro punti c’è una grande ammucchiata e penso che i nomi delle formazioni che guadagneranno il diritto a disputare le coppe europee si conosceranno solo nell’ultimo mese.

A mio avviso, quando i valori sono così simili, la differenza la fanno un pizzico di buona sorte ed il fattore infortuni. Per quanto mi riguarda spero con tutto il cuore che il Genoa possa ottenere grandi soddisfazioni, tanto in campionato quanto in Europa League.

Per quel che può valere una cosa è certa: il mio tifo per i colori rossoblù non cesserà mai».

Claudio Baffico

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