Europa League, Inter qualificata ai sedicesimi. Torino-Bruges 0-0

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2014 - 23:41 OLTRE 6 MESI FA
Europa League risultati diretta. Inter-Dnipro 0-0 e Torino-Bruges 0-0

Roberto Mancini nella foto LaPresse

ROMA – Europa League, fase a gironi. Inter-Dnipro 2-1 e Torino-Bruges 0-0

L’Inter ha battuto il Dnipro per 2-1 in una partita del gruppo F dell’Europa League. Grazie a questo successo i nerazzurri di Mancini si qualificano ai 16/i con un turno di anticipo e con la certezza del primato nel girone.

Inter-Dnipro 2-1, gol: Rotan 16′, Kuzmanović  31′, Osvaldo 51′  
L’Inter vince con il Dnipro per 2-1 e conquista i sedicesimi di Europa League, ma fatica più del previsto.

Per un’intera frazione gioca in inferiorità numerica, neutralizza un rigore grazie allo specialista Handanovic , ma riesce a posizionarsi al primo posto nel girone F.

Mancini festeggia il suo cinquantesimo compleanno con il primo successo della sua seconda vita nerazzurra. Respiro di sollievo per il tecnico, nello skybox oscurato del Meazza da cui ha seguito la partita scontando la squalifica, al suo posto in panchina Giulio Nuciari.

I nerazzurri possono così archiviare l’Europa e concentrarsi, a mente libera, sulla sfida con la Roma di domenica all’Olimpico. L’Inter soffre contro un Dnipro compatto e aggressivo. Per tutta la prima frazione a tenere il pallino del gioco sono stati gli ospiti, i nerazzurri mostrano scarsa confidenza con il nuovo modulo.

La difesa – tornata a quattro – arranca, gli esterni sbagliano i movimenti di copertura, troppi e grossolani gli errori in impostazione. Gli esperimenti di Mancini, a caccia dell’ideale assetto tattico, poi, complicano ancora di più i piani. Icardi, schierato come attaccante sinistro, non è mai entrato in partita ed è rimasto isolato da tutte le azioni pericolose.

Quando è stato sostituito (per riequilibrare la squadra dopo l’espulsione di Ranocchia) si è seduto in panchina un po’ contrariato. Il pressing sferrato del Dnipro ha ripagato gli ospiti con il gol del momentaneo vantaggio al 16′: Handanovic devia grossolanamente la conclusione tutt’altro che irresistibile di Konoplyanka, sul pallone si avventa Rotan che trova l’1-0.

Uno dei pochi errori del portierone nerazzurro, protagonista di un avvio di stagione quasi impeccabile. Ma l’estremo difensore, alla centesima presenza con la maglia dell’Inter, si riscatta pochi minuti dopo: Guarin atterra in area piccola Cheberyachko, l’arbitro Madden indica il dischetto, ma Handanovic ipnotizza Konoplyanka salvando le speranze dei nerazzurri.

Rinvigorita dalla grande prova del portiere l’Inter ribalta la situazione e trova l’1-1 con Kuzmanovic che ha raccolto un pallone vagante in area avversario trafiggendo Boyko nell’angolino. Il Dnipro però è squadra che non ha nulla da perdere, perché si giocherà dichiaratamente la qualificazione contro il Saint Etienne nell’ultimo turno.

Così gli ucraini cercano di sfruttare le troppe disattenzioni dei nerazzurri che grazie ad uno strepitoso Handanovic riescono a mantenere il pari fino all’intervallo. Nella ripresa, però, ennesimo choc: Ranocchia già ammonito entra scomposto e si prende il secondo giallo al 1′ del secondo tempo.

Partita che sembra compromessa, ma una perfetta verticalizzazione di Hernanes regala a Osvaldo il gol del 2-1. A quel punto l’Inter stringe i denti e con tenacia protegge il preziosissimo vantaggio. Inutili i cambi di Markevych tecnico del Dnipro che ha provato il tutto per tutto inserendo tutti gli attaccanti disponibili, il calo fisico è stato palpabile e si sono dovuti arrendere alla sconfitta.

Ma, nonostante la gioia della qualificazione, c’è un problema da affrontare per Mancini, perché Nagatomo è uscito al 37′ del primo tempo per una lussazione alla spalla destra, la stessa del precedente infortunio, ridotta poi nello spogliatoio.

Anche Hernanes ha dovuto lasciare il campo al quarto della ripresa per un risentimento all’adduttore destro ancora da valutare. Note preoccupanti in vista della trasferta in casa della Roma. Forse, come sottolineato dal tecnico nella conferenza stampa della vigilia, per centrare l’obiettivo Champions a fine stagione sarà più facile puntare proprio sul cammino in Europa.

Torino-Bruges 0-0 

Niente da fare anche questa volta: il gol è una chimera per il Torino, l’urlo dei tifosi contro il Bruges è rimasto strozzato in gola almeno una mezza dozzina di volte. Ma niente fischi questa sera per i granata che ce l’hanno messa tutta, trovando sulla loro strada un portiere, il ventiduenne australiano Matthew Ryan, in vena di prodezze.

Evidentemente il suo allenatore, Michel Preud’homme, gli ha trasmesso ottimi insegnamenti. Il Toro, malgrado lo 0-0 (stesso risultato dell’andata in Belgio), è pienamente in corsa per il passaggio del turno: per qualificarsi gli basterà fare un punto a Copenaghen, nell’ultima giornata. Ma sarebbe stato a posto con una vittoria sfuggita nonostante il grande impegno ed una dozzina di palle-gol costruite ma mai finalizzate.

Non ha giocato male Martinez, al quale però, almeno per ora, mancano la potenza del tiro e l’ultimo dribbling, mica poco per un attaccante. Solo impegno invece per Amauri, ancora tutto da ritrovare. Ma il venezuelano è riuscito a brillare anche al tiro (25′ pt), dopo uno scambio con El Kaddouri: peccato per lui che Ryan ha sfoderato la prima delle sue perle. I granata hanno sbandato solo per un brevissimo scorcio del primo tempo: Padelli ha fermato Castillo in angolo (22′) ed in sequenza Vasquez dal limite ha mandato fuori di pochi centimetri.

Qualche accenno di fischio del pubblico, che per il resto ha incessantemente sostenuto la squadra, ed il Torino ha ripreso padronanza della partita continuando a macinare gioco, lasciando pochissimi spazi ai belgi. Azioni da gol a grappoli, ma la porta del Bruges è rimasta stregata: Ryan ha negato i gol a tutti, senza fare distinzioni:

a El Kaddouri, Benassi, Darmian ed, infine, a Larrondo. L’ultimo tentativo granata della lunghissima serie è stato dell’argentino, un colpo di testa da distanza ravvicinata: anche al 93′ Ryan ha detto no.

Foto LaPresse.