Europei Atletica, Marcia 50 Km, Schwazer

Pubblicato il 30 Luglio 2010 - 09:37| Aggiornato il 1 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

Alex Schwazer si gioca l’oro nella 50 km di marcia. Segui la diretta live streaming in tempo reale cliccando qui. L’italiano è una delle più grande speranze del movimento azzurro. Andiamo a vedere il suo curriculum:

Alex Schwazer

Inizia a praticare l’atletica a 15 anni, gareggiando nel mezzofondo, e passa alla marcia solo nella categoria allievi. Dopo un breve periodo dedicato al ciclismo, sia mountain bike che su strada, torna alla marcia.

Specialista di questa disciplina, è alto 1,85 m, pesa 73 kg e, a riposo, ha 28 pulsazioni cardiache al minuto. Marcia per il Centro Sportivo dei Carabinieri che ha la sede della Squadra di Atletica Leggera a Bologna ed è allenato presso la Scuola mondiale di marcia con sede a Saluzzo dal tecnico Sandro Damilano (fratello di Maurizio Damilano).

Nel 2005 ha vinto i Campionati italiani nella gara dei 50 km. Sempre nella 50 km ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di atletica leggera di Helsinki 2005, con il tempo di 3h41’54”, stabilendo il nuovo primato italiano. Attualmente il suo personale è di 3h36’04”, ottenuto a Rosignano Solvay l’11 febbraio 2007.

Ai Campionati del mondo di atletica leggera di Osaka dello stesso anno, malgrado una bella rimonta finale (nell’ultimo chilometro ha fatto segnare un incredibile tempo di 4’08”), conquista di nuovo il bronzo a pochi secondi dal francese Yohann Diniz, secondo, e dall’australiano Nathan Deakes, primo. La rabbia sul traguardo dell’atleta altoatesino conferma ciò che dirà di lì a poco nelle interviste televisive: l’oro era stavolta ampiamente alla sua portata, ma è stato vanificato da una sottostima delle proprie capacità fisiche, che ha causato l’errore tattico di attendere troppo a lungo prima del cambio di ritmo, avvenuto solo dopo il trentesimo chilometro, quando ormai il recupero su Diniz e Deakes risultava impossibile, malgrado le sue superiori condizioni fisiche.

Ha dichiarato dopo questo terzo posto: «Sono felice anche se mi rendo conto che avrei potuto davvero vincere. Onore a loro che mi hanno battuto, ma dentro di me so che sono più forte, che posso rovesciare questa classifica. È stata una grande lezione, oggi ho imparato cose che nessun allenamento può insegnare, cose che spero mi tornino utili all’Olimpiade»