F1, Gp di Silverstone: Webber fa festa, ennesimo disastro Ferrari

Pubblicato il 11 Luglio 2010 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

Mark Webber

La Red Bull mette le ali e fa suo anche il Gp di Silverstone, quinta vittoria su dieci gare. Sul gradino più alto del podio sale Mark Webber, che brucia in partenza il compagno Sebastian Vettel e ottiene il suo terzo successo stagionale alla faccia del suo team, che continua a preferirgli il compagno tedesco.

Alle spalle dell’australiano la McLaren di Lewis Hamilton, che rafforza il suo primato nella classifica piloti, e la Mercedes di Nico Rosberg. Non pervenuta la Ferrari, protagonista negativa anche in Gran Bretagna. Alonso e Massa finiscono a metà classifica, dopo una partenza disastrosa e una penalità nei confronti dello spagnolo che farà discutere.

Tra le due Red Bull sono scintille già alla partenza. Nel duello, inevitabile dopo lo sgarbo dell’ala anteriore ‘rubata’ dall’auto di Webber per montarla su quella di Vettel, ha avuto la peggio il tedesco, che stretto dal compagno australiano e’ uscito di pista perdendo la pole. Qualche metro più avanti, in un contatto con Hamilton, ha pure rovinato la gomma posteriore destra finendo al fondo dello schieramento.

Bella comunque la sua rimonta, conclusa dai sorpassi mozzafiato nei confronti di Schumacher e Sutil, negli ultimi giri, che gli valgono il settimo posto. Partenza da brividi anche per le due Ferrari: Alonso, terzo al via, scivola indietro di due posizioni e si tocca con il compagno di team. Massa, gomma posteriore destra afflosciata, deve rientrare ai box e torna in pista penultimo.

Il brasiliano gira forte, con le gomme dure, ma lo svantaggio da recuperare alla testa della corsa e’ enorme. Dopo dieci giri il Gp è già nelle mani di Webber, che scarica in pista la rabbia per il trattamento ricevuto dal suo team alla vigilia e viaggia 2”6 davanti alla McLaren di Hamilton, secondo. Terza la Renault di Kubica, a 15”. Distacchi destinati ad aumentare giro dopo giro, nonostante una buona McLaren, di nuovo competitiva dopo le difficoltà nelle libere e nelle qualifiche. Hamilton mantiene con sicurezza il secondo posto, davanti agli occhi del padre ritornato al paddock dopo alcune settimane di maretta familiare. Alle sue spalle, dietro a Rosberg, un sorprendente Button: l’altro idolo di casa della McLaren risale dalla quattordicesima alla quarta posizione finale. Ad infiammare il pubblico di Silverstone ci sono anche i duelli nelle retrovie: bello quello tra Kubica e Alonso al diciassettesimo giro, con la Ferrari dello spagnolo costretta a tagliare una chicane per superarlo.

Gli stewart gli intimano di restituire la posizione, come da regolamento, ma intanto il polacco è costretto al ritiro per problemi alla sua Renault. Per il pilota del Cavallino la penalità diventa un drive through, che l’asturiano effettua dopo l’ingresso della safety car, al 29/esimo giro, per la presenza in pista dei resti dell’alettone posteriore di De La Rosa, andato in pezzi da solo.

Un disastro per Alonso, che scivola dal quinto al sedicesimo posto, tra le proteste della Ferrari: ”Se la penalità deve essere punitiva, questo e’ l’esempio”, tuona su Twitter la Rossa, che se la prende per la differente trattamento riservato ad Hamilton a Valencia, dove il drive through per aver superato la safety car arrivò dopo oltre venti giri.

Ma la gara della Ferrari è tutta da dimenticare: al 40/o giro Massa finisce in testa coda e, inatteso, rientra ai box, dove i meccanici ci mettono qualche secondo di troppo a trovare una gomma. Dieci giri dopo Alonso ha un contatto con la Force India di Liuzzi e anche lui deve rientrare ai box per l’ennesimo cambio gomme.

Il giro più veloce dello spagnolo, piazzato mentre Webber tagliava il traguardo con le mani al cielo, e’ una magra consolazione. Il quattordicesimo posto di Alonso e il quindicesimo di Massa sono poca cosa sulla pista che nel 1951 vide il primo trionfo Ferrari con Gonzalez. Altri tempi e altri fasti.

Ordine d’arrivo del gp di Gran Bretagna, decima prova del mondiale di Formula 1. 1. Mark Webber (Aus/Red Bull-Renault) 308,355 km in 1h24’38.200 (media: 218,597 km/h) 2. Lewis Hamilton (Gbr/McLaren-Mercedes) a 1.360 3. Nico Rosberg (Ger/Mercedes) 21.307 4. Jenson Button (Gbr/McLaren-Mercedes) 21.986 5. Rubens Barrichello (Bra/Williams-Cosworth) 31.456 6. Kamui Kobayashi (Gia/Sauber-Ferrari) 32.171 7. Sebastian Vettel (Ger/Red Bull-Renault) 36.734 8. Adrian Sutil (Ger/Force India-Mercedes) 40.932 9. Michael Schumacher (Ger/Mercedes) 41.599 10. Nico Hlkenberg (Ger/Williams-Cosworth) 42.012 11. Vitantonio Liuzzi (Ita/Force India-Mercedes) 42.459 12. Sebastien Buemi (Sui/Toro Rosso-Ferrari) 47.627 13. Vitaly Petrov (Rus/Renault) 59.374 14. Fernando Alonso (Spa/Ferrari) 1’02.385 15. Felipe Massa (Bra/Ferrari) 1’07.489 16. Jarno Trulli (Ita/Lotus-Cosworth) 1 giro 17. Heikki Kovalainen (Fin/Lotus-Cosworth) 1 giro 18. Timo Glock (Ger/Virgin-Cosworth) 2 giri 19. Karun Chandhok (Ind/Hispania-Cosworth) 2 giri 20. Sakon Yamamoto (Gia/Hispania-Cosworth) 2 giri Mondiale piloti: 1. Lewis Hamilton (Gbr) 145,0 punti 2. Jenson Button (Gbr) 133,0 3. Mark Webber (Aus) 128,0 4. Sebastian Vettel (Ger) 121,0 5. Fernando Alonso (Spa) 98,0 6. Nico Rosberg (Ger) 90,0 7. Robert Kubica (Pol) 83,0 8. Felipe Massa (Bra) 67,0 9. Michael Schumacher (Ger) 36,0 10. Adrian Sutil (Ger) 35,0 11. Rubens Barrichello (Bbr) 29,0 12. Kamui Kobayashi (Gia) 15,0 13. Vitantonio Liuzzi (Ita) 12,0 14. Sebastien Buemi (Sui) 7,0 15. Vitaly Petrov (Rus) 6,0 16. Jaime Alguersuari (Spa) 3,0 17. Nico Huelkenberg (Ger) 2,0 Mondiale costruttori: 1. McLaren 278,0 punti 2. Red Bull 249,0 3. Ferrari 165,0 4. Mercedes GP 126,0 5. Renault 89,0 6. Force India 47,0 7. Williams F1 31,0 8. Sauber 15,0 9. Toro Rosso 10,0