F1 torna in pista a Sochi. Jules Bianchi scritto sui caschi di tutti i piloti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2014 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA
F1 torna in pista a Sochi. Jules Bianchi scritto sui caschi di tutti i piloti

F1 torna in pista a Sochi. Jules Bianchi scritto sui caschi di tutti i piloti

ROMA – In pista, ma con la testa a Jules Bianchi. Atmosfera triste e sottotono a Sochi dove domenica si corre il GP di F1, sedicesimma e potenzialmente decisiva prova del Mondiale. La prima volta del circus in Russia trova il mondo dei motori ancora sotto shock per il terribile incidente di Suzuka al pilota francese della Marussia Jules Bianchi, ricoverato in terapia intensiva a Yokkaichi, con gravi lesioni cerebrali.

Venerdì le prove libere, sabato quelle ufficiali. Oggi, invece,  le scuderie hanno preso possesso di paddock e pit-lane, ma l’ atmosfera è cupa e pochi hanno voglia di parlare di motori e classifiche o di mercato. I pensieri sono “tutti per Jules”, come recita una scritta impressa sui caschi che i piloti useranno in gara.

La Marussia non ha ancora deciso se far gareggiare la sola vettura di Max Chilton, o affiancargli un pilota di riserva, ma ha allestito anche il box con il nome di Bianchi, segno di speranza e di augurio per il 25enne pilota francese che versa in gravissime condizioni. Ci sarebbero stati tutti gli ingredienti per rendere interessante questo fine settimana sul mar Nero: le voci e indiscrezioni sui passaggi di scuderia, Sebastian Vettel promesso ferrarista, Fernando Alonso verso la McLaren, le tensioni infinite fra Lewis Hamilton e Nico Rosberg in casa Mercedes e in chiave iridata.

E poi la novità del primo Gp di Russia, laddove si sono disputate le Olimpiadi della neve. Ma tutto passa in secondo piano di fronte al dramma di quattro giorni fa, e nelle parole dei piloti in conferenza stampa traspare il dispiacere e l’attesa per la sorte di Bianchi, poco conosciuto al grande pubblico, ma popolarissimo nel circus e amico dei rivali di pista. Alonso è sconsolato, “i nostri pensieri -dice- sono con Jules, la nostra mente è lì. Non ci sono parole per dire come ci sentiamo”. Sta per cominciare “un week end mesto e difficile emotivamente, siamo qui a correre anche per lui, pensiamo a Jules e preghiamo, cercheremo di salire sul podio per lui”. Il ferrarista torna sul tema della sicurezza: “ok a provare gli abitacoli chiusi, abbiamo una tecnologia sviluppata, come quella degli aerei”. Anche Vettel si pone il problema dell’abitacolo, ma ammette di non avere una opinione netta. Sulla questione ci sarà tanto da discutere e a freddo. Il pensiero torna a Bianchi: “Era un gp difficile, dice Vettel- mi unisco al dolore di tutti per Jules. Con la velocità delle vetture gli incidenti possono anche accadere, ma a Suzuka è andata peggio”. E Felipe Massa, ex ferrarista ora alla Williams, si commuove per Jules: “è stata la peggiore gara della mia vita, peggiore anche di quella in Ungheria dove ebbi un grave incidente”..