Fair play finanziario, Manchester City e Psg: maxi multa di 60 milioni euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2014 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA
Fair play finanziario, il cavallo di battaglia del presidente della Uefa Michel Platini (LaPresse)

Fair play finanziario, il cavallo di battaglia del presidente della Uefa Michel Platini (LaPresse)

PARIGI, FRANCIA – Anche se preannunciata, la ‘botta’ è di quelle che fanno male. La mannaia del fair play finanziario, fortemente voluta dal presidente della Uefa, Michel Platini, si è abbattuta su Manchester City e Paris Saint Germain, oltre che – in misura meno pesante – su Bursaspor, Galatasaray e Trabzonspor (Turchia); Anji Makhachkala, Rubin Kazan e Zenit San Pietroburgo (Russia); Levski Sofia (Bulgaria).

Ora è ufficiale: i freschi campioni d’Inghilterra e di Francia dovranno sborsare 60 milioni di euro ciascuno. Quaranta, però, con la ‘condizionale’: saranno restituiti se le società soddisferanno le misure finanziarie concordate con la Uefa, ovvero un deficit massimo di 30 milioni al termine della prossima stagione e l’equilibrio di bilancio in quella successiva. Entrambi i club, inoltre, nella Champions 2014-’15 potranno schierare solo 21 giocatori, invece di 25.

E dovranno stringere la cinghia anche sulle spese del calciomercato: in misura “significativa nelle prossime due stagioni” il Psg, al quale l’Uefa non fissa però un tetto; fino ad un importo massimo di 60 milioni il City, che potrà essere sforato solo dopo aver venduto. Le nove società hanno raggiunto individualmente un accordo transattivo – spiega una nota della Uefa – che ha come obiettivo assicurare che ogni club arrivi al bilancio in pareggio con un modesto ritardo. I club saranno soggetti a monitoraggio e, ogni volta che i termini degli accordi non saranno rispettati, scatterà una comunicazione automatica alla Camera aggiudicativa dell’organo di controllo finanziario.

Dopo Manchester City e Psg, il conto più salato la Uefa lo ha presentato allo Zenit, con una multa di 12 milioni di euro e l’obbligo di schierare al massimo 22 giocatori nelle competizioni Uefa. Sei milioni dovrà pagare il Rubin Kazan (e rosa ridotta a 21 giocatori) e due l’Anji (rosa ridotta a 21 giocatori).

Levski Sofia, Galatsaray, Bursaspor e Trabzonspor se la sono cavata con 200 mila euro di multa ciascuno. Le cifre saranno trattenute dai guadagni scaturiti dalla partecipazione alle competizioni Uefa e dai diritti televisivi. I club sanzionati, inoltre, non potranno variare il monte ingaggi attuale, che dovrà restare uguale (o al limite diminuire) rispetto a quello messo a bilancio nella stagione 2013-’14. La Uefa ha imposto anche il blocco alle spese per benefit agli impiegati.