ROMA – I medici hanno detto no: Fernando Alonso non potrà disputare il prossimo gran premio di Formula Uno, quello in programma in Bahrain domenica prossima. Secondo i dottori il fuoriclasse spagnolo non ha ancora superato i postumi del drammatico incidente che ha avuto nel corso della prima gara della stagione, polmoni e costole non sono ancora a posto. E le brutte notizie per Alonso (fresco anche di rottura con la fidanzata Lara) non finiscono qui: è in dubbio anche per il Gp successivo, quello in Cina.
Si correva in Australia e la McLaren-Honda di Alonso era uscita di pista ribaltandosi, dopo un volo innescato dal contatto con la Haas di Gutierrez. Una carambola avvenuta a circa 200 km/h. Con Alonso che si definì “un miracolato”.
I medici hanno ufficializzato il no ad Alonso oggi 31 marzo dopo la conclusione della visita medica sostenuta dal pilota spagnolo presso il Centro Medico del circuito di Sakhir. Che le cose non fossero andate benissimo si è capito quasi subito. Scrive la Gazzetta dello Sport che Alonso è uscito scuro in volto dall’incontro con i dottori. Scrive la Gazzetta:
“Due successive Tac al torace sono state messe a confronto ed il verdetto della commissione medica ha stabilito che Alonso “non è nelle condizioni fisiche ottimali per sostenere lo sforzo di un GP”. Per lo spagnolo, problemi ai polmoni e alle costole”.
L’impressione è che non si tratti di un semplice stop precauzionale, ma che le sue condizioni necessitino in effetti di un approfondimento. Prima del GP di Cina, in programma fra due settimane, Alonso verrà sottoposto a un’ulteriore Tac di controllo prima di poter ottenere il nullaosta per la gara. Al suo posto, a Sakhir, andrà in pista Stoffel Vandoorne, al debutto in F.1.
Alonso, deluso, si è sfogato su Instagram. “Ho provato fino all’ultimo a correre in Bahrain dopo l’incidente in Australia. Sono stati giorni duri logicamente dopo un tale impatto, ma fino all’ultimo secondo ho cercato di esserci per aiutare la squadra dopo l’incredibile lavoro che hanno fatto questa settimana, comprendo la posizione dei medici della Fia e ora cercherò di aiutare il mio compagno di squadra Vandoorne questo fine settimana”.