Fifa e Brasile in guerra per la birra: “Dovete venderla negli stadi”

Pubblicato il 28 Marzo 2012 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA

RIO DE JANEIRO, 28 MAR – ”La Coppa del mondo e’ della Fifa, il Brasile si limita a ospitarla”. Lo ha dichiarato al quotidiano ‘Estado de Sao Paulo’ il vicepresidente dell’ente di Zurigo, l’argentino Julio Grondona, dimostrando una certa irritazione con i ritardi nell’approvazione della Legge generale che dovra’ regolamentare i Mondiali di calcio del 2014 sul suolo brasiliano.

In proposito, la Camera dei deputati di Brasilia ha annunciato che intende votare oggi la Legge, per la cui approvazione il principale ostacolo e’ rappresentato dalla vendita di alcol negli stadi, vietata da legislazioni locali in undici dei 12 Stati dove si svolgeranno le partite.

Il neo presidente della Federcalcio brasiliana (Cbf) e del Comitato organizzatore locale (Col) della Coppa, Jose’ Maria Marin, ha suggerito che la vendita di alcolici sia liberata appena nei 12 stadi sede degli incontri, senza escludere la necessita’ di un decreto provvisorio da parte del governo della presidente Dilma Rousseff.

Da parte sua, Grondona ha ricordato che ”quello che la Fifa esige non e’ un capriccio”. In realta’ tutto nasce dal fatto che uno dei piu’ munifici sponsor della federazione calcistica internazionale e’ una marca di birra, e proibirne il consumo negli stadi in occasione del Mondiale sarebbe un pessimo affare per la Fifa stessa.