Finale Champions, panico a Torino: “Bomba, bomba”, 1527 feriti per una ringhiera. Grave un bimbo FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2017 - 23:40| Aggiornato il 4 Giugno 2017 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura. Scoppia il caos in piazza San Carlo a Torino, gremita di tifosi bianconeri per seguire la finale di Champions League dai maxi schermi. Forse il boato dovuto al crollo di una ringhiera, forse un petardo. Qualcuno grida “bomba, bomba” e scatta il fuggi fuggi generale. Alla fine la calca lascia dietro di sé 1527 feriti, di cui 3 gravi e un bimbo in prognosi riservata. 

Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real, e la piazza aveva abbandonato le speranze, all’improvviso è esploso il caos. “Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale”, dicono alcuni testimoni.

La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare a un falso allarme, qualcuno che ha urlato creando l’impressione di un attentato, a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. Poi, è emersa la verità: il cedimento di una ringhiera della scala del parcheggio al centro della piazza, i primi feriti, la gente che scappa, la psicosi che si diffonde per tutta la piazza che è da sempre il salotto buono di Torino. Lì in migliaia erano arrivati tifosi da tutte le città italiane, Torino ma anche Verona, Trieste, Milano.

La mente corre al Bataclan al concerto di Manchester, passando per l’attentato sventato a Saint Denis nella notte di terrore a Parigi. Di fatto, poco dopo il terzo gol del Real Madrid, all’improvviso, la gente ha iniziato a spingersi, travolgendo le transenne. La maggior parte delle persone ha cominciato a correre lungo via Roma, verso la stazione di Torino Porta Nuova. Subito i vigili del fuoco e le forze di sicurezza schierate in strada hanno provato a riportare la calma, e sul posto sono arrivate numerose ambulanze, segno evidente che la calca aveva travolto persone.

Attorno alle 23, piazza San Carlo si era completamente svuotata, mentre le sirene continuavano a far sentire il loro suono, e la polizia cercava di capire. La questura ha subito cominciato ad esaminare i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Ed è emerso che l’origine del caos era una ringhiera crollata, sotto il peso delle persone. E forse anche della paura globale.