“Ho sbagliato ma non fate i falsi moralisti”. Delio Rossi spacca l’Italia

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA

Delio Rossi (LaPresse)

FIRENZE –  L’Italia è divisa in due schieramenti sulla vicenda Delio Rossi – Adem Ljajic.

Delio Rossi ha fatto bene o male? Ljajic ha offeso la famiglia del suo allenatore e ha leso gravemente la sua dignità personale. Per questo motivo molti colleghi di Rossi, come Stefano Colantuono dell’Atalanta, Attilio Tesser del Novara e Paolo Di Canio dello Swindon Town, hanno preso le sue difese.

Non mancano gli oppositori a questa tesi: Delio Rossi è un professionista pagato profumatamente, è un uomo maturo, e per questo motivo avrebbe dovuto mantenere la calma e non cadere nelle provocazioni di un ragazzo che ha superato da pochi anni la maggiore età.

Delio Rossi ha colpito o meno Ljajic? Gli innocentisti affermano che le immagini non fanno chiarezza: “siete davvero sicuri che lo ha percosso?”.

Gli accusatori di Rossi non hanno dubbi; i filmati parlano chiaro e hanno fatto il giro del mondo macchiando ancora una volta l’immagine, già traballante, del nostro movimento calcistico.

La reazione dei Della Valle e del giudice sportivo non sono state esageratamente tempestive?

Delio Rossi è stato esonerato dalla presidenza Della Valle che ha comunicato immediatamente  la propria decisione attraverso le dichiarazioni di Andrea nella trasmissione televisiva “Sky Calcio Show”.

Delio Rossi è stato squalificato in maniera instantanea anche dal giudice sportivo: tre mesi di stop. La sanzione è meno grave del previsto in quanto giunge a fine stagione e terminerà nel mese di agosto quando il campionato sarà  fermo per le vacanze estive.

Gli addetti ai lavori e parte dell’opinione pubblica assolvono Rossi in quanto è stato condannato senza aver avuto nemmeno la possibilità di difendersi in un “giusto processo”.

L’altra metà invece ha espresso la sua soddisfazione per la reazione repressiva ed immediata da parte della famiglia Della Valle e del giudice sportivo.

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La cronaca della giornata. Delio Rossi  ha chiesto scusa per i pugni e le manate contro il calciatore della Fiorentina Adem Ljajic ma ha voluto anche chiarire che lui non transige la maleducazione e gli attacchi ai membri della sua famiglia.

“Chiedo scusa per il gesto che ho compiuto che è stato deprecabile ma io esigo il rispetto della mia persona, rispetto del mio lavoro, rispetto della squadra che alleno e rispetto della mia famiglia. Non ho mai detto di essere Padre Pio. Non ho mai alzato le mani sui miei figli ma su certe cose non transigo.

C’è un bel proverbio, prima di dare un giudizio su una persona devi camminare due giorni in sua compagnia. Non sono il paladino di nessuno ma credo in quello che faccio. Molte volte ferisce più la lingua di una spada. Sono andato sempre avanti per la mia strada ma su certe situazione non transigo.

Bisogna smetterla con questo perbenismo e questo non rispetto delle regole. Non sono d’accordo, su alcune cose non bisogna essere soft. Chiedo scusa per questo gesto, ho sbagliato. Sto già pagando, ho pagato e pagherò.

Non voglio domande non perchè voglio sottrarmi al contraddittorio, ma perchè c’è ancora da mettere la nave in salvo nel porto. I tifosi devono stare ancora vicini alla famiglia Della Valle e a questi giocatori. Perchè gli allenatori passano ma i colori rimangono“.

Delio Rossi ha concluso la conferenza stampa salutando i giornalisti ed i tifosi della Fiorentina. L’allenatore ha chiuso dicendo che il suo gesto è sbagliato ma umanamente comprensibile.

Il momento in cui Delio Rossi ha aggredito Adem Ljajic (LaPresse)

Alcuni interrogativi rimangono aperti perchè Delio Rossi ha impedito ai giornalisti di  rivolgergli le domande. L’ex allenatore della Fiorentina ha fatto capire chiaramente che la sua reazione è stata causata dalla grave offesa di Ljajic alla sua famiglia ma non ha specificato se le frasi ingiuriose fossero rivolte a suo figlio o a sua moglie.

I quotidiani hanno avanzato alcune ipotesi. Secondo quanto riportato da “Sport Mediaset” Ljajic avrebbe detto a Rossi: “Sei più handicappato di tuo figlio”. Questa frase fa intendere che il tecnico ex Palermo avrebbe un figlio portatore di handicap, ma la notizia è stata tutt’altro che confermata così come non ha assolutamente trovato conferme nemmeno la frase sopracitata.

L’orientamento di Malcom Pagani, giornalista de “Il Fatto quotidiano”, è diverso.

Pagani afferma che le parole del giocatore al tecnico sono state altre;  offensive, sì, ma senza chiamare in causa l’ipotetico figlio diversamente abile di Delio. Tutto parte da quando Adem arriva in panchina dopo la sostituzione:

Non è contento. Straparla. “Pezzo di merda, vecchio di m e rd a ”. È abituato a farlo da quando è arrivato a Firenze di cui più dei monumenti, dicono, apprezzi le discoteche.

Litigò violentemente con Sinisa Mihailovìc e adesso sta per provocare anche il suo successore, Rossi Delio da Rimini. Un padre che distribuiva l’Unità casa per casa, una vita porta a porta con la valigia da disfare da nord a sud, in peregrinazione costante da Foggia a Firenze. Ljalìc gli passa davanti, lo applaude, lo irride. “Te l’ha suggerita tua moglie la sostituzione?”.