Focolaio Nazionale italiana, anche Bonucci positivo: che succede in Serie A? Campionato al Covid, 13 squadre in bilico

Focolaio Covid nella Nazionale italiana di calcio. Anche Bonucci è positivo dopo i 4 membri dello staff. E si teme ci possano essere altri contagiati. Sabato c’è la serie A (il “solito” anticipo del turno pasquale). Chi gioca? E chi non rischia? Il Sassuolo per esempio ha già deciso che Locatelli e Ferrari (i suoi due nazionali, visto che Berardi e Caputo avevano lasciato il ritiro qualche giorno prima) non giocheranno. Quante società seguiranno questo esempio?

Il protocollo Covid prevede (non per i giocatori ma per chiunque) la quarantena preventiva fino al decimo giorno dall’ultimo contatto con positivi. Probabilmente, però, molte squadre sbandiereranno i tamponi negativi effettuati dopo la pausa nazionali. Ignornando (o facendo finta di ignorare) che non è detto che l’incubazione sia terminata.

Focolaio Covid in Nazionale, anche Bonucci positivo: che faranno i club di Serie A?

In Serie A 13 società hanno fornito uno o più giocatori per il triplice impegno dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali 2022. Ora hanno sottoposto gli atleti ad una raffica di tamponi. Isolandoli dal gruppo in attesa della decisioni delle rispettive Asl.

Finora nessuno sarebbe risultato positivo. Ma, nel dubbio e in attesa degli esiti del test molecolare, il Sassuolo ha intanto fatto una scelta forte, decidendo per prudenza di non far giocare contro la Roma i suoi nazionali, Ferrari e Locatelli.

Focolaio Nazionale italiana: chi segue l’esempio del Sassuolo?

Le altre aspettano, sperando che da qui a sabato non ci siano brutte sorprese tali da indurre le Asl a intervenire e magari, nella peggiore delle ipotesi, a decidere l’ isolamento domiciliare per un intero gruppo squadra, facendo saltare altre partite e complicando un calendario già stressato. 

“E’ una situazione di allarme, non c’è dubbio: ora tutti devono eseguire tamponi quotidiani e rispettare le regole cha abbiamo da protocollo”, ha spiegato Gianni Nanni, medico del Bologna e responsabile dello staff sanitario delle squadre di serie A. “Noi al Bologna di azzurro abbiamo Soriano e dobbiamo controllare lui – ha aggiunto -. E’ chiaro che tutti i club dovranno valutare molto bene chi è stato a contatto con questi positivi nel gruppo azzurro”.

Dal Napoli (con Insigne, Di Lorenzo e Meret), alla Fiorentina (Biraghi e Castrovilli), dall’Inter (Bastoni, Barella e Sensi) al Milan con Donnarumma, dalla Lazio (Immobile e Acerbi) alla Roma (Spinazzola, Mancini, Pellegrini, El Sharaawy, e anche Dzeko sotto osservazione per la positività del ct della Bosnia), finora i riscontri sono stati tranquillizzanti, ma un test negativo oggi non garantisce che lo sia anche nei prossimi giorni.

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