Formazioni. Brasile-Cile e Colombia-Uruguay (Mondiali ottavi di finale)

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 28 Giugno 2014 - 02:14 OLTRE 6 MESI FA
Formazioni. Brasile-Cile e Colombia-Uruguay (Mondiali ottavi di finale)

Neymar, la stella più brillante del Brasile (LaPresse)

RIO DE JANEIRO, BRASILE – Brasile-Cile e Colombia-Uruguay, le probabili formazioni delle partite valide per gli ottavi di finale dei Mondiali di Brasile 2014.

Queste le probabili formazioni di Brasile-Cile, ottavo di finale dei Mondiali in programma  alle 13 ora locale (le 18 in Italia) allo stadio ‘Minerao’:

Brasile (4-2-3-1): 12 Julio Cesar, 2 Daniel Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 6 Marcelo; 5 Fernandinho, 17 Luiz Gustavo; 7 Hulk, 11 Oscar, 10 Neymar; 9 Fred. (1 Jefferson, 22 Victor, 8 Paulinho, 13 Dante, 14 Maxwell, 15 Henrique, 16 Ramires, 18 Hernanes, 19 Willian, 20 Bernard, 21 Jo, 23 Maicon). All.: Scolari 7.

Cile (3-4-1-2): 1 Bravo; 17 Medel, 5 Silva, 18 Jara; 4 Isla, 21 Diaz, 10 Aranguiz, 2 Mena; 8 Vidal; 7 Sanchez, 11 Vargas. (12 Toselli, 23 Herrera, 3 Albornoz, 6 Carmona, 9 Pinilla, 10 Valdivia, 13 Rojas, 14 Orellana, 15 Beausejour, 19 Fuenzalida, 20 Valdivia, 22 Paredes). All.: Sampaoli 8.

Arbitro: Webb (Inghilterra).

Probabili formazioni di Colombia-Uruguay, ottavo di finale dei Mondiali di Brasile 2014 in programma al Maracanà di Rio de Janeiro.

Colombia (4-4-2): 1 Ospina, 18 Zuniga, 2 Zapata, 3 Yepes, 7 Armero, 11 Cuadrado, 6 Sanchez, 8 Aguilar, 10 Rodriguez, 20 Quintero, 9 Gutierrez (12 Vargas, 22 Mondragon, 4 Arias, 16 Balanta, 23 Valdes, 5 Carbonero, 13 Guarin, 15 Meija, 14 Ibarbo, 17 Bacca, 19 Ramos, 21 Martinez). All.: Pekerman.

Uruguay (4-4-2): 1 Muslera, 22 Caceres, 3 Godin, 13 Gimenez, 6 Alvaro Pereira, 17 Arevalo Rios, 20 Gonzalez, 14 Lodeiro, 7 Cristian Rodriguez, 21 Cavani, 10 Forlan (12 Munoz, 23 Silva, 2 Lugano, 4 Fucile, 16 Maxi Pereira, 19 Coates, 5 Gargano, 15 Perez, 18 Ramirez, 8 Hernandez, 11 Stuani). All.: Tabarez,

Arbitro: Kuipers (Olanda). Quote Snai: 1,95, 3,40, 3,85.

Focus sul Brasile. Nel giorno dei due derby sudamericani, quello per cui l’attesa è spasmodica si gioca a Belo Horizonte. Gli abitanti della capitale dello stato di Minas Gerais hanno messo da parte la loro tradizionale riservatezza e si sono gettati anima e cuore fra le braccia della Selecao.

Dal momento in cui è arrivata in città, è tutto uno sventolio di bandiere, un risuonare di trombe e, in attesa che arrivi l’ora della partita contro il Cile, ci si veste di gialloverde. Ha forse ragione Scolari quando dice che nessuna ‘torcida’ ama la Selecao come questa, e infatti  è garantito il tutto esaurito, anche se si gioca in un orario, le 13, da queste parti decisamente inconsueto. Brasile-Cile è un match da non perdere, sul quale vigileranno 13mila agenti delle forze dell’ordine, attenti soprattutto a contenere quei tifosi ospiti arrivati qui senza biglietto, per evitare che si ripetano episodi come l’invasione della sala stampa del Maracanà. E’ garantita la massima severità, chi ci vuole provare dovrà quindi pensarci bene.

Sul campo il Cile arriverà dopo aver polemizzato da giorni, in particolare con il presidente della sua federazione Sergio Jadue, per chiedere un arbitro all’altezza (è stato accontentato con Webb), mentre i giocatori sognano una clamorosa rivincita della semifinale dei Mondiali del 1962, quando Garrincha e soci furono più forti del fattore campo. I cileni ci credono, perché ‘l’amarelinha’ non fa più paura come una volta.

Lo hanno detto il portiere Claudio Bravo e l’attaccante Alexis Sanchez, il Brasile fa i debiti scongiuri, evita di fare la rifinitura al Minerao per non rovinare il campo ed è convinto, pur rispettando gli avversari, di poter ripetere il risultato di quattro anni fa in Sudafrica quando, sempre negli ottavi di finale, fu 3-0 per la Selecao. Di quella partita la ‘Roja’ sudamericana potrebbe schierare 6 ‘reduci’, Vidal compreso, ma sono cambiati gli schemi, grazie al lavoro del ct argentino Jorge Sampaoli, che anche il collega ‘Felipao’ Scolari definisce eccellente. “Il passato non conta – sottolinea il ct brasiliano – io devo curare ogni dettaglio, perchè in campo non vanno numeri e statistiche. Questo è il Cile del 2014 ed è un’altra cosa, una squadra veloce, tecnica e offensiva, e può creare problemi a chiunque. Ma noi vogliamo andare avanti, anche se dall’altra parte c’è un avversario che lavora bene”.

Foto archivio LaPresse sulle squadre impegnate oggi.