Anticipi Serie A: Inter-Juventus 1-1, Torino-Milan 2-2 e Napoli-Atalanta 2-0

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Settembre 2013 - 23:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Inter-Juventus 1-1, Torino-Milan 2-2 e Napoli 2-0 negli anticipi della terza giornata del campionato di calcio di  Serie A.

Due pareggi del sapore diverso: Inter e Juve si sono divise la posta in palio al termine di un match combattuto ed emozionante; mentre il Milan ha deluso a Torino ed è riuscito ad impattare il match grazie al solito rigore di Balotelli.

Ha vinto e convinto il Napoli contro l’Atalanta. I partenopei grazie a questo successo, 3° su 3 partite disputate, occupano in solitaria la vetta della classifica (guardala qui)

Torino-Milan 2-2, gol: D’Ambrosio 46′ (T) e Cerci 70′ (T), Muntari 86′ (M) e Balotelli su rigore 96′ (M).

D’Ambrosio e Cerci rovinano la festa a Kakà, poi Balotelli rovina la festa al Torino.

Succede di tutto all’Olimpico: dopo un primo tempo con poche emozioni, la ripresa tra Torino e Milan regala gol, polemiche e proteste.

Il Toro riesce a portarsi in vantaggio grazie a una bella azione personale di D’Ambrosio al 1′, poi arriva il raddoppio in contropiede di Cerci, bravo a rimanere freddo davanti ad Abbiati.

Il Milan, privo di idee, sembra allo sbando ma nel finale acciuffa il pari in maniera clamorosa. Muntari al 43′ dopo un’uscita fuori dai pali di Padelli su Balotelli trova un gol rocambolesco, poi è lo stesso attaccante del Milan a trasformare tra le proteste generali al 5′ di recupero il rigore concesso per un evidente fallo di Pasquale su Poli.

Nella sera del rientro di Kakà, il Milan fatica a digerire il nuovo modulo con un trequartista e le due punte. Il Toro imposta la partita su binari blandi, Vives all’8′ sfiora il vantaggio con un tiro da fuori.

La squadra di Allegri fatica a pungere, Kakà è ben ingabbiato dal centrocampo granata, Balotelli è troppo isolato in avanti. Dall’altra parte in contropiede i padroni di casa dimostrano di poter far male. Alla fine del primo tempo il Milan perde anche Riccardo Montolivo per un problema muscolare. Al suo posto dentro Poli.

Nella ripresa arrivano subito le emozioni mancate del primo tempo. Al 1′ D’Ambrosio converge dalla sinistra, elude l’intervento tanto di Zaccardo quanto di Zapata e batte sul suo palo Abbiati.

La reazione degli  ospiti non c’è, così Allegri prova a mescolare le carte togliendo Kakà e inserendo Birsa. I rossoneri sono sbilanciati e il Toro in contropiede fa ancora male.

Cerci al 25′ viene servito in campo aperto, avanza a centro area e batte il portiere con un sinistro vellutato. L’inserimento di Matri al posto dello spento Robinho regala più profondità al Milan.

Anche Balotelli sembra trarne vantaggio, ma al 28′ proprio Supermario spara addosso a Padelli una conclusione centrale da ottima posizione. Per il Milan sembra notte fonda, ma nel finale Muntari e Balotelli regalano un pareggio che comunque non può soddisfare l’ambiente rossonero.

TORINO: Padelli; Glick, Bovo, Moretti; Darmian, Brighi, Vives, El Kadouri, D’Ambrosio; Cerci, Immobile.

MILAN: Abbiati; Zaccardo, Zapata, Mexes, Emanuelson; Montolivo, De Jong, Muntari; Kakà; Robinho, Balotelli.

Napoli-Atalanta 2-0, gol: Higuain 70′ (N) e Callejon 83′ (N)

Il Napoli in versione turnover batte l’Atalanta, resta a punteggio pieno dopo tre giornata e vola, almeno per una notte, da solo al comando della classifica di serie A.

Un successo netto nel risultato ma non facile per gli azzurri che hanno stentato ad esprimere il loro gioco nel primo tempo sbattendo a lungo contro l’ordinatissimo muro eretto da Colantuono.

A creare la breccia è stato Gonzalo Higuain, al suo secondo gol di fila in azzurro: un segnale importante perchè, nel dopo Cavani, il Napoli ora sa di aver trovato un attaccante capace di sbloccare partite con avversari molto chiusi. Il raddoppio è una conferma, quella della vena realizzativa di Callejon al terzo gol in tre partite.

Ma il successo è anche di Benitez che, a tre giorni dal Borussia Dortmund, sceglie un turn-over massiccio, cambiando sei giocatori rispetto all’unidici iniziale di Verona.

Il turn-over funziona per la verità a metà, visto che il Napoli della ripresa, con Hamsik e Callejon al posto di Pandev e Mertens ha funzionato molto meglio, al netto di un pizzico di stanchezza dell’Atalanta. Al via Benitez mette Pandev dietro Higuain, Mertens a sinistra e Insigne a destra, con Cannavaro e Albiol centrali di difesa che ben si disimpegneranno.

Colantuono risponde cercando la densità a centrocampo e mettendo la cerniera Cermona-Cigarini-Baselli davanti alla difesa per frenare i trequartisti azzurri. L’Atalanta fa la classica partita di rimessa, con Denis e Bonaventura pronti a ripartire sfruttando la densità del centrocampo bergamasco. Ma l’avvio è tutto del Napoli che attacca con costanza. Ci prova Pandev in un paio di occasioni, ma una volta trova Consigli e nell’altra manda fuori.

Higuain gira un po’ a vuoto e non trova sostegno dalle fasce. Passa mezz’ora e Benitez inverte le ali, riportando Insigne nella sua naturale corsia di sinistra e mettendo a destra un Mertens un po’ compassato. In avvio di ripresa Pandev sfiora vantaggio su rimpallo, risponde Baselli risponde su punizione dal limite e provoca un brivido a Reina. Benitez manda dentro Hamsik e Callejon, la pressione azzurra aumenta.

Insigne va giù in area e chiede rigore, ma Rocchi lo fa alzare. Poco dopo il Napoli sblocca il risultato: Insigne va dentro per Hamsik la cui finta finisce suil piede di Yepes e diventa un assist per Higuain che non sbaglia.

L’Atalanta accusa il colpo e non riesce a replicare, Colantuono mette dentro Maxi Morales ma le cose per i bergamaschi diventano ancora più complicate quando Cigarini tenta un’entrataccia da dietro su Callejon e si becca il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci al termine di un paio di minuti di tensione in campo.

Il Napoli a questo punto è in pieno controllo della gara, gestisce palla con calma sulla trequarti e aspetta il varco giusto che arriva al 36′: lo trova ancora Insigne che pesca Dzemaili, il cui tacco è una delizia che mette Callejon davanti a Consigli. La gara finisce qui, il San Paolo applaude e tende le orecchie, tra tre giorni a Fuorigrotta arriva l’inno della Champions.

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Cannavaro, Albiol, Armero; Dzemaili, Inler; Mertens, Pandev, Insigne; Higuain. Allenatore: Benitez

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Stendardo, Yepes, Lucchini, Raimondi; Baselli, Cigarini, Carmona, Del Grosso; Bonaventura, Denis. Allenatore: Colantuono

Inter-Juventus 1-1, gol:  Icardi 73′ (I) e Vidal 75′ (J).

Non poteva che finire con un risultato di parità (1-1) la gara giocata a specchio tra Inter e Juventus.

Stesso impianto di gioco, stessa intensità in campo, stessa sicurezza difensiva. Senza dimenticare Conte e Mazzarri, due motivatori in panchina.

Un risultato che tutto sommato soddisfa tutti: i nerazzurri infatti superano l’esame di maturità giocandosela alla pari con i campioni d’Italia, i quali al tempo stesso escono indenni da un campo difficile come San Siro riuscendo a recuperare il gol di svantaggio preso a 20′ dalla fine.

Fin da subito le due squadre giocano con un gran ritmo. La prima occasione è per Nagatomo che al 13′ con una girata dopo una corta respinta di testa di Pogba impegna severamente Buffon al primo intervento della serata.

La Juve fa la partita, l’Inter è pericolosa nelle ripartenze. Al 18′ sul solito schema della squadra di Conte che prevede l’inserimento dei centrocampisti, Pirlo trova lo spiraglio giusto per Vidal, che viene steso in area da Taider. L’arbitro Orsato segnala tuttavia correttamente un controllo con il braccio del cileno e il possibile rigore sfuma. Al 32’azione in fotocopia per i campioni d’Italia, ma dal lato opposto. Ancora una volta Pirlo pennella un pallone per Pogba che spunta alle spalle della difesa nerazzurra.

La conclusione del francese è debole, Handanovic riesce a deviare. Al 42′ proprio su una ripartenza, torna a farsi pericolosa la squadra di Mazzarri. Alvarez scappa in contropiede, serve sulla sinistra Taider che impegna Buffon con un pericoloso tiro cross sul primo palo.

Nella ripresa oltre che le emozioni arrivano anche i gol. Prima Vidal al 13′ su suggerimento di Tevez spreca malamente, dall’altra parte ci prova Guarin con un tiro cross che spaventa la retroguardia bianconera. Al 23′ Mazzarri inserisce una punta in più, togliendo Taider per Icardi. La mossa si rivela azzeccata.

L’attaccante argentino si conferma bestia nera della Juventus segnando con un diagonale perfetto al 28′ su assist di Alvarez, bravo a rubare palla a Chiellini nella tre quarti campo dei torinesi. San Siro esulta, ma il pareggio è immediato: grande azione di sfondamento sulla sinistra di Asamoah, cross in mezzo per Vidal che si gira e di sinistro batte Handanovic.

Il pareggio galvanizza gli ospiti che sfiorano il colpaccio: prima il diagonale di Tevez si spegne sul fondo di un nulla, poi dopo una combinazione in velocità con Tevez Vidal impegna Handanovic con un colpo di testa. Sulla ribattuta Isla si mangia un gol fatto calciando altissimo.

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez, Palacio.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Chivu, Zanetti

Juventus (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez, Vucinic.
A disposizione: Storari, Citti, Ogbonna, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Llorente, Motta, Padoin, Quagliarella, Isla
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Caceres, Marchisio, Pepe, Rubinho.

Foto Ansa