Formazioni, Juventus-Siena: Conte con le due punte

Pubblicato il 24 Febbraio 2013 - 13:26| Aggiornato il 1 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, JUVENTUS STADIUM – Le formazioni di Juventus-Siena, partita di cartello del pomeriggio della ventiseiesima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.

Juventus (3-5-2): 1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 13 Peluso; 26 Lichtsteiner, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 10 Giovinco, 32 Matri. (30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 39 Marrone, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 33 Isla, 9 Vucinic, 32 Matri, 18 Anelka). All. Conte.     Diffidati: Chiellini, Barzagli, Vidal, De Ceglie, Pirlo e Matri.     Indisponibili: Caceres, Vidal, De Ceglie, Bendtner, Pepe.    Squalificati: nessuno.

Siena (3-4-2-1): 25 Pegolo, 86 Teixeira, 88 Terlizzi, 18 Felipe, 17 Belmonte, 14 Della Rocca, 8 Vergassola, 33 Rubin, 27 Rosina, 77 Sestu, 10 Emeghara. (12 Farelli, 3 Uvini, 24 Paci, 87 Grillo, 16 Verre, 23 Agra, 36 Bolzoni, 7 Valiani, 99 Pozzi, 91 Reginaldo, 9 Paolucci, 11 Bogdani). All.Iachini.

Squalificati: Terzi, Vitiello.    Diffidati: Pegolo, Rosina, Sestu, Rubin, Bogdani.    Indisponibili: Angelo.     Arbitro: Celi di Bari    Quote Snai: 1,20  6,00  15,00.

Il pre-partita. 

Pensare al Napoli sarebbe un suicidio, sia perche’ il Siena e’ forte e non va sottovalutato, sia perche’ e’ giusto concentrarsi sugli azzurri solo da domenica sera.

Il pensiero di Antonio Conte e’ chiaro: la Juve non puo’ permettersi di perdere punti con i toscani, che oltretutto sono in un momento di grazia, con il rischio di condizionare o compromettere il big match del San Paolo.

E quindi, niente calcoli e turn over: i quattro diffidati bianconeri non verranno preservati, anche perche’ uno di questi, Vidal, ha una caviglia in disordine e stara’ comunque fuori, anche se figura nella lista dei convocati, cosi’ come Barzagli deve giocare perche’ Caceres non ce la fa (problemi alla schiena) e Chiellini rientra, si’, dopo due mesi di assenza, ma solo in panchina, pronto per uno spezzone.

Dunque, si rischiano anche Pirlo e forse Matri, ma se l’attaccante dovesse stare fuori, sara’ solo per scelta tecnica. Un atteggiamento con il quale Conte intende tenere alta la concentrazione sul match di domani e motivare, responsabilizzandole, le seconde linee: se dovesse essere squalificato qualcuno, a Napoli giochera’ il sostituto, senza strapparsi i capelli e con piena fiducia in lui.

”Sara’ una partita complicata – assicura il tecnico – perche’ il Siena non e’ il Real Madrid, ma ha battuto la Lazio e l’Inter e a Bologna avrebbe potuto ottenere di piu’. Faccio ancora una volta appello ai tifosi: voglio che il nostro stadio diventi una bolgia. Sono sicuro che capiranno il momento”. Cioe’, come se arrivasse il Napoli o un’altra grande.

In difesa, Conte non ha molte alternative e lui stesso ammette che il reparto ha gli uomini contati: giocheranno Barzagli, Bonucci e Peluso, che torna nel ruolo di centrale di sinistra; scontato l’ingresso di Pogba al posto di Vidal, torna probabilmente Giovinco a fare coppia con Matri, con Vucinic chiamato a subentrare in caso di necessita’. E Chiellini? E’ pronto, ma non ha la partita nelle gambe: se tutto filera’ liscio, nella ripresa potrebbe dar vita a un cambio tra diffidati (lo e’ anche lui) con Barzagli.    Nessuna risposta a Mazzarri che vorrebbe la partita del primo marzo posticipata al 2, dopo aver risposto, una settimana fa, allo stesso Conte che non aveva ragione di lamentarsi chiedendo lo spostamento di un giorno di Roma-Juventus.

Il tecnico si concede anche un piccolo spazio al luogo comune un po’ retorico: ”Mancano tredici partite e dovremo affrontarle come altrettante finali”, ma in realta’ saranno almeno due in piu’, considerando che ai quarti di Champions la Juventus approdera’, a meno di un clamoroso suicidio il prossimo 6 marzo.

Insomma, Conte fiuta che potrebbe essere il momento della svolta: l’anno scorso, a quest’epoca, sembrava fosse arrivata quella in negativo, perche’ era il periodo della ‘pareggite’.

Ma fu proprio resistendo psicologicamente alla controffensiva del Milan che la Juventus costrui’ la sua vittoria, ancor oggi definita miracolosa dagli stessi protagonisti.