Formula 1, Ferrari: Raikkonen saluta il team di Maranello

Pubblicato il 1 Novembre 2009 - 20:51 OLTRE 6 MESI FA

raikkonen_ride_titolo_mondiale “Non avevamo la macchina per essere competitivi e lo sapevamo.

Sicuramente non è stato un bel week-end ma non credo che nessuno di noi abbia qualcosa di cui rimproverarsi:

abbiamo fatto il massimo che potevamo con il potenziale a disposizione”.

E’ il realismo di Kimi Raikkonen che sintetizza così gli umori in casa Ferrari.

L’amarezza per aver perso per un solo punto il gradino più basso della classifica costruttori è grande, com’é grande la voglia di riscatto il prossimo anno.

“Dispiace vedere sfuggire il terzo posto nel campionato costruttori – dice Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva – per appena un punto ma dobbiamo accettare il verdetto della pista.

Abbiamo preso una decisione strategica sullo sviluppo della F60 alcuni mesi fa ed eravamo consapevoli che, col passare del tempo, la strada sarebbe stata sempre più in salita.

Voglio fare comunque i complimenti a tutta la squadra che, pur in condizioni difficili, ha sempre mantenuto alta la concentrazione e ha svolto il suo compito con determinazione e impegno.

Ora dobbiamo continuare a lavorare sul progetto della nuova macchina perché abbiamo un obiettivo molto semplice:

dobbiamo tornare a lottare per la vittoria. Questa è stata l’ultima gara con noi di Kimi, che anche oggi ha dato il massimo.

Ci dispiace molto non avergli potuto dare quest’anno una vettura competitiva ma voglio ringraziarlo per non aver mai mollato la presa, anzi per aver dato ancora di più quando le condizioni erano più complicate“.

La gara di Abu Dhabi per i piloti di Maranello è stata tutta in salita. “Alla partenza l’asfalto era un po’ scivoloso e così ho perso una posizione rispetto a Kobayashi, che oggi era velocissimo – racconta Raikkonen -.

Poi, quando le due Brawn sono ritornate davanti a me dopo il loro primo pit-stop, la nostra corsa è stata definitivamente compromessa e un piazzamento a punti è diventato impossibile.

Mi dispiace aver chiuso la mia storia con la Ferrari con questo risultato ma quest’anno non siamo mai stati in grado di lottare per vincere in ogni gara, come avremmo voluto”.

“Mi dispiace per il terzo posto sfuggito in questa maniera – replica Giancarlo Fisichella – ma oggi il nostro passo era quello che era, come si è visto con il dodicesimo posto del mio compagno di squadra.

Ho cercato di dare il massimo, come sempre del resto, e credo di aver fatto una buona gara”.

Il pilota romano non nasconde la sua amarezza per “non essere riuscito a dare un contributo alla squadra in termini di punti e di non aver dimostrato pienamente il mio valore.

Purtroppo la F60 è molto difficile da guidare, soprattutto in qualifica e partire nelle retrovie è sempre molto penalizzante.

Ora è arrivato il momento di pensare al futuro: non so ancora se avrò un posto da titolare in qualche squadra ma quello che è certo è che sarò un pilota della Ferrari e ciò mi rende felice”.

E’ tempo di saluti e di ringraziamenti. Primo fra tutti a Massa, “che ha vissuto un momento drammatico a Budapest e che sta recuperando in fretta per essere al 100% all’inizio del prossimo anno” dice Domenicali.

Ma anche a Badoer e a Fisichella “che pur di coronare il sogno di correre in Ferrari ha lasciato una squadra che attraversava il momento migliore della stagione”.

“E’ stata una giornata molto deludente per noi – conclude Chris Dyer -. Sapevamo che, dopo il risultato delle qualifiche sarebbe stata molto dura per noi e così è stato”.

“E’ un brutto modo di chiudere il nostro rapporto con Kimi – conclude il team manager della rossa – e ce ne dispiace molto:

sarebbe stato bello salutarlo con un buon risultato per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto insieme a noi in questi tre anni”.