Franco Bellacci, “finto Renzi” su Twitter: “Su Udinese-Roma sono stato io”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Gennaio 2015 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Franco Bellacci, storico collaboratore di Matteo Renzi, si autoaccusa per il tweet a nome del premier sul presunto gol fantasma (ma era regolare) di Astori della Roma: “Pensavo di aver usato il mio profilo, invece…”, ha detto Bellacci a Ernesto Ferrara di Repubblica. “Parlare di furto è stravolgimento della realtà”, aveva twittato il simil-Renzi a Marco Agnoletti, altro ex collaboratore del premier. Agnoletti invece aveva scritto: “Almeno stavolta vedete di far fruttare 3 punti il vostro furto!!”. Evidentemente Agnoletti è juventino e non ha mandato giù la vittoria con polemiche della Roma a Udine (il gol di Astori era regolare, ma ai friulani è stato negato un rigore per fallo di Emanuelson negli ultimi minuti di gara).

Ecco l’intervista di Ferrara:

È lei l’autore del tweet sul gol della Roma apparso sul profilo del premier e poi cancellato?

«Eh sì. Molto banalmente, avevo in mano l’Iphone e ho scritto un tweet pensando di essere sul mio profilo. Con l’Iphone capita…».

Cioè pensava di essere Bellacci e invece in quel momento era Matteo Renzi?

«Esatto. Io sul mio telefono ho due profili Twitter, il mio e quello di Matteo. In quel momento pensavo di essere “loggato” col mio account, invece ero “loggato” con quello di Matteo. Ho fatto un tweet pensando di essere io, invece… ».

Invece ha fatto intervenire il presidente del Consiglio sulla partita Roma-Udinese…

«Quando ho visto quel commento sul gol della Roma, Marco Agnoletti (ex portavoce di Renzi, juventino sfegatato, ndr) che scriveva “Almeno stavolta vedete di far fruttare 3 punti il vostro furto” parlando del gol di Astori, io che sono per il Toro, sempre e comunque anti-juventino, non ho resistito e ho risposto che parlare di furto voleva dire stravolgere la realtà. Solo che non mi sono accorto con quale account lo scrivevo!».

La realtà l’ha stravolta lei

Ma come mai lei ha il profilo di Renzi aperto sul cellulare?
«Ho la password di Matteo, monitoro i tweet».

Cioè lei fa il controllore dei cinguettii?

«Scorro i tweet, do un’occhiata »

E cinguetta anche?

«Assolutamente no, mai! Io monitoro e basta. Guardo il mio profilo e poi anche l’account di Matteo, ma non twitto»

Non è che cade il mito del Renzi super twittatore?

«Sì, figuriamoci!».