Gareth Bale (Tottenham), l’affare che fa arrabbiare Al Qaeda: “Mercanti senza scrupoli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Agosto 2013 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA
Gareth Bale (Tottenham), l'affare che fa arrabbiare Al Qaeda: "Mercanti senza scrupoli"

Gareth Bale (Tottenham), l’affare che fa arrabbiare Al Qaeda: “Mercanti senza scrupoli”

ROMA – Gareth Bale (Tottenham), l’affare che fa arrabbiare Al QaedaAhmed Al Dossari, leader yemenita della cellula di San’a, attraverso un blog, ha sfidato il Tottenham in procinto di vendere Bale al Real Madrid per 120 miliardi: “Mercanti senza scrupoli. Ebrei che saranno puniti per la loro avidità.”

Al Dossari, naturalmente, non è un sostenitore del Real Madrid ma odia il Tottenham perché è il club del quartiere ebraico di Londra. Inoltre il club inglese èguidato da un imprenditore del ramo finanziario originario di Tel Aviv e, grazie alla cessione di Bale, riempirà le casse sociali.

La Stampa ricostruisce il rapporto tra Al Qaeda e il calcio:

Non è un attacco al mondo del calcio. Al Qaeda ha e ha avuto tifosi illustri, oltre che detrattori che vietano il calcio ai buoni musulmani. Il più famoso è stato Osama Bin Laden, appassionato sostenitore dell’Arsenal, squadra londinese fiera rivale del Tottenham. Il padre del terrorismo internazionale frequentava lo stadio di Highbury, è stata certificata la sua presenza nel ’94 nelle partite di Coppa delle Coppe contro il Torino e il Paris-Saint-Germain. E i tifosi inglesi cantavano «Osama si nasconde a Kabul, è tifoso dell’Arsenul (testuale con la “u”, ndr)».

Nel 2001, quando fu chiara la ragione sociale di Osama, il club prese le distanze: «Non sarà più il benvenuto nel nostro stadio». Precisazione doverosa. Il sito di supporter Arseweb nell’occasione fu molto pragmatico: «Visto che tra i tifosi dei Gunners oltre a Bin Laden ci sono Fidel Castro e la Regina, il Nord di Londra rischia un po’ meno di essere vittima di attentati». Ecco come il calcio può dividere: dal Tottenham minacciato delle peggio cose all’Arsenal benedetto dalla Jihad.

Nemico del pallone è, invece, lo sceicco saudita Abdullah Al Najdi, che nel 2010 ha emesso una fatwa vietando ai musulmani di praticare questo sport «inventato dagli ebrei, dai cristiani, da Stati Uniti, Russia e Francia». Per la precisione erano stati gli inglesi, ma nessuno ha avuto il coraggio di contraddirlo. Lo stesso Al Najdi nel ’98 aveva esultato per la vittoria dell’Iran sugli Stati Uniti ai Mondiali di Francia. E a un suo gruppo apparteneva la cellula terroristica che nel 2007 stava organizzando un attentato in uno stadio della Premiership, piano sventato da Scotland Yard: tre uomini pronti al martirio sarebbero entrati in campo e avrebbero sparato all’impazzata durante una partita trasmessa in diretta tv. Bersagli principali erano alcuni «adoratori del male» tra i quali David Beckham, Thierry Henry e Wayne Rooney.