Garimberti perde occasione per tacere: “Mondiali gratuiti, la Rai non è un carrozzone”. Ma la maggior parte delle partite sono su Sky

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 12 Giugno 2010 - 20:52| Aggiornato il 14 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

mondiali 2010I  Mondiali di calcio in Sudafrica hanno avuto inizio, ma molti italiani, noti calciofili, dovranno rinunciare all’abitudine di passare intere giornate davanti alla tv, a meno che non siano abbonati a Sky: la Rai infatti coprirà solo i match degli azzurri e comunque una partita al giorno. Nonostante questo, il presidente della Rai, Paolo Garimberti, si è detto orgoglioso perché la sua azienda trasmetterà l’evento gratis.

Questo ha fatto storcere il naso a parecchie persone, perché la manifestazione iridata è da sempre l’occasione per dare sfogo all’istinto “pallonaro” dei nostri concittadini: ma come, nel periodo in cui lo stile “panem et circensem” va per la maggiore, il servizio pubblico ci toglie questo svago atteso da 4 anni?

Nei bar di provincia, al nord come al sud dell’Italia, si sono sentite persone furiose: “Non solo non ci danno quasi nulla, ma ci pigliano anche in giro: Ma perché paghiamo il canone”. Mica servizio pubblico vuole dire solo “pallosità culturali” e dirette politiche. Servizio pubblico vuol dire dare agli italiani, che già pagano il canone e non possono o non vogliono svenarsi anche per Sky o Mediaset premium, quello che più conta per loro: le partite di calcio e gli eventi sportivi principali.

Ma quel che conta per gli italiani non conta per il presidente Garimberti, il quale si è detto “felice di trasmettere questi Mondiali gratis”, in barba a chi definisce la Rai un enorme “carrozzone”. Anzi, chi aveva osato definire così l’azienda si ricordi che potrà vedere la nazionale, “e non solo la nazionale, senza spendere una lira”.

La Rai aveva in effetti acquistato in un primo momento tutte le gare dei Campionati del Mondo. In un secondo momento, però, a Viale Mazzini decisero di vendere a Sky un sostanzioso “pacchetto” che ha fatto pendere la bilancia dell’offerta dalla parte della tv di Rupert Murdoch.

Quindi, chi non è “armato” di decoder e scheda Sky, può dire addio all’abbuffata di partite: altro che Mondiali gratuiti, ora è necessario abbonarsi alla tv satellitare a pagamento e comprare tutta l’attrezzatura necessaria per ricevere il segnale.

E chi non ha Sky, per vedere le due Coree, l’Honduras, l’Australia o la Tunisia dovrà aspettare che giochino match “di cartello” contro le selezioni più blasonate. Eppure il Mondiale era bello proprio perché si potevano vedere all’opera giocatori sconosciuti che conoscevano il loro mese di gloria sulla ribalta internazionale.