Andrea Stramaccioni ha vinto all’esordio ma che brividi: Inter-Genoa 5-4

Pubblicato il 1 Aprile 2012 - 18:26 OLTRE 6 MESI FA

Stramaccioni (LaPresse)

MILANO, STADIO GIUSEPPE MEAZZA “SAN SIRO” – Inter-Genoa 5-4, gol: Diego Milito 14′ e 30′ e 85′  (I), Walter Samuel 38′ (I), Emiliano Moretti 46′ (G), rigore di Rodrigo Palacio 60′ (G), Mauro Zarate 74′ (I), Alberto Gilardino 80′ e 90′ (G).

  Le formazioni di Inter-Genoa:    Inter (4-3-3): 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 4 Zanetti; 18 Poli, 5 Stankovic, 19 Cambiasso; 28 Zarate, 22 Milito, 9 Forlan (12 Castellazzi, 6 Lucio, 37 Faraoni, 14 Guarin, 20 Obi, 7 Pazzini, 30 Castaignos). All.: Stramaccioni.

Squalificati: nessuno    Diffidati: Lucio, Samuel, Sneijder    Indisponibili: Maicon, Sneijder.    Genoa (4-3-3): 1 Frey; 20 Mesto, 13 Kaladze, 3 Carvalho, 24 Moretti; 88 Biondini, 4 Veloso, 7 Rossi; 19 Jorquera, 82 Gilardino, 8 Palacio (22 Lupatelli,81 Sculli, 11 Jankovic, 25 Belluschi, 31 Sampirisi, 21 Bovo, 9 Ze Eduardo) All. Marino Altri: Scarpi, Birsa, Alhassan    Squalificati : nessuno    Diffidati: Granqvist, Rossi, Kucka    Indisponibili: Antonelli, Kucka, Granqvist, Constant    Arbitro: Valeri di Roma.

Esordio ‘thriller’ per Andrea Stramaccioni  sulla panchina dell’Inter. Sotto la guida del nuovo tecnico, nerazzurri ottengono il primo successo casalingo del 2012 imponendosi sul Genoa, al termine di una girandola di reti ed emozioni. A San Siro finisce con un incredibile 5-4, ma l’Inter si complica la vita da sola: avanti di 3-0 dopo 38 minuti in virtù della doppietta di Milito e la rete di Samuel, i nerazzurri subiscono la rete di Moretti prima dell’intervallo e il rigore di Palacio ad inizio ripresa. Zarate arrotonda il tabellino, ma Gilardino trasforma ancora dagli undici metri. Valeri fischierà altri due penalty, trasformati da Milito e nel finale ancora da Gilardino. Nel mezzo, un espulsione per parte: doccia anticipata per Julio Cesar e Belluschi.

“La cosa principale è che l’Inter abbia vinto. E’ quello per cui avevamo lavorato tutta la settimana”, così ai microfoni di Sky Sport il tecnico Andrea Stramaccioni commenta il vittorioso esordio sulla panchina nerazzurra, dopo il successo per 5-4 sul Genoa. Un successo, spiega il neo allenatore, arrivato “in maniera scoppiettante”. Sulle reazioni di Moratti: “Il presidente mi aveva detto che voleva divertirsi. Ci siamo divertiti, forse troppo… a fine gara nello spogliatoio ha detto che era contento e noi con lui”, spiega Stramaccioni.

“La cosa più importante è vedere un’Inter propositiva soprattutto nel primo tempo, con un andamento lineare e dove la qualità ha portato ad esprimere le qualità dei ragazzi, che non scopro sicuramente io e su cui non ho inciso”. Lo ha detto a Sky Sport l’allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni, commentando il suo vittorioso esordio sulla panchina nerazzurra, dopo il 5-4 rifilato al Genoa. “Il primo tempo mi è piaciuto. Peccato per il loro gol all’ultimo minuto. E’ lì – sottolinea il neo tecnico dell’Inter – che il Genoa ha ritrovato la forza per riaprire partita”. “Non ho fatto niente”, evidenzia Stramaccioni. “Ho lavorato in settimana con quello che ho, mettendolo a disposizione dell’inter. E’ una vittoria del gruppo – così ancora l’allenatore – hanno dato il loro contributo giocatori importanti. E’ una vittoria di tutti”.

“Siamo contenti, perché avevamo bisogno di questa vittoria, una vittoria in casa dopo tante giornate che credo ci voleva”, così ai microfoni di Sky Sport Diego Milito commenta la vittoria dell’Inter sul Genoa. “Stramaccioni? Più che altro ha portato entusiasmo. Ovviamente, quando si cambia allenatore – prosegue il bomber argentino – soprattutto all’inizio, c’è l’entusiasmo di far bene. Non è che non ci avevamo prima, anche con Ranieri cercavamo sempre di dare tutto, di dare il meglio. Sicuramente è un ragazzo giovane, che si è presentato alla grande e ha le sue idee. Noi cerchiamo di fare quello che vuole lui. Piano piano ci conosceremo. Credo che soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima gara”. Sulla possibilità di arrivare al terzo posto: “La verità è che siamo lontani. Dobbiamo andare partita dopo partita, ma questa, secondo me, è la strada da seguire”, così ancora Milito.