Il Genoa rischia la squalifica del campo. Preziosi: “Spero che sia così”

Pubblicato il 22 Aprile 2012 - 19:18 OLTRE 6 MESI FA

Preziosi (LaPresse)

Via le maglie dei giocatori del Genoa: è stato  il gesto chiesto dagli ultras rossoblù dopo il lancio di fumogeni e la sospensione della partita contro il  Siena, ed è quello che dopo l’ingresso in campo del presidente Enrico Preziosi è stato fatto dalla squadra di casa, sul campo del ‘Luigi Ferraris’.

Poi però è intervenuto Sculli, attaccante del Genoa, che appeso sul telone degli spogliatoi ha parlato con un capotifoso indicando al capitano Marco Rossi che aveva in mano le divise dei compagni di fargliele reindossare. La partita è ripresa dopo  quaranta minuti di sospensione ed è successivamente terminata sul punteggio di 4-1 per il Siena.

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha voluto metterci la faccia al termine della sconfitta interna contro il Siena e della sospensione causata dalle intemperanze degli ultras rossoblù:

“I tifosi devono capire che i comportamenti incidono sul rendimento e sull’esito del campionato. Non avessimo finito la partita avremmo potuto prendere dei punti di penalizzazione. Mi dispiace che sessanta-cento persone abbiano l’impunità di fare ciò che gli pare senza controllarli ed evitare che certe cose si verifichino così. Noi abbiamo la cultura del tifo sportivo, sappiamo accettare le sconfitte.

Ho sbagliato molte cose, non posso fare una reprimenda sotto la Gradinata Nord ad ogni partita. Spero ci diano la squalifica del campo così andiamo a giocare fuori. Non mi sta bene un comportamento del genere, così come non sta bene ai veri tifosi del Genoa.

Non è giusto. Non mi arrendo, dobbiamo crederci. Decisioni? Non lo so. Devo riflettere sulle cose che ho visto. Malesani? Domande morbose. Le maglie? E’ stata una richiesta degli ultras, essere ostaggio di duecento pseudo tifosi la dice lunga su quella che potrebbe essere una mia decisione personale. Non mi piace il baratto-compromesso di umiliare i giocatori. Se dovessimo andare in B vuol dire che avremmo meritato di retrocedere…”.

“Quelle persone non sono tifosi, spero non mettano più piede in uno stadio”. Lo ha detto ai microfoni di Sky Sport 24 il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, commentando la contestazione degli ultras del Genoa che ha portato alla sospensione di 40 minuti dell’incontro tra rossoblù e Siena e Marassi.

Il numero uno della Figc elogia il gesto di Sculli di non togliersi la maglia di fronte alle richieste degli ultras: “Ha fatto bene. Per quanto la situazione possa apparire complessa, significa arrendersi ad una dimensione di violenza. La maglia, di fronte all’aspettativa di soggetti violenti, non dev’essere tolta”. Un gesto, secondo Abete, che appare “un rito sacrificale e che richiama i tempi antichi, nel senso peggiore del termine”.