Giovane, tecnico e senza posto fisso: Mattia Destro

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

SIENA, 26 GEN – Giovane e bravo. Di sicuro avvenire. Ma senza posto fisso. E' il talentuoso Mattia Destro, attaccante del Siena, figlio d'arte, 21 anni a marzo, che fatica ad affermarsi. Nessun dubbio: per lui non avere un posto garantito in campo e' una condizione meno greve di quella dei giovani laureati senza occupazione. Ma anche tra i privilegiati, si fa fatica ad affermare il valore della giovane eta'.

''Pero' ora anche il calcio guarda con piu' attenzione a noi giovani, e alla fine chi e' bravo sfonda'', dice all'indomani del suo gol che ha portato il Siena a una storica semifinale di Coppa Italia.

Mattia Destro ha davanti un futuro di successo, ma ha dovuto trovare la squadra toscana per ritagliarsi un po' di ribalta. In Toscana ha lo spazio che merita, grazie al tecnico Sannino che per lui ha creato un posto accanto al capitano Calaio', ma e' sempre sotto esame. Sannino sa che se non lo sprona a faticare, puo' sentirsi arrivato ed e' per questo che tutte le volte che gli chiedono del suo attaccante lui gli manda un messaggio chiaro: ''Quando capira' l'importanza del lavoro scoprira' che ha potenzialita' illimitate''.

E allora ecco Destro che fatica in allenamento, che si sacrifica in partita per dimostrare di meritare il posto fisso.

Il calcio ha tante storie come la sua: fanno fatica ad affermarsi i giallorossi Borini e Viviani, il milanista El Shaarawi, lo juventino Marrone, l'intersita Faraoni, l'atalantino Gabbiadini, l'ex empolese Fabbrini ora all'Udinese.

Sono la meglio gioventu' del calcio italiano sono i giovani per i quali il selezionatore dell' Under 21 Ciro Ferrara ha fatto una implorazione: ''Fateli giocare'', sottolineando le scarse apparizioni in campo, il precariato del calciatore. Certo nulla a che vedere con i precari che vivono di contratti a termine da 600-800 euro al mese.

Destro il suo precariato lo sta vivendo bene. Ora ha la ribalta, cinque gol in campionato, uno in Coppa Italia che ha portato il Siena ad una storica impresa, la semifinale, traguardo mai raggiunto dal club della citta' del Palio; una presenza stabile in Under 21. Ma la sua storia e' emblematica. Cresciuto nella Primavera dell' Inter, si e' allenato con Ibrahimovic e Milito, ma i nerazzurri non hanno creduto in lui fino in fondo. Cosi', per prendere Ranocchia dal Genoa lo cedettero al club rossoblu'. A Siena e' in prestito oneroso con diritto di riscatto. Chissa' quale sara' il suo futuro. Ma, paradosso, l'Inter e' tornato a cercarlo. Piace alla Juventus e alla Fiorentina. ''Sono arrivato a Siena e non avevo certezze, sto convincendo Sannino. Qui sto crescendo e qui voglio restare fino a giugno''.

Poi riflette: ''Il calcio italiano boccia i giovani? Non credo che ci sia preclusione, sta a noi dimostrare di essere bravi. Chi merita poi gioca e mi sembra che in questo momento ci sia piu' attenzione verso di noi''. Non scendera' in piazza a manifestare, ma anche lui sogno il posto fisso.