Giro d’Italia: (undicesima tappa)

Pubblicato il 18 Maggio 2011 - 16:19| Aggiornato il 5 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

TERAMO –   Purtroppo per lui quest’ultimo non conferma, anzi accusa anche’egli Cavendish di condotta scorretta. Anche Murilo Fischer, velocista della Garmin, sul suo profilo twitter scrive: ”Scorretto… dice di voler vincere una tappa ad ogni costo e fa 10 km attaccato a una macchina…”. E dire che McEwen e Brown erano stati costretti ad andare a casa proprio perche’ hanno superato il tempo massimo. ”Ventoso ha problemi con me – risponde il britannico – potrei anche io accusarlo, avrei da giocare delle carte contro di lui. E’ sempre la solita storia, le solite accuse. Ogni volta che mi fermo anche per fare pipi’ c’e’ sempre un commissario vicino. Sono cose che si dicono per gelosia, chi sta ai vertici cercano di trascinarlo giu’, ma queste cose non mi toccano. Sfido Ventoso a restare con me nelle retrovie”. Molto diversa e’ la sua versione di quanto accaduto domenica: ”Eravamo in sei, quattro della Htc e due di altre squadre – racconta – abbiamo parlato come se la nostra vita dipendesse da quella salita.

Ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo recuperato due minuti, andavamo a tutto gas ma ognuno pedalava per se”’. La provocazione non viene raccolta da Petacchi. ”Non so se sull’Etna Mark sia salito in macchina, se ha avuto in aiuto polemiche che non mi interessano. Posso dire solo che io ho fatto tanta fatica, l’avete visto tutti e posso guardarmi allo specchio”. Sullo sprint di oggi lo spezzino ammette di aver sbagliato: ”Ho tirato a Mark una bella volata. Ho sofferto il giorno di riposo. Nello sprint sono partito troppo lungo, ho esitato troppo alla ruota di Ventoso”.

Anche Appollonio ha faticato parecchio sull’Etna e ha evitato di poco di finire fuori tempo massimo. ”Non ho visto se Cavendish si e’ fatto aiutare, ma se i giudici non hanno preso decisioni… D’altronde anche io ero tra gli ultimi e non sono certo io la persona adatta a parlare”. Molto duro anche il giudizio di un grande del passato come Eddy Merckx, ospite del ‘Processo’ in tv: ”Se uno si attacca all’auto deve essere messo fuori corsa, questa non e’ etica sportiva. Il ciclismo si fa spingendo sui pedali”. Un giudizio lapidario anche su Contador: ”Al momento non vedo chi puo’ batterlo. Sull’Etna e’ stato impressionante, ha vinto alla Pantani. Per batterlo bisogna isolarlo e partire in contropiede”.